Passi avanti

11.1K 753 262
                                    

Harry legò i capelli in una crocchia confusa e disordinata prima di poggiare la testa sul ventre di Louis e coprirsi con una coperta rossa. Era un semplice mercoledì di fine Febbraio e Louis, stranamente, non era stato trattenuto in associazione fino a piena notte, come accadeva sempre più spesso. Avevano deciso quindi di riempirsi di schifezze e guardare un film in tranquillità. A loro si era aggiunto Andy che aveva messo ben in chiaro che - "Se iniziate a pomiciare me ne vado".

"Non potevamo scegliere una commedia?" - Louis scosse la testa e gli sistemò una mano sulla bocca, cercando in qualche modo di zittirlo - "Potresti in modi migliori le tue mani, lo sai?"

Andy repentino nascose il viso in un cuscino, borbottando qualcosa di incomprensibile alle orecchie dei due che avevano iniziato a punzecchiarsi nuovamente, distraendosi dal film, non che ad Harry interessasse più di tanto quel genere, era più occupato a cercare un modo per baciare Louis e finalmente avere le sue dovute attenzioni serali.

"Facciamo che finiamo di vedere il film e poi ti coccolo quanto vuoi?" - aveva proposto questo, attento a non perdersi neanche un frammento d'immagine. Harry annuì sconfitto e tornò con la testa sul ventre del ragazzo, mentre con le dita gli disegnava parole sulle cosce o stupidi cuori. E Louis forse quel amore lo aveva solo immaginato.

Harry infilò le cuffie e diede le spalle alla televisione, rimanendo però accucciato e stretto al corpo dell'altro ragazzo che intanto aveva preso a massaggiargli la cute dei capelli, giocherellando con qualche ciocca sfuggita dalla crocchia e di tanto in tanto, quando Andy non li osservava, gli aveva tracciato con l'indice tutto il profilo, soffermandosi sulla punta del naso e le labbra calde. Era un gesto così stupido eppure così intimo e familiare.
Harry non sapeva più cosa pensare, non avevano parlato nemmeno una volta, nemmeno per sbaglio, di quell'impegnato che svettava sul profilo dell'altro, lo stesso che aveva messo Harry, due giorni dopo. Non si erano dati una definizione eppure Harry ne sentiva il bisogno, quasi viscerale, di darsi un nome, di capire o semplicemente di confermare perché tutto quello lo faceva tremare dalla felicità e dalla paura, indifferentemente.
Lo fissò dal basso, studiò la mascella di Louis coperta da un velo di barba, quel naso stretto che gli invidiava, lo osservò dal basso ed in silenzio, perdendosi in quelle mani che lo stringevano, in una canzone di James Bay ed in un amore che lui non riusciva più a tenersi dentro.

Le mani affusolate iniziarono a vagare sul petto dell'altro, attento ancora al film, fino a posarsi sulla parte sinistra, in prossimità del cuore - "Tu sei più o meno qui" - mormorò.

"Più o meno?"

"Un passo in più Lou. Un passo ed io mi innamorerò follemente di te"

Louis sentì del calore espandersi lì dove la mano sinistra di Harry era poggiata, dove il suo cuore batteva all'impazzata e non ricordava da quanto tempo non si sentiva così leggero, così giusto in una situazione - "Ascolti pessima musica"

"Io odio i tuoi film"

"La notte russi e tiri i calci" - ribatté nuovamente il più grande.

"Odio il fatto che sei così bello"

Andy borbottò e con una squallida scusa, lasciò i due ragazzi in salotto, aveva già ostacolato troppo la relazione tra quei due e non voleva ritrovarsi di nuovo a fare i conti con la furia del suo migliore amico.

Louis si chinò sul viso di Harry e depositò una serie di baci umidi, prestando particolare attenzione alle labbra - "Har ti ho trovato una casa".

Louis' Club || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora