Non posso

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Harry non ci credeva, avrebbe davvero voluto fare una foto solo per immortalare quel momento, per dire agli altri e soprattutto a se stesso 'È successo davvero, lui era lì con me'.

Louis ed Harry erano stesi su quel letto da ore, nessuno aveva controllato l'orologio o il telefono - cosa assolutamente strana per entrambi - nessuno aveva provato a muoversi da quella posizione, nonostante Harry avesse pensato più volte di avvicinarsi al corpo del più grande e di sfiorarlo, gli sarebbe bastato quello, di togliere il cuscino che sorreggeva il computer dove avevano caricato un paio di film ed abbracciarlo, così senza ragioni.

Ma non l'aveva fatto, anzi, aveva tenuto i suoi sentimenti al di là del cuscino, nella sua testa, nel suo cuore, senza dire nulla.

'Non posso' - si era ripetuto come un mantra, cercando di distogliere lo sguardo dalla meraviglia a pochi centimetri dal suo corpo. Con tutto se stesso era riuscito a concentrarsi per quasi l'intero film, alla fine però, si era lasciato andare ed aveva iniziato a studiare Louis, cogliendo i piccoli particolari che da lontano non aveva mai visto.

Si era soffermato persino sulle sue lunghe ciglia, un piccolissimo neo sulla fronte, il riflesso dei suoi occhi alla luce del computer. Si era soffermato a vedere persino le linee sul suo palmo, cercando di ricordare quale fosse quella dell'amore.

Sperava di essere lui, quella linea.

Non avevano parlato molto, erano scesi in un silenzio profondo eppure non si sentivano a disagio, nessuno dei due.

Entrambi si erano goduti il respiro dell'altro ma non l'avrebbero mai ammesso, non in quel momento almeno.

Si erano rivolti la parola tra un trancio e l'altro di pizza, che Louis aveva insistito di pagare, tra la descrizione di un film e l'altro, per la scelta di cosa vedere.

Ma niente di più eppure andava bene, era un bel silenzio, aveva pensato il liscio, andando in contraddizione con tutto ciò che aveva sempre pensato.

Louis infatti aveva delle sue regole morali e tra le tante aveva anche un: Non passare del tempo di qualità con un ragazzo, non era tipo da quelle cose.

Guardare film, mangiare pizza e restare nel letto insieme era il primo passo per una relazione e lui insomma, non era tipo da quelle cose, da amore ecco.

"Ho freddo" - disse ad un tratto il ragazzo più grande, girandosi su un fianco, facendo ricader il ciuffo su tutta la fronte.

Harry non sapeva cosa fare, doveva coprirlo con una coperta, dirgli di tornare a casa sua - assolutamente no - prestargli qualcosa di suo? Quest'ultima opzione sembrava la migliore, per questo indicò semplicemente il suo armadio - "Prendi ciò che vuoi, forse ti andrà un po' grande"

"Ehi, non sono basso. Sei tu che sei fuori misura' - la mano di Louis colpì gentilmente la spalla di Harry e per un attimo soltanto la lasciò lì, indeciso sul tirare a sè quel ragazzo e stringerlo.

Il presidente dopo aver esitato per qualche secondo, avendo visto gli occhi fissi di Harry sulla sua mano, si alzò e repentino si diresse verso l'armadio dove aprì l'ultimo cassetto e lì notò una giacca a lui particolarmente familiare.

Le guance di Harry si colorarono di un porpora vivo per la vergogna e le uniche parole che gli uscirono furono dei mugolii balbettanti - "Si...e-ecco, era tua. Ma te, sì cioè te l'avrei...restituita. Devo lavarla" - finì per dire, esitando su ogni singola parola.

"Posso indossarla?"

"È la tua giacca"

"Giusto" - Louis però non tornó a letto, non a quello di Harry almeno, si sedè sul materasso di Frank ed iniziò ad osservare Harry, perdendosi un po' nello studiare le grandi mani poggiate sullo stomaco.

Fu in quell'attimo che Louis pensò a quanto volesse quelle mani su di lui, su tutto il suo corpo, per stringerle.

Con uno scatto si alzò e senza dire nulla al padrone di casa, andò verso la porta, aprendola e sbattendola, lasciando a bocca aperta Harry, solo e senza spiegazioni per quella fuga.

E mentre Louis continuava a correre verso casa sua, sotto la pioggia, pensava solo - 'Non posso. Non posso. Non posso fargli questo. Non posso fare questo a me.'

Louis' Club || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora