Qualcosa dentro di me crolla alla vista di quella scena, ma non é niente che giá non mi immaginassi. Proprio di questo parlavo, é abituato ad avere senza problemi tutte le ragazze che vuole. É come una calamita, le prende tutte. E forse ha preso anche me.
C'é qualcosa che é riuscito a prendermi di lui, anche se non lo conosco per niente.
Mi sposto silenziosamente per tornare al tavolo di prima, ma appena mi giro, metto male un piede e cado sopra un piccolo vaso.
-Ahi!- sussurro massaggiandomi la gamba che ho battuto durante lo schianto.
Il piccolo vaso é in mille pezzi e come se non bastasse, quando é caduto ha fatto un chiasso spaventoso. Credo di avere attirato abbastanza attenzione, perché adesso ho Gianluca e la sua amichetta davanti.
Mi alzo velocemente, recupero la mia pochette che era per terra e mi faccio vedere con un sorriso enorme sulle labbra.
-Stai bene?-
Annuisco debolmente, ho un dolore lancinante alla gamba.
Sento la bionda emettere uno verso strano, quasi scocciato, e io la guardo interrogativa.
-Ci stava spiando.- Gianluca si volta verso di lei dopo aver sentito queste parole e posso vedere che molto nervosamente comincia a mordersi il labbro inferiore.
-Guarda che io non vivo per stare a vedere cosa fate voi due insieme, penso di avere di meglio da fare nella vita.- ammetto rivolgendo il mio sguardo a Maria che dopo avermi ascoltata, non replica.
-Ritorno di la, ci vediamo dopo.-
Do le spalle ad entrambi e nessuno dei due mi risponde.
Devo capire bene cosa fare. Sono sicura al cento per cento di non provare niente per Gianluca, ma vederlo con quella bionda, mi ha fatto scatenare qualcosa dentro, qualcosa di strano e nuovo.
Caccio dalla testa quella scena, per stasera devo pensare ad altro.
-Luc é arrivato del cibo, vuoi qualcosa?- mi chiede Luca mentre mastica delle patatine al formaggio.
Annuisco debolmente e spostando leggermente la sedia, mi risiedo nel posto di prima.
Prendo dal vassoio colmo di cibo delle tartine e morso per morso, ne mando giú in tutto almeno tre.
Bevo un po d'acqua e dopo aver posato sul tavolo il bicchiere vuoto, mi accendo velocemente una sigaretta. Puó sembrare ridicolo, ma quando sono nervosa, fumare una sigaretta mi tranquillizza. So che questo non é altro che un tentativo di uccidermi, magari ora non ci penso piú di tanto, ma tra qualche anno sicuramente ne sentiró le conseguenze.
Aspiro dal filtro della mia Camel blue, e rimesso l'accendino e il pacchetto nella pochette, rivolgo il mio sguardo al cielo stellato.
Amo le stelle: cosí luminose, piccole e belle.
Quando sono sola e magari triste, provo ad assegnare ad ogni stella nel cielo un motivo per essere felice, e molte volte aiuta tanto.
Prendo il mio iPhone 5 e non sapendo cosa fare, apro instagram, metto mi piace ad alcune foto e poi richiudo.
-Ma... Il cantante dov'é?- di scatto alzo lo sguardo. Chiara é poco distante da me. Picchietta le sue lunghe unghie colorate di rosso sopra il tavolino in legno attorno a cui siamo.
-Sicuramente in bagno con Maria.- Alessio si copre la mano con la bocca per trattenere una grassa risata.
"Lo sanno solo i miei amici, nessun'altro lo deve sapere". Ricordo di aver sentito queste parole da Gianluca e non posso fare a meno di ridere dopo la frase del suo amico. A quanto pare lo vanno a dire a tutti.
Do un altro tiro alla sigaretta, questa volta piú forte.
-É sempre cosí, stanno via 20 minuti e poi tornano.- continua Marco prendendo con la mano delle patatine.
L'amica di Maria é seduta vicino ad Alessio, ma é totalmente assente, forse non si é neanche accorta che stanno parlando della sua amica. Sta zitta ed é da quando sono arrivata che maneggia il suo telefono senza dire una parola.
