Raggio di sole

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Le vacanze di Natale erano passate velocemente ed Harry era tornato a Manchester con tre chili in più, un nuovo obiettivo per la fotocamera che non vedeva l'ora di utilizzare e la voglia incalcolabile di rivedere Niall: gli mancava terribilmente quel ragazzo, aveva bisogno di stare bene ed il biondo aveva questa capacità sovrannaturale di tirare fuori solo il meglio di Harry e delle persone in generale.

Era come un raggio di sole per lui che aveva sempre vissuto sotto la pioggia.

Entrambi avevano bisogno di passare del tempo con l'altro: Harry doveva raccontargli ciò che era successo negli ultimi giorni, cercando di evitare accuratamente il discorso Louis, era stanco di parlare di lui visto che non aveva fatto altro negli ultimi dieci giorni. Niall invece, sentiva il bisogno di sfogarsi col suo migliore amico riguardo una ragazza che aveva iniziato a frequentare da poco prima delle vacanze di Natale, una timida studentessa di chimica conosciuta allo Starbucks in centro.

"Harry!" - urlò il biondo al citofono non appena sentì un rauco 'Chi è?'. L'amico non perse tempo e nonostante fosse a petto nudo e con la parte inferiore del pigiama, corse verso le scale per accogliere al meglio ed abbracciare Niall - "Mi sei mancato!"

"Anche tu folletto! Dai entra, fortunatamente non c'è nessuno in casa!" - Niall poggiò il giubbetto di pelle nera sul letto incurante che fosse quello di Frank, e letteralmente si fiondò su Harry, scompigliandogli la crocchia con il quale aveva raccolto i capelli solo un attimo prima.

"Stronzo" - sbottò infatti il riccio, afferrando Niall per il colletto della camicia di jeans per spingerlo nel letto non rifatto del suo compagno di stanza, tra un boxer ed un asciugamano non propriamente puliti.

"Dio mio Harry! Vuoi farmi prendere la peste?" - disse schifato, alzandosi immediatamente da quel campo di germi dove solo pochi secondi prima lui stesso aveva buttato la sua giacca - "Ma si lava ogni tanto?"

"Pensa che andando in piscina due volte a settimana equivalga a farsi un bagno. Ho un Arbre Magique attaccato sulla testiera del letto per non sentire la sua puzza - disse Harry, indicando effettivamente l'alberello in cartone presente ad un lato del suo letto - Quando sono tornato ieri, l'ho trovato a masturbarsi su una foto di una modella vestita da gatto!"

"Dio Harry devi cambiare assolutamente casa!" - fu l'unica risposta di Niall, riferendosi implicitamente anche alla presenza di Zayn che non rendeva le cose più semplici, nonostante con Louis sembrava essere tutto finito dopo quei tre giorni di permanenza in casa. Aveva Erik con cui scopare, si era giustificato così mentre Harry sapeva che Louis non aveva risposto a nessuno dei messaggi da parte del moro, rifiutandosi anche ogni richiesta ad uscire.

Niall tolse gli scarponcini e senza chiedere il permesso si buttò sul letto del riccio, coprendosi con una coperta azzurra che il ragazzo teneva ai piedi del materasso - "Allora che mi racconti?" - stava per dire quando sentì un rumore simile a dei vetri rotti e qualche imprecazione seguita subito dopo. I due ragazzi si affacciarono alla porta e videro Zayn e Julio litigare con una mezza dozzina di buste della spesa, piene di alcolici e snack vari.

"Vi serve una mano?" - si propose il biondo, salutando con un gesto veloce del capo i due inquilini, troppo impegnati da ombrelli, buste e quant'altro. Fu Julio, dopo essersi liberato del suo trench leopardato, il primo a salutare Niall: era eccentrico, fuori dalle righe, fastidiosamente rumoroso, con una strana fissazione per le tinte animaliè, i capelli decolorati ed il sesso orale ma era simpatico agli occhi del biondo, o meglio dire, sopportabile. Quello che davvero Niall non sopportava era l'altro, Zayn, aveva quell'area sempre imbronciata che gli dava sui nervi, senza aggiungere tutto ciò che aveva fatto indirettamente al suo migliore amico.

"Domani è il compleanno di Zee ed abbiamo deciso di dare una festa questa sera! Neil rimani?"

"Niall" - borbottò questo, irritato dal suo nome sbagliato. A pensarci bene, non era nemmeno lui sopportabile - "Mi dispiace ma stasera esco con una ragazza..."

"Oh mio Dio! Hai una ragazza e non ci dici nulla! Harry potevi dircelo" - fece con voce stridula.

"Se vi dovesse dire tutto ciò che fa o sa...Ahia!" - disse massaggiandosi una parte del fianco con cui il gomito di Harry era andato casualmente a scontrarsi.

Il riccio guardò Zayn, rimasto in silenzio in una parte dell'ingresso, occupato a controllare se tutte le bottiglie di alcolici prese al rigattiere all'angolo della strada fossero intatte - "Chi hai invitato stasera?"

"I soliti" - rispose seccato, abbandonando le buste per dirigersi verso la sua camera e chiudersi successivamente dentro, ignorando le parole del suo compagno di stanza nonché migliore amico.

"È nervoso perché ha scoperto che Erik ha un ragazzo e non verrà alla festa del suo compleanno" - spiegò poi quest'ultimo ai due ragazzi ignari di ciò che rendeva nervoso Zayn - "Ho scritto a Louis invitandolo, magari lui può risollevargli il morale"

Harry tossì sentendo quel nome, un groppo gli si era formato all'altezza della gola al solo sentirlo pronunciare. Julio lo guardò interrogativo, trovava sempre eccessiva la reazione di Harry quando si parlava del Presidente, se non avesse visto con i suoi occhi Liam entrare nella stanza del più piccolo, uscendone ore dopo, avrebbe sicuramente pensato che il suo coinquilino avesse una cotta per Louis - "Tu Harry sei dei nostri questa sera?"

Il ragazzo appena preso in causa si guardò attorno, tergiversando su quella domanda: non aveva voglia di partecipare ad una festa, soprattutto in una dove erano presenti Louis, quantità sproporzionate di alcool ed un Zayn nervoso; però non poteva ritrarsi, soprattutto perché questa si sarebbe svolta nel salone di casa dove anche lui abitava e nolente o volente, avrebbe partecipato comunque.

"Juli cazzo vieni in camera, aiutami a scegliere qualcosa per Louis, almeno lui spera che venga, gli ho mandato il messaggio?" - urlò Zayn dalla sua camera, richiamando il compagno di stanza alla sua attenzione. Niall guardò sconcertato l'ispanico correre verso la camera da letto, totalmente dipendente dalle urla isteriche di ancora un più nervoso Zayn.

Harry a sua volta, non aveva fatto altro che guardarsi le punte dei piedi scalzi, senza proferire nessuna parola. Aveva alzato al massimo le spalle quando un'occhiata più che eloquente di Niall lo aveva riportato alla realtà, quella in cui Louis Tomlinson non voleva avere niente a che fare con lui.

"Andiamo a comprare qualcosa per questa sera magari Louis viene davvero e poi viene con te"

"Sei squallido Horan!"

Louis' Club || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora