Chapter 29 || Disaster

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Prima di iniziare a leggere leggete il capitolo prima con la Ninna Nanna di Edward e poi successivamente mettere Listen di Beyoncé. E poi vi chiedo gentilmente di passare a leggere la storia della mia migliore amica che si chiama Annietteee Grazie ❤️

L'orologio continuava a emettere il suono del suo "tic-tac", Louis era ormai addormentato sulla sedia e aveva la testa poggiata sul lato del mio letto, e con una mano reggeva la mia. Harry essendosi tranquillizzato aveva deciso di andare a casa. Io non avevo espresso parola da quando ero uscita dalla sala operatoria, stavo ancora pensando a quello che mi era successo, pensavo a mia madre, alle sue parole, a quello che aveva detto di papà. Probabilmente era solo uno stupido sogno, ma volevo credici volevo ritornare a Londra per vedere mio padre come stesse, ma la cosa che dovevo fare per prima, era quella di parlare con Zayn e Niall, loro non erano a Doncaster per pura vacanza o per caso, ci doveva essere per forza qualcosa sotto e avrei dovuto scoprirlo.
A distrarmi fu Louis che iniziò a muoversi e mi lasciò la mano per massaggiarsi l'occhio destro, era davvero adorabile, sembrava un bambino appena sveglio. Sbadigliò portandosi l'altra mano sulla bocca, quando finalmente ebbi ben visone del suo volto, potei notare i suoi occhi, ancora rossi per il troppo pianto. Mi morsi il labbro nel vederlo in quelle condizioni per causa mia, addirittura Harry mi aveva detto che aveva picchiato Max. Non ne sapevo la causa e sinceramente non mi interessava saperlo, se l'aveva fatto c'era sicuramente un motivo valido.
-Amore mio, devi risposare.- disse lui carezzandomi i capelli.
Aveva la voce rauca, era veramente adorabile.
Gli sorrisi debolmente, non mi ero ancora ripresa del tutto.
-Sto bene, sono solo un po' debole.- sussurrai.
Quasi lui persa un battito nel sentire la mia voce, vidi i suoi occhi di immensa gioia.
-Amore, hai parlato!- urlò dalla gioia.
-Si amore.- ammiccai un piccolo sorriso.
Ricambiò in sorriso, era così bello e dolce allo stesso momento.
-Ho avuto paura Lucy..-iniziò a parlare mentre mi persi nei suoi occhi tanto azzurri e tanto distrutti dalle lacrime -Ho avuto paura di perderti. Ho pianto e come se ho pianto, ho pianto talmente tanto che sembravo un bambino al quale gli era stato sottratto la propria caramella, ma a differenza del bambino qui, amore mio, era in gioco la tua vita. Quando sono entrato in bagno e ti ho visto distesa lì a terra, il mio cuore è diventato di pietra e per un attimo ho avuto paura di perderti, avevo paura che fossi..- prese un po d'aria -avevo paura che fossi morta. Quando siamo arrivati qui l'ansia ha iniziato ad invadere il mio corpo, pensavo che tutto fosse finito ma la speranza era più forte ed io ho sperato, ho sperato fino in fondo. Avevo paura di non poterti tenere più stretta fra le mie braccia, avevo paura di non poterti amore più. In vita mia ho fatto tanti di quegli errori Lucy, ho lasciato che morisse Eleanor, me ne sono andato di casa lasciando la mia famiglia solo, ho trattato male te inizialmente, e poi ti ho tradita. Lo so, sono un completo disastro, ma vedi io ti amo, forse sarò cretino ma Lucy io ti amo e lo urlerei a tutto il mondo. Mi dispiace averti tradita, io non avevo intenzione di farlo, se solo fossi stato sobrio quella sera.- disse dandosi un pugno in testa, io ormai avevo le lacrime agli occhi per ogni sua singola parola -Se fossi stato sobrio non avrei commesso quello schifoso sbaglio e avrei potuto starti accanto in questo momento, in questo momento di merda.- stava piangendo, stava singhiozzando, ed io con lui.
Con quelle poche forze che mi erano rimase mi sedetti in maniera da poterlo avere si faccia.
-Louis, è il destino che sceglie tutto, se morire, se vivere, ed anche lui a scegliere i nostri sbagli. Non fartene una colpa, adesso basta, siamo qui insieme e siamo più forti che mai! Io sto con te e tu con me, siamo di nuovo solo e solamente noi. E non sei un disastro amore, sei perfetto per me, si lo sei tanto, e non immagini quanto io ti ami. Grazie di tutto amore, grazie per esserci sempre, grazie per ogni singolo gesto. Sei tutta la mia vita.- dissi piangendo.
Louis non ci pensò due volte prima di alzarsi e di stringermi leggermente al suo petto, sentii il suo cuore battere e ciò mi fece vivere. Sì perché Louis mi rendeva viva, era l'unico che in questi pochi anni ci era riuscito, ed io glien'ero grata.
Provai ad abbracciarlo ma le mie braccia erano ancora troppo molle per stringerlo forte a me, lui se ne accorse e lentamente si staccò da me posizionando le sue mani sulle mie guance, guardai i suoi occhi e sentii le guance bollire proprio come le prime volte. Sembrava che il nostro amore non si spegnesse mai, era troppo forte per spegnersi e per lasciarci, per me Louis era la mia vita, la mia fortezza e penso che anche per lui fosse così.
Lentamente si avvicinò alle mie labbra e lasciò un dolce bacio, un bacio desideroso ma semplice, speciale ma solo ed unicamente nostro mio e suo. Staccandosi lentamente asciugò con le dita le mie lacrime e pian piano mi fece stendere di nuovo a letto. Mi lasciò un bacio sulla fronte e tornando a sedersi mi prese la mano.
-Ti amo tanto amore mio.- disse baciandomi la mano -Giuro che una volta finito questo inferno ti sposo.- aggiunse ancora ed io sorrisi.
Ma prima di fare il grande passo dovevo chiedergli una cosa importante.
-Amore..- lo richiamai sussurrando.
-Dimmi piccola.-
-Potresti portarmi a Londra, vorrei vedere mio padre.- sussurrai ancora.
Rimase a bocca aperta per quelle parole, sicuramente non se le sarebbe mai aspettate.
-Ce..certo, a perché vuoi andare da tuo padre?- chiese con un po di paura.
-Lou, quando ero in sala operatoria, ho sognato, credo, mia madre..- sospirai -era così bella, beh, adesso non ricordo precisamente tutto ciò che mi ha fatto vedere ma mi ha detto che papà sta male e sente la mia mancanza e anche quella di Harry, ed io vorrei andarci. Magari è solo uno stupido sogno, ma almeno voglio provarci.- dissi guardando il soffitto.
Mi strinse la mano e sospirò.
-Ti porterò a Londra da tuo padre, ci proveremo cucciola.- disse baciandomi la mano.
Lo amavo, lo amavo troppo per descrivere l'amore che provavo nei confronti di quel ragazzo.
-Adesso dobbiamo parlare con Delia.- disse serio il castano.
Certo, aveva ragione pure se era piccola doveva sapere, non poteva rimanere all'oscuro di tutto ciò che era successo.
Annuii semplicemente.
-Le abbiamo nascosto troppo.- sussurrai e vidi Lou annuire.
-Ti amo.- sussurrò.
-Anch'io.-

***

Ormai erano passate due settimane da quando ero uscita da quell'ospedale, molte cose era cambiate. Per primo avevamo raccontato tutto alla bambina la quale aveva capito abbastanza, Louis aveva addirittura cambiato lavoro poiché non voleva vedere più la faccia di Tara, ed era diventato cuoco in un ristorante italiano. Io invece avevo convito sia Harry che Annie a venire con noi a Londra e avevo parlato anche con Zayn e Niall, confermandomi ciò che mi aveva detto mia madre nel sonno.
Io e Louis stavamo facendo le valigie poiché il giorno dopo saremmo dovuti partire per andare in quella vecchia città che a dirla tutta un po mi mancava.
Louis aveva finito la sua valigia, ma ovviamente aveva messo nella valigia tutti vestiti a caso e non in ordine. Era veramente un bimbo, un bimbo veramente bello.
Mentre sistemavo le mie magliette nella valigia sentii due mani stringermi i fianchi e avvicinarsi al mio collo per poi baciarlo e causarmi immenso piacere.
-Mi sa che le valigie possono anche aspettare.- disse Louis alzandomi di poco la maglietta per poi far entrare in contatto la sua pelle con la mia.
Non dissi nulla, continuano a subire quella piacevole tortura.
Sentii poi le sue magli sfilarmi la maglietta, lasciandola cadere a terra. Mi girai verso di lui e lo baciai, un bacio ricco di passione e amore, mi spinse delicatamente sul letto mentre io con le mani cercano di toglierli la maglietta, quando gliela tolsi lui iniziò a baciare la parte scoperta dei miei seni. Gemetti al contatto.
Pian piano levò anche il reggiseno facendo completamente rimanere nuda la mia parte di sopra, lo sentii poi posarsi sui bottoni dei miei jeans. Nello stesso tempo in cui li sbottonò ricomunicò a baciarmi più forte di prima e con più passione. Levò quell'indumento e io feci lo stesso con i suoi jeans, con le labbra iniziò a baciarmi il petto, poi l'addome, la pancia e ad ogni tocco rabbrividivo, non si arrese quando arrivò agli slip, con i denti li spostò di poco e diete un bacio sulla zona nuda. Gemetti sentendo la sua erezione premere desiderosa sulla mia gamba, in un attimo lui tolte i miei slip e io feci lo stesso con i suoi boxer. Risalì e portò le labbra si di me, mi assaggiò ancora e io assaggiai lui.
-Pronta?- chiese dolcemente e riprendendo fiato.
Annuii ormai pronta, volevo che lui fosse mio ancora una volta.
Lo sentii entrare e a causa del dolore mi aggrappai alle sue spalle, iniziai a gemere, sentivo il mio nome uscire dalla sua bocca mentre io urlavo il suo. Le spinte aumentavano e i respiri diventavano sempre più forti.
-Sto per venire.- annunciai stringendo ancora di più le sue spalle.
-Anche io.- disse riversando il suo contenuto dentro di me.
Esausto si stese accanto a me, i nostri respiri erano forti, molto forti ma allo stesso tempo era una delle cose più belle.
Prese il mio corpo e lo fece stendere su di lui, sentii ancora la sua vita battere sotto di me ed era una delle cose più belle del mondo.
Mi strinse forte a se e fu lì che crollammo in un sonno profondo, ma allo stesso tempo rassenerante.

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