Alessio alza il polso per guardare l'ora, e poi con un sorrisino sulle labbra mostra a tutti il suo orologio digitale.
-Ne mancano ancora dieci.- da dei leggeri colpettini sullo schermo del suo Casio.
-Sai, lui ci ha parlato di te, Lucrezia.- giro lo sguardo verso Alessio, che si guarda intorno masticando dei crostini.
-Si?- chiedo con tono curioso e stupito. Non me lo sarei mai immaginato.
-Si.- continua Marco lanciando un'occhiata verso la vietta che porta al bagno. -Sei stata la prima.-
Accenno una risata e, molto divertita, do piccoli colpi al filtro della sigaretta per fare cadere la cenere in eccesso.
-La prima a fare cosa?- Giulia mi guarda con l'espressione di una che non sta capendo niente. A lei non ho raccontato nulla, solo Chiara sa come é andata.
Luca ha lo sguardo fisso su di me, vuole cercare di capire che cosa sta succedendo.
Fisso il posacenere nero difronte a me, mi sento un po in imbarazzo.
-La prima a rifiutarlo.- finisce Marco.
Tutti si girano verso di me, compresa l'amica di Maria.
É vero, ho rifiutato di andare a letto con lui, forse sono stata stupida, ma non me ne pento, non sono una ragazza che si concede cosí facilmente. Anche nel caso in cui il ragazzo mi dovesse piacere.
-Forse é per questo che gli sei rimasta impressa.- Marco tira una gomitata ad Alessio, e solo dopo si rende conto di quello che ha detto.
Istintivamente sorrido, poi penso bene a quella frase.
Vuol dire poco e niente, gli sono rimasta impressa per il semplice fatto che sono stata la prima a dirgli no, nient'altro.
-Stanno ritornando.- sussurra Marco facendo un cenno con la testa verso di loro.
Mi giro verso la piccola vietta da cui sono passata prima. Gianluca e Maria sono mano nella mano. Lui ha i capelli leggermente spettinati, per il resto sembra come prima.
Lei invece ha il top nero abbassato e si riesce a scorgere il reggiseno senza spalline che porta in questo momento.
Do un ultimo tiro alla sigaretta e la spengo lentamente nel posacenere nero.
Appena arrivano al tavolo, tutti rimangono in silenzio. Io semplicemente riprendo il mio telefono dalla pochette e mi faccio un selfie con Luca, cosí per ammazzare il tempo.
Solo dopo lo scatto mi rendo conto che Luca ha fatto una faccia buffissima e insieme scoppiamo in una grande risata.
-Sembri un elefante.- dico non smettendo di ridere. Mi fa morire.
-Questa la metti su instagram!- porta una mano sulla bocca per cercare di placare le risate, ma come me non ce la fa.
Annuisco continuando a ridere.
Apro una applicazione per modificare la foto, metto qualche effetto, poi la posto su instagram taggando anche il mio migliore amico.
Penso che senza di lui non riuscirei a starci, gli voglio un bene infinito, é come un secondo fratello per me.
Ogni tanto ripenso al nostro primo incontro: avevamo appena otto anni. Diciamo che a quel tempo non ci stavamo tanto simpatici, anzi ci odiavamo. Erano i classici schieramenti maschi e femmine.
Fino a quando un giorno la maestra di italiano lo costrinse a mettersi accanto a me perché parlava troppo con il suo compagno di banco. Da quel giorno non ci siamo piú separati, siamo sempre stati insieme.
Anche Alessio e Marco ne approfittano per fare una foto, peró decidono di includere anche noi altri.
Sorrido dolcemente guardando la telecamera, poi quando sento il 'click' dello scatto, ritorno seria.
-Ditemi come vi chiamate su instagram cosí vi taggo nella foto.- esordisce Alessio, dopodiché a turno diciamo il nostro nickname.
Il mio display si illumina.
"Alessiosangiacomo ha iniziato a seguirti"
"Alessiosangiacomo ti ha taggata in una foto."
Blocco il telefono, ma subito si illumina di nuovo.
