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Chapter 18 || Make a mistake

Eccomi!! Come promesso a fine settimana ho pubblicato il capitolo. Anticipo che è solo un capitolo di passaggio il vero capitolo, sarà quello che pubblicherò la prossima settimana (sperando di riuscirci), comunque nonostante tutto spero vi piaccia!! Buona lettura ❤️❤️

Pov's Lucy
Sentii una luce invadermi il volto costringendo i miei occhi ad aprirsi, la cosa strana che notai è che mi trovai nel mio letto, però al lato in cui dormiva Louis mentre dall'altro lato c'era Harry a petto nudo. Io invece indossavo il pigiama e non so nemmeno come avessi fatto a metterlo. Mi sedetti al centro del letto quando la testa iniziò a farmi male, iniziai a ricordare cosa fosse successo la sera prima e ne dedussi che molto probabilmente Harry mi mise il pigiama.
Guardai Harry e sorrisi, era così dolce a preoccuparsi di me, e la sua preoccupazione nei miei confronti mi era mancata. Gli coprii quel poco di spalla che aveva fuori dalla coperta e mi alzai dal letto recandomi verso la camera della mia bambina, era ancora a letto, mi avvicinai a lei e sorrisi sentendola respirare profondamente. Era la cosa più bella che avevo. Il mio sguardo si spostò verso la foto appesa al muro, eravamo io, Louis e Delia, sorrisi con amarezza, ma abbassai subito lo sguardo e una lacrima cadde dal mio volto, ma subito l'asciugai. Uscii dalla stanza senza fare rumore, andai verso il salotto presi il mio cellulare e trovai 3 chiamate perse e 5 messaggi. Le chiamate erano tutte di Max, mentre i messaggi due erano di Annie mentre gli altri tre erano di Louis. Un vuoto si fece largo nel mio stomaco, non lessi i messaggi di Louis, lessi quelli di Annie dove mi domandava cosa fosse successo e come stavo ma decisi di non rispondere neanche a quelli.
Chiamai invece Max per vedere cosa volesse, ma nello stesso istante in cui partì la chiamata il campanello suonò. Staccai la chiamata e guardai l'orario erano appena le 7:14, chi poteva essere? Mi domandai.
Aprii leggermente la porta e davanti a me apparve la figura di Max.
-Tu hai il telefono tanto per far vedere che ne hai uno.- disse dubbioso e con una faccia buffa.
-Buongiorno anche a te.- dissi facendolo entrare.
-Buongiorno..- disse entrando in casa e guardandosi intorno. -E Louis? Non c'è?-
Chiusi la porta e mi girai verso di lui e sorrisi amaramente.
Poggiai le mani dietro la schiena e poggiai tutto il corpo alla porta, alzai la testa e cercai di non far uscire delle lacrime.
-Ci siamo lasciati.- dissi con voce tremante.
-Oh.. Scusami io non volevo.- disse mortificato avvicinandosi a me.
-Tranquillo Max, vieni andiamo di là in cucina di là ci sono mio fratello e mia figlia che dormono.- dissi staccandomi dalla porta, e lui annuì.
Ci recammo verso la cucina e lo faci accomodare, mentre io decisi di preparare il caffè e il latte.
-Lucy, dobbiamo fare altri accertamenti, e poi devi decidere se vuoi essere operata oppure no..- disse Max.
Io ero di spalle, faci un sospiro profondo, versai il caffè in due tazzine e mi girai verso di lui con testa bassa.
-Max, possiamo parlarne dopo in studio, non voglio che mio fratello o mia figlia lo vengano a sapere.- dissi ponendogli il caffè e sedendomi anche io.
-Ma.. Ma almeno Louis lo sa?- chiese preoccupato.
-No! E non voglio che tu dica qualcosa a loro. Nessuno deve sapere niente, sopratutto Louis.- dissi facendo uscire qualche lacrima.
-Ma cosa è successo?- chiese alzandosi di poco per asciugarmi le lacrime.
-Adesso non ho voglia di parlarne scusami.- mi staccai da lui e mi alzai e mi appoggiai al lavandino della cucina cercando di calmare le mie lacrime.
Sarebbe passato.

Pov's Louis
Mi svegliai, il mal di testa era forte, mi guardai intorno era pieno di sigarette consumate. Mi alzai a fatica, con una mano massaggiai gli occhi. Puzzavo tantissimo, decisi di andare a farmi una doccia, ma prima di andare verso il bagno controllai il cellulare nella speranza di un messaggio da parte di Lucy, andai su whatsapp era online ma non aveva visualizzato nessun messaggio. Bloccai il cellulare e lo lanciai, preso dalla rabbia, sul letto.
Entrai in bagno, mi guardai allo specchio, ero uno schifo, mi spogliai e andai nella doccia, ripensai a tutto. A quanto fossi stato un emerito coglione ad andare a letto insieme a quell'arpia,
Mi diedi un pugno in testa, fino a quando non iniziai a piangere, avevo perso tutto per colpa di una ragazzina.
Avrei dovuto riparare, dovevo riconquistare Lucy in qualsiasi modo, avevo bisogno di lei come lei aveva bisogno di me.
Uscii dalla doccia, mi asciugai, mi vestii, presi le chiavi dell'auto e senza salutare nessuno uscii di casa. Ero deciso, volevo andare a casa prima di andare a lavoro, attraversai la strada per recarmi a casa ma quando ci fui vicino vidi Max e Lucy salire nella stessa auto. La rabbia invase tutto il mio corpo e la gelosia mandò in tilt il mio cervello, cercai di avvicinarmi ma fu troppo tardi, la macchina partì.
-Papà- sentii chiamarmi era la mia piccola Delia insieme ad Harry.
Mi avvicinai alla bambina sorridendo, ma soprattutto cercando di non mostrare la rabbia che provavo in ciò che avevo appena visto.
-Amoree!- dissi avvicinandomi alle due figure e prendendo Delia in braccio.
-Buongiorno Louis.- disse Harry sorridendo amaramente.
-Ciao Harry.- dissi in modo freddo. -piccola ti va di stare tutta la giornata insieme al tuo papà?- dissi dandole un bacio sul nasino.
-Sii, voglio stare con te! Ma tu non dovevi andare a lavoro presto?- disse ingenuamente, che solo al fatto di doverle mentire mi sentivo ancora più di merda.
-Ehm.. Si però poi mi hanno cambiato il turno.- dissi quasi imbarazzato. -Adesso vai apprendere il giubbotto che andiamo a lavoro su.- dissi mettendola a terra e lei corse subito dentro.
-Voi sapete che non è scema Delia?- disse Harry incazzato, io mi passai una mano nei capelli. -Io non so fino a quando questa cosa andrà avanti, ma Delia dovrebbe conoscere tutta la verità.- disse in maniera avida Harry, e probabilmente aveva anche ragione.
-Lo so, ma Lucy non vuole nemmeno vedermi, come pensi che ci riesca?- dissi sbuffando.
-Chissà perché non vuole vederti.. Eh?- sbottò acido.
Cosa che mi ferì ancor di più poiché sapevo di aver sbagliato.