Chapter 12 || Strange

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Eccomi qua, scusate per il ritardo ma la scuola mi sta impegnando troppo e ormai non riesco nemmeno più a scendere il sabato sera. Comunque tornando a noi ecco il nuovo capitolo e spero che vi piaccia, ve lo prometto cercherò di pubblicare quanto più possibile perché a me dispiace lasciarvi col fiato sospeso. Comunque volevo anche dirvi, per coloro che sono interessate a seguirmi. Potete farlo sia su Facebook che su Instagram, il mio nome di Instagram è marika.liccardo, mentre su Facebook mi potete cercare sempre usando il mio nome e cognome.
Ah un'ultima cosa!!! Auguri a Louis e a Briana per aver dato alla luce Jacob, sono felicissima per loro e spero che Louis passi il più tempo possibile con il suo bambino. Ora vi lascio al capitolo buona lettura. ❤️

Finalmente era Natale, e non c'era cosa più bella passarlo con tutta la famiglia Tomlinson, come ogni anno del resto.
Louis in questi giorni era sempre più strano, aveva lo sguardo perso nel vuoto, era distratto, e quasi non esprimeva parola. Ormai erano passati 10 giorni da quando ero uscita da quell'ospedale ma ero sicura che nulla aveva a che fare con quello.
Io ormai erano giorni che mi facevo paranoie, forse inutili o forse no.
Harry, invece, sembrava essere entrato davvero in contatto con la famiglia di Louis, in particolar modo con Annie, avevano davvero legato tanto anche se come ovvio Annie non glielo dimostrava.
Quel giorno ero con lei, Lottie, Fizzy e la piccola Delia, eravamo al centro commerciale a trovare gli ultimi regali per Natale. Per Delia io e Louis già lo avevamo preso, ma a me mancava i due regali di Louis uno per il compleanno e l'altro per Natale.
-Oh guardate, questo è perfetto per Tommy.- esclamò Lottie bloccandosi di fronte un negozio di videogiochi indicando quello che più le interessava. -Che ne dite? Vi piace?- chiese la ragazza.
-Lottie, ma secondo te non lo ha già?- chiese Fizzy avvicinandosi alla sorella.
-In realtà non so se abbia quel videogioco o meno, e non ho idee su cosa fargli.- disse la bionda guardandoci a tutte.
-Zia Lottie, regala a zio Tommy qualcosa che viene dal tuo cuore, nulla è più bello di qualcosa che si fa col cuore.- disse la bambina reggendomi la mano.
Rimanemmo tutte a bocca aperta per quello che disse la mia piccolina, era una cosa verissima.
-Amore della zia vieni qua.- disse Lottie avvicinandosi alla bambina e prendendola in braccio. -Lo vuoi un buon cornetto caldo?- disse la bionda.
-Si, mamma posso.- chiese girando il volto verso di me.
-Certo che puoi.- le risposi.
-Allora Lucy, io e Fizzy dobbiamo andare anche a prendere dei prodotti da MAC, la portiamo con noi. Per te va bene?- chiese la bionda.
Mi fidavo ciecamente di Lottie e Fizzy, poi non era la prima volta che la portavano con loro così di conseguenza acconsentii e io e Annie iniziammo a camminare al lato opposto del centro commerciale.
-Comunque, vedo Louis troppo strano, lontano, non so come ti devo spiegare.- dissi continuando il discorso rimasto in sospeso a casa.
-Scusa per la domanda che sto per porti. Ma non credi che Louis avrebbe bisogno un po di quello?- chiese, ed io capii al volo cosa intendesse dire.
Ovviamente non aveva tutti i torti perché comunque dopo che io avevo avuto Delia non avevamo fatto granché, anzi io cercavo sempre di evitare per paura di restare incinta.
-Non hai tutti i torti.- affermai girando il volto verso la bionda.
-Oggi è il suo compleanno approfittane, comprati un completino sexy e provocalo.- disse con tono malizioso.
-È da quando è nata Delia che comunque noi non facciamo granché, però lui mi nasconde qualcosa.- guardai ancora una volta il vuoto davanti a me.

***

Il completino "sexy" lo avevo comprato, ma c'erano troppe domande che mi ponevo e a cui non riuscivo a dare risposta.
Ero lì davanti allo specchio a guardare come mi stava, non mi sentivo a mio agio perché non avevo mai usato cose del genere per conquistare un uomo. Mi guardai ancora e mi accarezzai la pancia ripensando ai bei momenti della gravidanza e a quanto mi sarebbe piaciuto averne un'altra ma la paura era forte anche perché conoscevo bene quello che avevo passato per avere Delia e mi faceva paura. Mi morsi il labbro inferiore e poi distolsi lo sguardo dallo specchio e mi vestii, indossai un vestito rosso con una cinta bianca che avvolgeva la vita, e per scarpe un paio ti tacchi dello stesso colore del vestito. Misi una giacca bianca sopra e aspettai Louis, non lo vedevo da stamattina perché, non so per quale motivo, il capo lo aveva costretto a lavorare anche alla vigilia, ovvero al suo compleanno. Ero sola in casa perché Delia era a casa dei nonni.
Nel frattempo aspettavo mi aggiustai un altro po' i capelli, poi sembrava essere tutto perfetto, preparai i regali di Louis. Gli avevo regalato una camicia di Morato per Natale mentre per il compleanno un profumo di Hugo Boss e due felpe dell'adidas. Preparai i regali sul divano di casa, sorrisi pensando a quanto fossi fortunata ad averlo.
Il campanello suonò e io lasciai tutti i regali sul divano mentre mi recai ad aprire, era finalmente Louis.
-Amore, buon compleanno.- dissi
-Piccola, grazie.- disse prendendo fra le sue mani il mio volto per poi baciarlo.
Ci staccami dopo poco.
-Come sei bella.- disse guardandomi da capo a piede.
Sorrisi, tirandolo per il colletto verso le mie labbra e lasciandogli un altro bacio.
-Preparati, che dobbiamo andare da tua madre.- dissi sorridendo.
-Si, amore, ma io voglio i regali.- sorride attirandomi a se.
-Dopo, adesso vai.- lo spinsi di poco sorridendo.
Chiusi la porta di casa mentre vidi lui andare verso il bagno.

***

-Eccomi sono pronto.- disse venendomi incontro con tutta la sua bellezza.
Indossava una camicia bianca un paio di jeans blu e le sue vans, mentre indosso aveva una giacca nera intonata alle scarpe.
-Andiamo?- chiesi.
-No, mi dai prima i regali.- mi prese per dietro e mi attirò a se.
-No no, se ne parla quando torniamo Tomlinson, ora andiamo che è tardi.- dissi slegandomi dalla presa facendogli l'occhiolino.
-Me la paghi cara.- fece il finto offeso, ma anche se provava a scherzare lo sentivo che qualcosa non andava bene.
-Che paura.- dissi ironicamente prendendo la mia borsa e dandogli le spalle.
Ma dopo poco non sentii più i miei piedi sul pavimento, urlai quando sentii qualcuno prendermi in braccio a mo di sposa.
-Adesso non ti lascio più.- disse Louis uscendo fuori casa.
-Cosa hai intenzione di fare?-mi aggrappai al suo collo.
-Di farti cadere.- disse ridendo come un pazzo cercando di aprire qualcosa.
-Louis non ti permett..- non devi in tempo a rispondere che mi gettò sul sediolino della macchina.
-Io non sono cattivo come te.- mi fece la linguaccia.
-Stronzo.- dissi ridendo e poi lo vidi chiudere la portiera dell'auto.
E dopo anche queste cose io continuavo a sentire sempre qualcosa strano.

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