Us || [L.T.] #wattys2016

Chapter 14 || What should have happened yet?

Ciao ragazze, innanzitutto buona pasqua anche se tra poco è pasquetta ma vabbe ahahahaha
Mi scuso se pubblico solo adesso ma ho avuto troppi compiti da fare e quando ritornerò a scuola ne avrò il doppio e non so dove dividermi.. Comunque volevo dirvi, buona pasqua ancora e buona pasquetta di domani!! Spero che il capitolo vi piaccia buona lettura. ❤️❤️❤️❤️

Erano passati alcuni giorni, era ormai fine anno e mancavano solo 9 ore per l'inizio del 2016, un altro da vivere con la mia famiglia, anche se non eravamo una famiglia a tutti gli effetti so che nel profondo eravamo più uniti di due persone sposate e con dei bambini.
Questa sera ero io ai fornelli, sarebbero venuti tutti a casa nostra ed ero emozionata. Louis era con la bambina ad apparecchiare, poiché tra meno di un ora gli invitati sarebbero arrivati. Quella sera indossavo un vestito nero, né troppo corto né troppo lungo avevo le scarpe col tacco e i capelli a boccoli simili a quelli di Delia, che quella sera era davvero una piccola principessa indossava anche lei un vestito di colore rosa con le scarpette a ballerina bianche e un cerchietto dello stesso colore delle scarpe. Louis, invece, beh che dire, aveva un jeans blu stretto e una camicia azzurra che coincideva perfettamente con i suoi occhi.
Io ero ancora davanti ai fornelli con i guanti e un grembiule per evitare di sporcarmi tutta, sentii, però, due mani poggiarsi sui miei fianchi facendomi indietreggiare di poco fino a fare combaciare i corpi in modo perfetto.
Louis mi spostò i capelli lasciando la parte del collo libera che iniziò a baciare, sorrisi e mi morsi il labbro inferiore a causa dei brividi.
-Che bella la mia Chef.- sospirò sul mio collo.
Provocò una risata leggera in me.
-Che ruffiano Tomlinson.- sorrisi.
-Mhh, io non sono mai stato un ruffiano.- disse girandomi verso di lui e facendomi incontrare i suoi occhi, di nuovo. Occhi, di nuovo con risentimenti con paura che non capivo da cosa provenisse.
-Comunque a parte gli scherzi, questa sera sei davvero bella.- sorrise nel guardarmi.
Ancora, gli occhi erano spenti.
-Certo! Con grembiule e i guanti.- risi.
-Tu mi vedi sempre con grembiule e guanti, e vedere te adesso è ancora più bello.- mi stampò un bacio sulle labbra.
Il campanello suonò e mi staccai da Louis invitandolo ad andare aprire, intanto io mi levai i guanti e il grembiule e corsi verso il salotto dove c'erano praticamente tutti.
C'era Johannah, Den, Lottie e Tommy, Felicite, le gemelle e i piccoli gemellini, vidi anche Harry ed Annie che avevano sguardi complici erano bellissimi.
-Ciao ragazzi!- disse mia suocera -Dov'è la mia bella nipotina?- chiese ancora.
-Gioca in camera sua.- rispose Louis.
-Allora, vado a trovarla.- rispose la donna poggiando il gubbino sull'attaccapanni  e si recò nella stanza seguita dai due piccoli gemelli e da Daisy e Phobe.
-Ciao Lottie, Tommy. Come state?- chiesi felice di vederli insieme.
-Tutto bene.- rispose il giovane ragazzo.
-Bene bene.- disse la bionda felice.
-Tu Felicite?- chiesi vedendola un po' giù di corda.
-Poi ne parliamo adesso non mi va.- le poggiai una mano sulla spalla e le sorrisi per rassicurarla.
-Den, vieni ti faccio vedere cosa ha cucinato Lucy, speriamo sia cibo mangiabile.- e fu lì che Louis suscitò le risate di tutti.
-Non sei affatto simpatico Tomlinson.- lo fulminai con lo sguardo.
-Louis, lasciami stare la mia amorevole sorellina.- disse Harry avvicinandosi e lasciando un bacio tra i miei capelli.
-Amorevole proprio no.- disse Annie.
-Siete tutti proprio simpatici questa sera.- feci una finta risata che però fece ridere tutti. -Anche se vi dovrei lasciare digiuni, accomodiamoci a tavola dai.- sorrisi. Si prospettava una bella serata.

