Cercare altro

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Harry aveva passato i tre giorni successivi nel letto, nascosto sotto strati di coperte ed abbracci di Niall che non lo aveva lasciato solo nemmeno un minuto.

Il biondo non aveva chiesto spiegazioni, non aveva domandato nulla, aveva semplicemente capito che dietro quella tristezza c'era a che fare qualcuno e non sarebbe stato difficile capire chi.

Per riportare indietro il sorriso del suo amico quindi, aveva ordinato cibo cinese - il preferito di Harry - caricato tutti i film di Star Wars e gli era rimasto a fianco, sperando che la sua sola presenza potesse aiutare.

Harry Styles da solo stava bene, ma con Niall Horan stava meglio.

Nei pochi minuti che riusciva a rimanere solo, il riccio però afferrava il suo diario e scriveva tutto ciò che a Niall non diceva.

Scriveva ciò che sentiva, ciò che provava. Scriveva ancora di come si era sentito bene tra le braccia di quel ragazzo e l'attimo dopo invece, distrutto ed umiliato.

La giacca che Martin gli aveva dato, era stata abbandonata nell'ultimo cassetto del suo armadio, non voleva averla vicino.

Si era anche promesso di restituirgliela, prima o poi, ma sapeva che non l'avrebbe fatto, soprattutto perché sul tessuto c'era ancora impresso il suo profumo.

E forse, forse, tutte le notti prima di addormentarsi, aveva aperto il cassetto, estratto la giacca ed aveva ispirato quel profumo, assorbendolo a pieni polmoni.

Ma questo non l'avrebbe mai ammesso a nessuno.

Sentendosi per un solo minuto accanto a lui, un'altra volta.

Niall: Buongiorno (-: Hai deciso di venire a lezione oggi?

Niall: Non vorrai dargliela vinta così!

Harry: Vengo, ma non voglio vederlo nemmeno a quello stupido stand!

Harry: E non mettere il naso agli smile.

Harry si alzò dal letto, era strano dormire senza Niall e lasciare dopo giorni il calore delle coperte, ma non poteva perdere altre lezioni per colpa di quel maledetto ragazzo.

E di quei maledetti occhi azzurri.

Con poche forze si trascinò in cucina, dove vide Zayn e Julio litigare sul sabato sera precedente, quando il primo aveva ottenuto ciò che voleva, mentre Julio si era dovuto accontentare di un paio di drink offerti e qualche bacio.

La conversazione più sensata che avesse sentito uscire dalla bocca di quei due era stata riguardo alle calorie di un sedano. Non erano certo dei geni, ma c'erano altri argomenti oltre la moda, i graffiti e Mariah Carey!

"Te lo giuro, aveva questi occhi lucidi mentre avevo in bocca il suo caz-"

Fece finta di tossire, entrò in cucina e disse - "Giorno" - entrambi i ragazzi risposero con un sorriso ed un altrettanto buongiorno, tranne Frank che si limitò ad un cenno della testa, mentre i suoi capelli rossi ed unti ondulavano sulla fronte.

Zayn però continuò il suo discorso, ignorando gli sbuffi di tutti i suoi coinquilini - "Ho portato Louis in bagno, continuava a dirmi che doveva andare ma è stato zitto dopo che gliel'ho preso in bocca. Mi ha scansato due minuti dopo per andare da un ragazzino che aveva lasciato fuori dal locale! Capisci? "

Harry guardò accigliato il ragazzo per qualche secondo, geloso che almeno a lui fosse andata in un certo senso bene, non aveva raccontato a nessuno dei ragazzi cos'era successo e non l'avrebbe fatto, non voleva passare per quel miserabile che si sentiva di essere.

Il suo Martin non era come Louis, lui non era tornato a cercarlo, l'aveva lasciato solo, con la testa ed il cuore pesante.

Doveva lasciare andare quel pericolo, concentrarsi su altro, qualcuno simile a quel Louis, qualcuno che aveva rifiutato un pompino da Zayn Malik per correre dal ragazzo che aveva lasciato.

Louis' Club || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora