Percorsi tutto il corridoio fino alla porta numero 67, la presidenza.
Entrai. In questi momenti un ragazzo, pur avendo 18 anni, dovrebbe essere terrorizzato, preoccupato... Io no. Sorridevo. Boh, oggi, mi sento felice.
Entrai senza neanche bussare e il prof mi disse:
-O'Brien chi si rivede!
- Trevor!- per l'esattezza il preside ha 32 anni, è un amico di mio padre e quando ero piccolo giocava sempre con me, ci rincorrevamo, facevamo la lotta, raccoglievamo... Lasciamo stare che è meglio.
- Che hai combinato sta volta?
- un "come stai" mi sarebbe piaciuto.
-okay. Scusa. Ricominciamo. Come stai Dylan?
- bene Trevor, se non fosse che Scott...
- calma.calma.calma. Che hai combinato sta volta? Ripeto.
- Il solito di ieri, l'altro ieri, l'altro, l'altro ieri... Ecc...
- Ashley.
- già... Mmm. È davvero simpatica.
- si...capisco. Capisco cosa intendi per "simpatica"- sorride maliziosamente mentre io risi. Poi ritornò improvvisamente serio.
- Dylan io ti voglio bene, sei come un figlio per me. Ma... Devi capire che non posso sempre risparmiarti quello che fai tutti i santi giorni.-disse alzandosi e mettendo entrambe le mani sulle mie spalle.
- lo so- aveva ragione, ma Ashley mi fa perdere il controllo, le ragazze mi fanno stare bene. Mi sento apprezzato. A modo loro ma... Apprezzato. Quello che mi è mancato negli ultimi 12 anni di scuola.
- allora: vogliamo fare queste cose dopo la scuola, e non sempre quando c'è Scott?
- okay... Va bene. Posso andare in classe ora Trev?
- entrerai all'ora dopo.
- va bene "Papà"- dissi ridendo
- vai...
Mi alzai dalla sedia, salutai il preside con una stretta di mano e andai fuori dalla porta.
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Arrivata l'ora successiva entrai in classe.
La giornata passò abbastanza in fretta. Uscì di scuola e tornai a casa. Non ci crederete ma studiai per ben 4 ore. Finiti i compiti wow!Ora relax. Andiamo a divertirci. Mi alzai, aprí la porta e mi ritrovai davanti mia sorella.
- Che vuoi Lara?- dissi secco
- Cosa ci faceva questo sulla tua scrivania ?- c**** aveva un preservativo in mano.
- Niente cose brutte da buttare via... Perché entri nelle camere degli altri? Devi devastare anche la mia?-cavolo!okay okay ora comincio a preoccuparmi. Se lo dice a mamma è la fine.
-No. Ero entrata perché mamma mia aveva chiesto di prendere i tuoi vestiti sporchi e metterli in lavatrice.
Ritornando al discorso di prima...Dylan so benissimo cos'è.-No! Perché a me!
-Cos'è?- dissi facendo finta di non saperlo.
- Quella roba che si usa per scopare fratellino, non sono nata ieri! È da giorni che sei strano. Eviti mamma, papà, me. A scuola parlano solo di te. Pensa pure alle medie ti conoscono Dylan!
Ti chiamano "Dylan il puttaniere"! Pure le tredicenni e le quattordicenni vorrebbero scoparti! wow sono popolare. Un punto per me. Sono contento, così capiscono con chi hanno a che fare. Ormai il vecchio Dylan è solo un lontano ricordo.
- E con questo che dovrei farci?
- perché!
- perché?
- Stephany! Non eri innamorato di lei?- okay mi sto incazzando.
-chi? Smith? SE NE È ANDATA CAVOLO!!! Ha traslocato a Miami!
- ah... - era dispiaciuta, ma si vedeva che comunque non era d'accordo con la mia scelta.
-Ora levati ho da fare.
- Si bravo vai a scopare! Ti preferivo prima.Ora non ti riconosco più, almeno prima eri perfetto per una causa:
Eri innamorato...- Limite superato. Modalità Dylan incazzato nero.
-Tu non capisci.
Sei piccola.Innamorarsi fa schifo!- detto questo le strappai di mano la bustina, mi misi la felpa, uscì di casa sbattendo la porta e rimanendola li come un sasso. Ero incazzato. Molto incazzato.
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Change for you and fight for you | Dylan O'Brien
Short Story[COMPLETATA!] Quanto è vero che l'amore fa fare di tutto... Ma io ero davvero cambiato. Tutta l'estate avevo lavorato al mio aspetto fisico per lei. ps: vi chiedo già perdono per i vari errori che ci saranno.. purtroppo avendo scritto questa piccola...