Chapter three

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Mio padre si alza, sorridendo come al solito.-Bene famiglia, adesso vado a guadagnarci il pane. Non dimenticate: aiutate vostro padre... Gettate qualcuno nel fango.
Lo dice sempre. Vende elettrodomestici ai grandi magazzini, è uno dei suoi articoli sono le lavatrici.
Finisco il pompelmo, afferro una buccia di patata dal frigorifero, che mia madre tiene da parte per me e filo via.

Si direbbe che sia passato solo un fine settimana, non un intera estate.
Come sempre, la signora Stwart, della casa accanto, spazza la sua porzione di marciapiede. Wow, ci si potrebbe mangiare sopra.
Karen, uno dei miei amici mi aspetta al primo isolato, Piston al secondo. Tutto come al solito.
Ma non è tutto come al solito.
Karen mi si piazza davanti con un balzo, fa un giro su se stesso e mira alla nostra faccia e ci fa fermare di botto . Karen è un appassionato di Karate e di questo genere di cose.
-Ehi, ragazzi! Ora siamo- una mano vola a spazzare un muro invisibile- chakkah! All'ultimo anno del Liceo! L'ultimo ragazzi! Saremo i padroni della scuola!-. Si allontana, scalciando e balzando.-Siamo- calcio!- i re adesso, ragazzi! Attenzione!-calcio!-Insegnanti, attenti- calcio!- tutti!!! Siamo i padroni- calcio!- della- calcio!- scuola- calcio,calcio!- Anche quest'anno dobbiamo farci rispettare da tutti i marmocchi nuovi di quest'anno.
Ha ragione anche se si sta lasciando trasportare troppo dall'entusiasmo. Non siamo più Liceali dal prossimo anno.
Improvvisamente mi sento più grande. Sorrido.
-Già, stiamo per andare all'università e le nostre strade si divideranno.
-Brutta storia- dice Piston

Change for you and fight for you | Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora