Chapter twentyeight

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Pov's Stephany
- Come conosci il mio nome?- dissi con ancora le lacrime agli occhi. Si vedeva che era fatto, aveva gli occhi rossi, puzzava di alcol e parlava in modo strano con una bottiglia intera di tequila in mano.

-Sei la sua vicina, io suo cugino- fece una pausa bevendo un sorso dalla bottiglia ormai quasi vuota, poi continuò-Dylan ha fatto tanto per te quest'estate, un giorno magari capirai ma... 1 tu te ne freghi di lui e 2 lui stesso non capisce quanto tu sia sexy- prese un ultimo sorso dalla sua bottiglia e la lanciò tra i cespugli-Ora basta chiacchiere... divertiamoci un po'- si avvicinò ancora di più; tentai di scappare ma mi afferrò per la vita. Mi scaraventò contro il muro ritrovandomelo addosso . Era suo cugino? Che cosa aveva fatto, in estate Dylan, per me? Avevo tante domande ma...Una cosa l'avevo capita. Stava per abusare di me. Una lacrima solcò il mio viso cadendo poi sul mio vestito bianco panna.

-Lasciami!- urlavo e intanto piangevo. Mi aveva levato il vestito. Ero rimasta in intimo davanti a lui.
- tranquilla piccola lasciati andare
-lasciami pervertito!- continuavo a urlare, non serviva a niente. Provai a dimenarmi ma mi aveva messo le mani ai lati della testa e aveva cominciato a baciarmi ovunque. Stava per togliermi il reggiseno quando qualcuno urlò:
- Austin che cazzo stai facendo! Toglile le mani di dosso!- non riuscivo ancora a capire chi era, avevo la vista sfocata ed ero ancora in trans per gli schiaffi ricevuti dal mio aggressore in seguito ai vari tentativi di liberarmi.
- Non è tua! È una puttana! Non eri con Sophia? Va da lei è lasciami div- non lo lasciò finire che "il mio salvatore" cominciò a tirargli vari cazzotti. Il mio aggressore cadde a terra. L'altro ragazzo si mise sopra di lui e cominciò a picchiarlo ancora più forte facendogli sanguinare il naso.
- Non farti più vedere Austin! Non ti permettere mai più di toccare ciò che mi appartiene capito!?- io gli appartenevo? Ero sua? Ma chi era lui? Dylan! Ma certo, lui era con Sophia! Perché adesso mi aveva salvato? Ero contenta ma allo stesso tempo non capivo...
Austin aveva un coltello e con le poche forze che aveva tagliò la guancia di Dylan e gli ferì un fianco.
-Noooooo!- urlai.
Dylan gli prese il coltello e lo lanciò via, si alzò e gli diede un calcio dove non batte il sole. Lo fece svenire. Sanguinava. Ero immobile, lui veniva verso di me. Si chinò per arrivare alla mia altezza e mi mise le sue mani sulle mie guance accarezzandomele.
- Ti accompagno a casa io...- eravamo a pochi centimetri di distanza, respiravamo affannosamente, ancora scossi dall'accaduto. Tutti gli altri continuavano a ballare come pazzi mentre noi non smettevamo di guardarci negli occhi.
Pov's Dylan
Mio cugino mi aveva ferito, fortunatamente non in modo grave. Ora mi ero chinato all'altezza di Stephany ancora terrorizzata. Le accarezzai le guance e le dissi:
- Ti accompagno a casa io- mi faceva tenerezza. Austin aveva osato toccarla. Ciò mi faceva imbestialire. Lei era mia e basta. Soltanto mia.
Ci stavamo guardando da un po'; la feci rivestire e le diedi la mia giacca. Poi ad un certo punto lei mi chiese con la voce strozzata:
- perché?- Aveva gli occhi lucidi, mi guardava in un modo così dolce. Era così bella:
Quel viso pallido diventato rosso per le tante lacrime; quegli occhi azzurri oceano dove avrei potuto perdermi, i lunghi capelli biondi che le coprivano leggermente le spalle e le arrivavano fin sotto al seno e quel corpo perfetto. Sembrava un fiore. Perché mi sono allontanato da lei? Come ho potuto farle questo? Che avevo in mente? Non le ho chiesto neanche se provasse qualcosa per me!
Ma ora che le dico? Ti amo? Mi prenderà per scemo! Non so neanche se ciò che provo io è amore!
Senza neanche pensarci più di due volte la bacio. Lei ricambia, non si stacca. Quel bacio è voluto: pieno di dolore, amore, sofferenza, desiderio. Le sue labbra sanno di caramello e miele, le nostre lingue danzano come in un valzer. Un bacio diverso dal solito... Si, l'amo. L'amavo prima e l'amo ora. Non permetterò più a nessuno di farle del male. Ma, non sono ancora pronto a fare il grande passo.
-Andiamo...- l'aiutai ad alzarsi e ci incamminammo verso la macchina.

Change for you and fight for you | Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora