Passeggiate, foto, dichiaraziomi, Ed Sheeran.

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Le cose andavano bene.
Harry non ci credeva, si stupiva ogniqualvolta che apriva gli occhi e Louis era al suo fianco che lo stringeva, con le gambe indolenzite, pesanti ma intrecciate. E se i risvegli non erano così, c'era sempre un messaggio ad accompagnare il buongiorno del ragazzo con tanto di foto appena sveglio. Harry le aveva salvate tutte, trovandole bellissime. Louis era bellissimo, Louis era suo.
Doveva ancora abituarsi a quell'idea nonostante fosse ormai aprile inoltrato e di tempo insieme ne avevano passato fin troppo. Avevano instaurato anche una certa quotidianità, incastrata tra i corsi e l'associazione. Riuscivano sempre a ritagliarsi del tempo per loro ed allora le due ore di pausa pranzo diventavano un correre all'appartamento di Louis, in sede oppure una passeggiata al parco, dove Harry lo costringeva a scattare foto insieme, quelle foto con cui avevano decorato l'intera stanza di Louis, ormai non più vuota, un po' come la sua vita.

Harry gliel'avevo detto durante una delle loro pause pranzo.
Aveva intrecciato le loro mani ed aveva confessato di essere felice, di sentirsi leggero e con gli occhi puntati sullo schermo della digitale aveva sussurrato un - "Sono innamorato di te" - ma non aveva ricevuto risposta. In cuor suo sapeva che ci voleva ancora del tempo, era consapevole già che quello era il massimo di Louis ed a lui andava bene così, per il momento non chiedeva una risposta, non chiedeva nulla di più di ciò che stava vivendo con Louis. A lui andava bene così e persino Niall aveva smesso di infierire ed aveva provato a guardare quel rapporto sotto una luce differente, un qualcosa che stava facendo bene al suo migliore amico.

In quei due mesi c'erano stati litigi. Non c'era giorno in cui non litigassero per qualcosa, qualsiasi cosa, soprattutto per Zayn che continuava ad infierire nella loro storia. Harry era stato costretto a tornare nel vecchio appartamento che divideva con i tre ragazzi, non poteva lasciare quella casa prima dell'estate, come da contratto. Il clima era sempre più teso soprattutto quando Zayn notava il sorriso sulla bocca del coinquilino. Era arrivato persino alle mani, un paio di volte, dopo aver visto Louis riaccompagnarlo sotto casa e baciarlo. Avevano convenuto che era meglio evitare di passare del tempo insieme in quella casa, per rispetto di Zayn ma questo non era bastato ed Harry aveva dovuto comunque fare i conti con l'ira e la gelosia, tanta gelosia, del ragazzo. Ma, nuovamente, avrebbe sopportato di tutto pur di restare con Louis.

Le cose andavano bene e Louis si era ritrovato a sorridere ogni mattina, a contare i minuti che lo dividevano dalla pausa pranzo, da prestare meno attenzione alla politica studentesca e cercare un modo per dimostrargli la sua gratitudine, perché quell'amore inaspettato lo stava salvando ogni giorno più da quell'apatia con il quale pensava di dover convivere per il resto della sua vita ed invece no, Harry era stato una boccata di aria fresca e si era lasciato andare a quella relazione, completamente, tanto da acconsentire ad accompagnarlo al concerto di Ed Sheeran.
Inizialmente Harry aveva chiesto a Liam, visto che condividevano entrambi la passione per quel cantante ma da quando il ragazzo e Jordan avevano messo fine alla loro storia, Louis non se la sentiva proprio di lasciarli soli, non era geloso, voleva solo essere sicuro, ecco.

Per questo Louis si era ritrovato a canticchiare sugli spalti le canzoni più famose o quelle che Harry ogni tanto lo obbligava ad ascoltare - 'Lou devi ascoltare questa canzone, leggiti le parole eh' - e ad osservare il suo ragazzo scatenarsi ad ogni parola, una fascia con il nome del cantante incastonata tra i boccoli ed un sorriso che raggiungeva gli occhi mentre, sulle note di Tenerife Sea, Harry si era sporto verso di lui e lo aveva baciato passionalmente, sussurrandogli un - "Ti amo, grazie" - non aveva smesso di dirglielo, nonostante non avesse ricevuto mai una volta risposta. Eppure lui gli occhi del suo ragazzo illuminarsi gli vedeva e andava bene così.

Louis lo strinse a sè e gli baciò la tempia mentre sentiva, sotto le sue labbra, la pelle tendersi per un ennesimo sorriso da parte del più piccolo - "Grazie a te Har".

Louis' Club || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora