Allora?

12.7K 796 549
                                    

Louis (23:18):
Sono stato davvero bene questa sera.

Harry (23:22):
Vale la stessa cosa per me.

Louis (23:25):
Buonanotte Harry, ci vediamo domani mattina al bar vicino la facoltà.

Harry (23:31):
Alle nove lì.
Buonanotte Louis, dai una carezza a Cato.

***

Harry infilò una tuta, legò i capelli in una crocchia alta e solo dopo essersi preparato un tè caldo decise di chiamare Niall per raccontargli com'era andata la sua prima ed ufficiale uscita con Louis - "Allora?" - sentì urlare dall'altra parte del telefono - "Raccontami tutto! Dove ti ha portato? Si è comportato bene? Vi siete baciati? Oh mio Dio, non vi siete baciati vero?" - aggiunse in seguito il biondo, abbassando leggermente il tono della voce che rimase lo stesso troppo alto per i gusti dell'altro ragazzo.

Harry iniziò a raccontare tutto l'appuntamento, omettendo particolari come 'Sono stato a fissargli le mani e gli occhi, le clavicole e gli occhi, il sedere e gli occhi', descrisse fin nei più piccoli particolari, o almeno quando li aveva notati, tutti gli atteggiamenti di Louis, riportando anche alcune battute che si erano scambiati. Raccontò della cena leggermente imbarazzante in quel posto così altolocato, dei primi silenzi, del gatto obeso, del parco botanico, del quasi bacio che si erano dati e del ritorno mano nella mano - "È stato molto gentile, mi ha riaccompagnato a casa e siamo stati a chiacchierare ancora un po' davanti il portone. Non mi ha chiesto di salire..."

"Forse perchè non avrebbe saputo cosa dire a Zayn se lo avesse trovato lì?" - rispose Niall leggermente irritato, interrompendo lo sproloquio dell'amico - "Harry devi dire al tuo coinquilino cosa provi per Louis, magari visto il malinteso, capirà..."

Il riccio fissò la sua tazza verde, il tè ancora fumante dentro. Si sentì a disagio quando, alzando gli occhi, notò l'ammasso di post-it rosa attaccati ad una parte della parete: i quattro inquilini avevano scritto, la sera di circa due settimane prima, le loro citazioni preferite, i nomi di persone a loro care, battute stupide e qualche sogno oppure obiettivo per l'anno seguente. Proprio lì in mezzo, svettava anche un desiderio di Zayn, della sua parte più adolescenziale e sognatrice: 'Prendermi Louis Tomlinson', lo stesso desiderio che Harry non aveva potuto scrivere.

Harry sospirò pesantemente - "Cosa dovrei dirgli Nì? 'Ehy Zay, ti ricordi quel ragazzo di cui sono tanto preso? Ho scoperto che non si chiama Martin ma è Louis ed è lo stesso Louis che piace anche a te, oops?'"

"Sai che Tomlinson mi sta simpatico tanto quanto economia politica ma a te piace ed io sono tuo amico e ti sto supportando in questa discesa negli inferi ma devi dire a Zayn di voi due" - fece serio, accantonando per un poco il tono eccitato con il quale aveva iniziato quella conversazione.

"Magari potrei chiedere a Louis cosa ne pensa, in fin dei conti è coinvolto tanto quanto me in questa storia. Voglio dirlo davvero a Zayn, perchè certe volte è frustrante sentirlo parlare con Julio di lui..." - era la prima volta che Harry dava voce a quel fastidio che sentiva, era maledettamente bravo a tenersi tutto dentro e passare sopra tutti i commenti che giornalmente il suo inquilino rivolgeva al suo Louis.

"Che genere di commenti?"

"Hai presente i commenti che hai fatto martedì sul nuovo servizio di Barbara Palvin per Sport Illustated?"

"Oh...Sono a sfondo sessuale?"

"Non solo: 'Harry non puoi capire! Oggi Louis ha messo mi piace ad una mia foto su Instagram' oppure 'Harry ho visto Louis al bar con due ragazzi, sono così geloso di lui! Perchè la gente non capisce che è mio?' Lui ed Julio sembrano due galline quando parlano di Louis ed io sono lì che devo subirmi tutto!"

"Non molto simpatico, immagino. Ma Har, Louis è uscito con te, ha cercato di baciare te, sono sicuro che Zayn non lo considera proprio" - cercò di rincuorarlo. Quella faccia tosta di Tomlinson e la sua associazione non gli erano mai stati simpatici, suo fratello lo aveva avvisato in tempo - almeno di quest'ultima - il bipolarismo che sembrava colpire il Presidente ogni volta che era con il suo amico poi, non lo convinceva nemmeno un po'. Ma, aveva visto il sorriso di Harry illuminarsi ad ogni suo messaggio e quell'antipatia prevenuta, sfumava un pochino. Giusto un po'.

"Domani mattina lo incontro, faremo colazione insieme. Magari posso chiedergli cosa ne pensa di questa situazione? Perchè io inizio a sentirmi a disagio..."

"Harry Edward Styles! Ti ha invitato per fare colazione insieme e non mi dici nulla? Quando ti ho chiesto di raccontarmi ogni dettaglio intendevo ogni dettaglio! Cos'altro non mi hai detto? Magari gli hai fatto un pompino e non mi dici nulla!"

Harry alzò gli occhi e represse un sorriso, quel tipo di sorriso, di contentezza, che dedicava solo a Niall da tre mesi a questa parte poi però, un pensiero gli passò in mente, qualcosa che inizialmente aveva dato per scontato - "Nì e se lui preferisse Zayn? Da quanto so è uscito più volte con lui che con me..."

Impossibile stava per dire l'amico quando sentì distintamente un urlo provenire dall'altra parte del telefono - "Harry tutto bene? Ho sentito strillare..."

"Biondo ti richiamo dopo, Zayn ed Julio stanno urlando e non capisco perchè..."

"Vado a nanna, mi racconti tutto domani mattina"

"'Notte Folletto" - disse il riccio, prima di riattaccare il telefono e dirigersi verso la stanza dei suoi inquilini, curioso di sapere cosa avessero tanto da festeggiare ed urlare a mezzanotte inoltrata. Stava per bussare alla porta quando Zayn l'aprì, facendosi trovare in boxer neri, con Julio al centro della stanza alle prese con il ferro da stiro ed un paio di pantaloni neri, troppo sobri per appartenere a lui.

"Tutto bene? Ho sentito urlare..."

"Non puoi capire Harry - gridò Zayn dal bagno mentre sistemava con phon e lacca i suoi capelli - Juli i preservativi che ha lasciato Mike dove sono?"


Louis (00:07):
So che è tardi ma ti va di passare da me?

Louis' Club || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora