Chapter 13 || Baby, sleep

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Eccomi qua bellissime come promesso ecco il nuovo capitolo, in anzitutto volevo auguravi buon San Valentino a tutte le innamorate e a quelle che sono fidanzate.
Ora vi lascio al capitolo. Buona lettura. ❤️❤️

La serata era a dir poco stupenda, non mi divertivo così da tempo.
Quella sera erano presenti, oltre tutta la famiglia di Louis, anche Annie e Harry i quali sembravano essere sempre più vicini, si vedevano che si volevano più che bene. Li osservavo da lontano, osservavo tutti, era una famiglia così bella e calorosa. L'unico che mancava era Louis, ma sentii due mani poggiarsi sui miei fianchi, mi strinse forte a se.
-Che guardi?- chiese poggiando il mento sulla mia spalla.
-Mio fratello. Guarda come sta provando ad amare, di nuovo.- sorrisi.
-Mh.. Annie è cotta però. Si vede da lontano un miglio che lo scoperebbe.- disse passando il mento dalla mia spalla alla mia testa.
-Louis..- roteai gli occhi al cielo.
-Sono realista.- disse quasi ridendo -A proposito, ma io voglio ancora i miei regali.- disse girandomi con un gesto verso di lui.
-Parli al plurale, come se ne fosse più di uno.- dissi puntando i miei occhi nei suoi.
-Cara io ne desidero minimo tre.- disse mordendosi il labbro.
Adoravo quando lo faceva, era così dannatamente perfetto.
-Ah, sì.. e il terzo quale sarebbe?-chiesi provocandolo.
-Beh questo lo devi sapere tu.- mi diede un bacio a stampo.
-Ehm, scusate se vi interrompo.- sentii la voce di Harry tossire. -Ma Lucy ti devo parlare.- disse serio.
Mi voltai e incrociai il suo sguardo, sembrava aver timore ma non so di cosa.
-Va bene.- gli sorrisi e poi puntai lo sguardo su di Louis -A dopo Tomlinson.- mi morsi il labbro.
-A dopo, Styles.- mi baciò ancora.
Mi staccai da Louis per poi seguire mio fratello che si recava verso il corridoio che conduceva alla cucina. Quando fummo abbastanza lontani dal salone si bloccò e punto i suoi occhi nei miei.
-Allora?- lo invitai a continuare.
-Credo di essermi innamorato.- si grattò la nuca guardando i piedi.
Io cercai di fare la finta tonta, quella che non si era accorta di nulla ma che in realtà già sapeva tutto.
-Di?- chiesi felice.
-Di Annie.- sospirò lui.
-Uh, che cosa bella.- gli sorrisi poggiando la mia mano sulla sua.
-No, non è una cosa bella.- disse improvvisamente alzando in volto e staccando la mia mano dalla sua.
-Perché?- sussurrai quasi impaurita.
Lui non disse nulla, si limitò a prendere il cellulare che aveva in tasca e a cercare qualcosa, quando la trovò mi porse il telefono fra le mani e iniziai a leggere. Solo il nome mi bloccò il respiro. Continuai a leggere messaggi ricevuti, senza mai una risposta da parte di Harry.
-Isabelle.- tremai.
-Già.. Isabelle.- disse riprendendosi il cellulare per poi rimetterlo nella tasta dei jeans.
-Ha scritto che ti ama ancora.- deglutii.
-Io non la amo più.- strinse i pugni.
-Harry, ha detto anche che sa dove tu sei.- indietreggai.
-Tranquilla, non accadrà nulla di quello accaduto in passato. Te lo prometto piccola.- disse prendendomi e facendo aderire i nostri corpi l'uno di fronte all'altro.
Mi baciò i capelli e mi strinse ancora di più. Ma la cosa che mi faceva male è che io non riuscivo a credere a nessuna parola.

***
Ormai la mezza notte era passata e io, Louis e Delia eravamo da poco arrivati a casa. Delia dormiva, e Louis era in camera a provare i regali che gli avevo dato. Io invece ero in bagno, e mi stavo preparando proprio come aveva detto di fare Annie. Avevo un completino intimo in pizzo nero, i capelli li avevo posati sul lato e sul collo avevo messo anche del profumo molto forte. Ero pronta per  uscire ma prima misi una vestaglia nera con delle decorazioni bianche, a piedi nudi e lentamente aprii la porta, Louis si stava ammirando allo specchio, io ero dietro di lui tant'è che mi vide appoggiata sulla soglia della porta. L'immagine che si rifletteva nello specchio era quello di un Louis imbambolato che guardava la mia immagine. Lentamente si girò, e io gli sorrisi, pian piano mi avvicinai a lui, arrivata lì lo baciai. Un bacio intenso, dolce e passionale, mi fece indietreggiare fino a quando non mi sentii stesa sul letto, iniziò a baciare la parte scoperta del collo, e i brividi che ne ricavai furono unici. Con un solo gesto tolsi la maglia che aveva indosso e iniziai ad accarezzare il suo petto, mentre lui cercava di scendere pian piano verso il seno, né bacio la parte scoperta e io godetti ancora, con le mani tolse la vestaglia e poi si recò a giocare col gancio del reggiseno, ma solo dopo vari tentativi riuscì a toglierlo e a gettarlo in un angolo della stanza.
La situazione si ribaltò quando fui io sopra di lui, lo vidi sorridere, forse era una di quelle poche volte che prendevo io l'iniziativa.
Ero a cavalcioni su di lui, con un dito accarezzai tutti i suoi pettorali fino ad arrivare al bottone dei Jeans, li sbottonai e cercai, con fatica di levare anche quelli. Avvertii sulla mia intimità quanto quella di Louis volesse essere liberata dai boxer e non li lasciai soffrire, tolsi anche quelli. In una sola mossa assunse lui il controllo; adesso io ero sotto e lui sopra, mi baciò ancora appassionatamente, mentre io misi le mani nei suoi capelli e ogni tanto glieli tiravo, mi levo gli slip e con le dita iniziò a massaggiare la mia intimità facendomi godere, lasciai uscire dalla mia bocca gemiti di piacere che però lui soffocava con baci, pian piano i suoi baci scesero sempre più giù fino ad arrivare alla mia intimità, baciò prima il mio interno coscia poi passò alla mia intimità, levò le dita e iniziò a leccare, provai ancora piacere. Stavo quasi per venire, mancava poco, ma si bloccò sul più bello.
Da lì salì di nuovo fino alle mie labbra, con allungai la mano verso la sua intimità, cercai di stuzzicarlo e mi resi conto che di esserci riuscita quando lo sentii gemere e quando sentii un liquido farsi largo sul mio ventre.
-Cazzo.- ansimò staccandosi e cercando di riprendere fiato.
Dopo di che non ci pensò due volte, entrò in me, inizialmente con spinte leggere e poi pian piano sempre più forti. I miei gemiti erano ancora soffocati dai suoi baci.
Si stese di fianco a me quando fu senza fiato e sfinito.
-Ti amo piccolina. Non abbandonarmi mai, qualunque cosa io faccia sia bella che brutta.- prese la mia testa e la portò sul suo petto.
-Quali cose brutte Lou? Non mi faresti mai male.. Giusto.- dissi con fiato spezzato.
-Dormi piccola, dormi.- disse baciando i miei capelli. -Ti amo.-
Cosa stavano a significare quelle parole? Avrei dovuto dargli peso? Cosa era accaduto di brutto?
-Anche io.- risposi, e poi mi addormentai.

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