***

Come avevo previsto la serata stava trascorrendo nel migliore dei modi, Louis era sempre più felice di stare con la sua famiglia, ed anche io ero felice soprattutto di stare di nuovo accanto ad Harry.
Le ore passavano e la mezzanotte si avvicinava Delia, Ernest e Doris ormai erano sul divano addormentati, mentre noi cercavamo di ridere anche alle battute più squallide di Louis.
-Oh cazzo è già mezzanotte meno un quarto, scusate devo prendere della roba.- si alzò velocemente da tavola e non ne capii nemmeno io il motivo.
Arrivò dopo 5 minuti aveva indossato una giacca nera e si era procurato due bottiglie di champagne, ne diede una ad Harry ed un'altra a Den, poi si avvicinò a me. Tutti lo guardavamo in modo strano compresa me.
-Allora, mancano solo cinque minuti quindi cercherò di far presto.- disse guardando prima le persone sedute a tavola e poi me.
Mi prese per le meni

-Allora, volevo dirvi che in questo momento sono molto ansioso ed emozionato, come non lo sono mai stato in vita mia quindi mi serve calma e concentrazione.-
Tutti annuirono compresa me.
-Lucy, ne abbiamo passate tante insieme che adesso mettermi qui ad elencare tutto sarebbe troppo quindi andrò dritto al sodo. Lucy sai benissimo tutto l'amore che io provo per te, sai che io ti porterei anche la luna se fosse necessario, poiché io ho bisogno di vivere questa vita insieme a te, sento che mi appartieni come sento anche io di appartenere a te.-

Inizio del conto alla rovescia.

-Non voglio perdermi in chiacchiere anche perché il tempo è poco, e proprio perché è così poco che io voglio vivere tutta la vita insieme a te, non solo come adesso..-

Tre.

-Lucy, ho bisogno che facciamo questo grande passo che tutti i qui presenti si aspettano.-

Due.

-Lucy io voglio essere il padre dei tuoi figli, voglio ancora vivere quel l'emozione con te, perché ti amo.-
Ormai io avevo le lacrime agli occhi, stavo piangendo e non me ne ero resa conto. Le sue parole erano troppo belle. Lo vidi inginocchiarsi e prendere qualcosa dalla tasca della giacca. Un cofanetto di velluto nero.

Uno.

-Mi vuoi fare ancora questa opportunità, o meglio vuoi sposarmi.-
-Si, si, altre mille volte Louis.- continuai a cacciare lacrime, mi infilò il bellissimo anello con tutti diamantini color argento e mi gettai tra le sue braccia.

Zero.

Lo baciai, mentre sentimmo le bottiglie di champagne scoppiate e mentre sentimmo anche i fuochi d'artificio che provenivano da fuori, era ormai il 2016 e non poteva iniziare meglio.
-Auguriiiii.- disse tutta la famiglia insieme.

Ci staccammo ed uscimmo fuori ad ammirare il magnifico cielo illuminato.
-Ti amo, voglio trascorrere ciò che mi resta con te.- dissi stringendogli le mani.
-Anche io, voglio vivere con te questo tempo, perché sei una donna speciale e ti amo con tutto me stesso te lo giuro, non badare a cose che faccio per me non hanno senso, l'unica cosa con un senso sei tu.- disse guardandomi negli occhi ancora spenti.
Mi attirò a se e mi baciò ancora con tanta foga era un bacio sentito, ma pieno di ansie e paure. Cosa sarebbe dovuto accadere ancora?