Aprire il cuore

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Liam si guardò intorno insicuro di trovarsi nel posto giusto, conosceva Manchester come le sue tasche eppure quella zona, nonostante fosse molto vicina al centro, gli era completamente sconosciuta. Aveva usato le indicazione di Google Maps - si era salvato così i primi mesi in quella città - ed era giunto davanti il portone indicatogli da Louis e non sapeva realmente cosa fare. Doveva suonare il citofono? Chiamare Harry? Cosa avrebbe dovuto dire?
Tra lui ed il suo migliore amico non scorreva buon sangue, al momento, eppure non si era tirato indietro a quella richiesta. Avrebbe fatto di tutto per Louis e poi ad essere sinceri, quel ragazzo dai brillanti occhi verdi gli era arrivato subito al cuore, senza sapere il perchè.

Maledì il suo migliore amico e dopo aver preso un lungo, lunghissimo respirerò, suonò al campanello indicante il cognome Styles, che Louis gli aveva precedentemente detto. Attese un paio di minuti buoni prima di sentire una risata e successivamente uno stridulo - "Chi è?".

"Salve, sono Liam...Sto cercand0 Harry, è lì?" - il ragazzo aspettò altri due minuti prima di sentire il portone del vecchio palazzo aprirsi ed una voce urlargli il piano da raggiungere.

Liam (20:12)
Dopo questa devi offrire una cena a me e Jordan, come minimo. Sono tutti ubriachi.

Liam inviò il messaggio, avvisando il suo migliore amico delle condizioni in cui vertevano i quattro coinquilini. Era lì da soli dieci minuti ed aveva già voglia di scappare, un po' per il nauseante odore di vomito ed alcol, per quel Julio che gli si era totalmente attaccato addosso, sfiorandogli i capelli e le braccia tatuate e soprattutto perchè, vedere Harry distrutto in quel modo - non per le bevande alcoliche ingerite a stomaco vuoto - gli aveva stretto il cuore, tornando nuovamente a maledire quel pezzo di merda del suo migliore amico. Era un tipo obiettivo, lui.

Liam prese n mano la situazione, buttò le bottiglie di superalcolici ormai vuote, sistemò sommessamente la cucina, per poi dedicarsi a due dei quattro inquilini, sistemandoli sul divano, un terzo, addormentato abbracciato alla tazza del water, era stato lasciato lì. Sistemati tutti, afferrò Harry e si dedicò a lui, portandolo miracolosamente nella camera giusta. Gli fece bere acqua in quantità e cambiato la maglia sporca di vodka e ketchup, dove la battaglia che lui è Zayn avevano intrapreso. Spogliandolo aveva notato alcune macchie d'inchiostro svettargli sulla pelle del torace e delle braccia ma non aveva approfondito molto visto che, immediatamente dopo, Harry aveva iniziato a borbottare qualcosa inizialmente incomprensibile - "Patetico vero?"

"Capita a tutti di bere. Quando era una matricola passavo ogni weekend a spaccarmi d'alcol. Solo dopo aver perso il telefono per la terza volta ho capito di dovermi limitare" - Liam provò a smorzare la situazione, abbandonandosi su uno dei due letti, scoprendo poi essere del rosso - "Ti senti meglio?"

Harry annuì, seguendo l'esempio dell'altro ragazzo si lasciò andare sul proprio letto, reggendosi la testa per il dolore. Non parlarono per una buona mezz'ora, Liam pensò di vedere l'altro ragazzo dormire ma non fu così: Harry era rimasto sveglio per tutto il tempo, cercando di non pensare a nulla, focalizzando tutta la sua attenzione sul poster di Frank, rappresentante gli amati gatti e a faccia paffuta della zia, gli aveva sempre messo un certo timore quella foto e non su Louis, era sfinito nel pensarlo.

"Perchè sei qui? A lui non interessa di me..."

Liam si rigirò sul fianco, ancorando il suo sguardo al viso stanco ed ancora arrossato di Harry - "Era preoccupato"

"Non so cosa ho fatto di male: mi sono ritrovato a non pensare altro che a lui, a volerlo nella mia vita e non me ne ero nemmeno accorto fino a questa mattina, quando ho sentito un dolore immenso nel sapere che ero stato solo una scommessa. Perchè lo fa?" - chiese infine con un filo di voce, attendendo una risposta sincera di Liam che come previsto, non sapeva cosa rispondere.

"Non ti conosco Harry eppure sono qui a consolarti. Louis, devi sapere, ha ricevuto una grossa delusione d'amore, progettava di sposarsi ed invece è stato tradito nel peggiore dei modi. Non lo giustifico ma nemmeno biasimo. Non si è più impegnato con nessuno, tutti sono diventati solo carne di cui usufruire per un paio di volte e poi buttare. Se vuoi bene a te stesso, accetta il suo rifiuto e vai avanti, trova qualcuno che ti ami ma se davvero vuoi Louis, devi fare qualcosa in più di sbattere gli occhioni verdi"

"Cosa dovrei fare?"

"Inizia col venire domani alla sede dell'associazione, poi vedremo cosa agire".

Harry restò in silenzio, non pronunciandosi sul l'invito appena ricevuto. Ci avrebbe pensato, aveva risposto così mentre accompagnava il ragazzo all'uscita, prima di ringraziarlo con un veloce abbraccio ed un sorriso.

Liam, a sua volta, sorrise contento nello scendere le scale, aveva finalmente trovato un modo per aprire di nuovo il cuore di Louis. E ci sarebbe riuscito, lo sapeva.

Louis' Club || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora