Chapter 11 || Maybe

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Ciao belle ragazze e buon 2016 a tutte voiii!!!
Eccomi tornata con un nuovo capitolo, in questi ultimi giorni di vacanza cercherò di essere il più attiva possibile perché poi dopo inizia la scuola e quindi pubblicherò molto meno. Comunque questo è il capitolo, spero vi piaccia.

Le ore passavano, io ero ancora seduto lì accanto ad Harry, non mi esprimevo, mi limitavo ad avere le mani incrociate a petto e lo sguardo fisso puntato sulla porta blu della camera di Lucy.
Harry, invece, era di fianco a me con lo sguardo basso e giocava con i pollici delle mani, anche lui taceva e non si azzardava ad aprire bocca, non era il momento.
Sopirai impaziente, dovevo sapere cosa stava accadendo a Lucy, l'unico che poteva darmi spiegazioni era Max. Era troppo tempo che la teneva lì dentro.
Spostai le mie mani dal petto sulle ginocchia e spostai un po il busto in avanti per poi far salire le mani sotto il mento.
Sentivo di non resistere più, dovevo parlare con qualcuno. Mi alzai sospirando ancora.
-Dove vai?- chiese il riccio accanto a me.
-Devo trovare quel Max.- strinsi i pugni guardando la porta.
-Eccomi qua.- disse la sua voce fastidiosa proveniente verso la mia sinistra.
Mi girai di scatto e lo fulminai con lo sguardo.
-Sono le 11 di sera, possiamo entrare a vederla? Penso che abbia riposato abbastanza.- dissi.
-Tranquillo Louis, la dimettiamo. Per il momento sta bene.-
-A che ora la dimettete?-chiese il riccio avvicinandosi a noi.
-Ora di certo no, domani mattina alle 8 può uscire.- sorrise. -Ora se volete entrare, andate.-

Pov's Lucy
Ormai avevo perso il conto del tempo, sembravano essere passati mesi e non ore. Non mi permettevano di vedere nessuno e io volevo uscire poiché stavo diventando pazza, l'unica cosa che volevo era stare fra le braccia di Louis e tener fra le mie la mia Delia.
Versai ancora una lacrima.
Ma l'asciugai subito quando vidi la porta aprirsi. Finalmente.
Erano Louis e Harry, e non potevo credere che erano qua difronte a me.
-Piccola mia.- disse Louis avvicinandosi.
Si sedette di fianco a me.
-Amore mio.- dissi alzandomi di poco per stringerlo forte a me. -Non c'è la faccio più a stare qua dentro ti prego portami a casa.- dissi singhiozzando.
-Piccola, domani ce ne andiamo. Ti hanno dimessa.- disse stringendomi.
-Finalmente.- dissi.
Ci staccammo e vidi Harry dietro di Louis, era molto preoccupato, lo leggevo dal suo volto.
-Harry.- sospirai sorridendo con le lacrime agli occhi.
-Tesoro.- disse sorridendo.
-Piccola mia ora dirmi che domani ce ne andiamo da questa topaia.- disse Louis.
-Restate qua con me, non uscite per favore. Siete tutto quello che ho.- dissi piangendo ancora.
Vidi Louis abbassare il volto e passandosi una mano fra i capelli, sembrava preoccupato.
-Certo, restiamo qua.- disse alzando poi il volto.
Finalmente avevo di nuovo i miei due uomini, mi erano mancati.

*FlashBack*

Finalmente mi sentivo meglio, ero seduta al centro del letto d'ospedale, aspettando che il medico portasse le carte per la mia dimissione.
Io e Louis saremmo partiti il 27 sempre per Doncaster in modo da passare il capodanno con la sua famiglia.
Oggi era il giorno di Natale ma mi trovavo ancora nelle mura bianche dell'ospedale, Louis era con me ma in questo momento stava parlando con il medico, era stato con me per tutti questi giorni e gliene ero davvero grata.
Ero felice, ma qualcosa mi mancava, quel qualcosa era mio fratello, si Harry mi mancava.

*FineFalshBack*

Erano passati già più di cinque anni da quel momento, e alcune cose da allora fino ad adesso erano migliorate, altre invece no.
Ma la cosa più importante è che avevo di nuovo loro, i miei due eroi, i soli che riuscivano a farmi sentire unica. Louis era di nuovo qua accanto a me mi stringeva mentre dormiva, e il suo profumo mi invadeva le narici, mi piaceva stare in questo modo.
Harry invece si era messo a dormire sul lettino affianco al mio.
Erano la cosa più bella che potessi avere. Sorrisi e poi chiusi gli occhi.

***
Finalmente ero pronta, andavo via dopo due giorni. Sembravano essere passati anni, Louis era fuori a parlare con il medico mentre io ero con Harry e Max, il quale mi stava spiegando cosa dovevo prendere per far sì che il dolore non mi venisse più.
-Allora, hai capito?- chiese ancora una volta.
Sospirai infastidita.
-Si, devo prendere per una settimana questa medicina e poi dopo le feste di Natale devo tornare a venire qua.- sbuffai.
-Si, ricorda di prenderle due volte al giorno, mattina e sera, perché non è semplice medicina sono pillole e vanno prese regolarmente.- sorride porgendomi fra le mani il pacchetto bianco e blu.
-Tranquillo Max, glielo ricordo io.- disse Harry.
Lo fulminai con lo sguardo, avevo capito e non c'era bisogno di nessuno che mi facesse da badante.
Spostai li sguardo da Harry su di Louis che stava venendo verso di noi, sembrava stanco.
-Possiamo andare?- chiese sorridendo.
Un sorriso falso, e non ne capivo il perché, non era solo stanco, era anche turbato, qualcosa lo stava distruggendo.
Io e Harry annuimmo.
-Ok, grazie Max. Ci sentiamo.- disse Louis allungando la mano contro il moro.
-Di nulla Louis.- la strinse Max sorridendo.
-Ciao Max.- salutai con un cenno di mano.
Louis staccò la mano da Max e finalmente uscimmo da quel fottuto ospedale, Louis intrecciò la sua mano nella mia in modo molto forte, sorrisi nel vedere le nostre mani unite. Harry, invece, in modo silenzioso camminava dietro di noi, potevo avvertire la sua presenza.
-La mia macchina è lì giù.- disse il riccio da dietro facendoci girare di scatto.
-Beh, ecco se vuoi, puoi venire anche a casa di mia madre almeno stiamo tutto insieme.- disse Louis grattandosi la nuca con l'altra mano.
-No, non voglio essere di impiccio. Grazie per l'invito.- ci sorrise.
Io e Louis ci guardammo, io volevo che anche Harry stesse con noi alla fin fine lui faceva parte di me. Louis capì cosa volevo, dovevo insistere, così annuì con il capo.
-Harry, non ci dai fastidio.- dissi sorridendo e prendendogli la mano. 
-Sicuri?- chiese con testa basta.
-Si.- disse Louis sorridendo.
-Va bene. Allora grazie davvero.-disse sorridendo. -Allora andate voi avanti, io vi seguo con la mia macchina.- sorrise per poi recarsi verso la sua auto.
Io e Louis salimmo nella nostra e la cosa che mi colpì fu un odore di profumo, non maschile, ma femminile. Chiusi la portiera della macchina, e quando vidi Louis entrare per poi chiudere la portiera, lo fulminai. Lui si rese conto del profumo che aveva invaso la macchina e sospirò, mi stava nascondendo di sicuro qualcosa. Deglutii quando vidi che mise in moto l'auto.
-Di chi è questo profumo?- chiesi con tono alto.
Sospirò ancora tenendo lo sguardo fisso sulla strada.
-Lucy, con me non è venuto il mio capo, ma la figlia.- Spalancai gli occhi. -Però, te lo giuro io non ne sapevo nulla è stata una scelta che ha preso senza consultarmi.- disse sincero.
Era sincero lo sentivo dal suo tono di voce, ma c'era qualcosa che lo preoccupava, anzi che lo turbava.
Non parlai più per una buona parte del tragitto mi limitai a guardare fuori dal finestrino.
Sentii all'improvviso, una mano poggiarsi sulla mia gamba, era Louis. Posai la mia sulla sua e la strinsi forte a me, forse il fatto che era turbato esisteva solo nella mia fantasia, forse ero troppo preoccupata di perderlo, mi fidavo di lui e sapevo che non avrebbe mai fatto nulla per farmi soffrire, o almeno ne ero sicura.

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