"A gianginoble11 piace la tua foto".
Alzo lo sguardo dal telefono confusa, e porto i miei occhi verso la figura di Gianluca.
É seduto accanto a Marco e sta guardando il telefono. Si morde nervosamente il labbro e si passa continuamente la mano tra il ciuffo. Sono gesti che fa spesso e che mi fanno letteralmente impazzire.
Piú lo guardo e piú vorrei conoscerlo, sapere qualcosa di piú su di lui. Vorrei conoscere i suoi pregi, i suoi difetti, vorrei sapere cosa gli piace fare quando non é in giro per il mondo a fare il suo lavoro.
Vorrei scoprire ogni singolo pensiero che passa per la sua testa, anche il piú piccolo.
Ma forse non accadrá mai.
-Gian io vado.- la bionda e la sua amica si alzano dal tavolo. Ha una voce veramente odiosa, non so come faccia a sopportarla.
Sbuffo accavallando le gambe e osservando la scena che ho davanti.
-Emh, okay.- Gianluca rimane a sedere a guardare il telefono e non alza neanche la testa per guardarla.
É cosí che fa: ci fa sesso e poi non le guarda piú.
Picchietto nervosamente le unghie sul tavolo. Forse lo faccio troppo insistentemente, perché dopo qualche secondo Luca poggia la sua mano sulla mia per fermare il movimento.
Ci guardiamo per un istante, poi io distolgo lo sguardo. Molto probabilmente ha capito tutto.
-Non mi saluti?- Maria poggia entrambe le mani sulle spalle di Gianluca e lentamente gli accarezza le braccia.
-Ciao.- risponde secco, scrollando le spalle per evitare il contatto.
Continuo a non pentirmi della scelta che ho fatto. Se fossi andata a letto con lui molto probabilmente lui avrebbe giá smesso di parlarmi ed io, per come sono fatta, ci sarei stata malissimo.
Il suo comportamento mi ricorda quello del ragazzo che mi piaceva quando ero adolescente. Ero piccola e l'amore che pensavo di provare per quel ragazzo non mi faceva vedere come stavano realmente le cose.
Maria sbuffa scocciata e poi se ne va seguita dalla sua amica. Deve essere abituata a questi comportamenti.
Tiro fuori una seconda volta il pacchetto di sigaretta e ne prendo una.
Sono troppo nervosa, ho bisogno di tranquillizzarmi.
-Luc ne hai giá fumata una.- sussurra Luca prendendomi di mano il pacchetto.
Lo fulmino con lo sguardo e molto velocemente mi riprendo il pacchetto.
-Penso di aver raggiunto un'età in cui posso decidere io cosa fare.- ammetto portandomi la sigaretta tra le labbra.
Se c'é una cosa che odio, é quando la gente vuole cercare di non farmi fare qualcosa. La vita é mia. Sono consapevole di ció che sto facendo e se voglio rovinarmi, lo faccio. Nessuno me lo puó impedire.
Giro la rotellina dell'accendino e accendo la sigaretta.
-Senti, stai veramente esagerando con questo fumo.- continua chiamando nel discorso anche Giulia, che fino ad ora ha solo parlato con Alessio e Marco.
-Luca lasciala stare, quando le verrà qualcosa di serio lo capirá.- Giulia alza un po il tono della voce e attira l'attenzione di tutti li al tavolo.
Alzo gli occhi al cielo tirando dal filtro della sigaretta, quello che mi dicono mi entra e esce dalle orecchie.
Poso il gomito sul bracciolo della sedia e dopo aver dato un altro tiro, tengo la sigaretta in alto.
-Buonasera a tutti ragazzi! Lo so, sono un pazzo a fare un Periscope a quest'ora di notte.- la voce di Gianluca rimbomba in tutto il locale che da qualche minuto si é svuotato.
Tutti si girano verso di lui, rivolgendo fortunatamente la loro attenzione a lui.
-Alessio, Marco salutate!-
Si fa vedere piú sorridente che mai, e magicamente viene da sorridere anche a me.
Ha sicuramente un potere.
Gli amici salutano, poi gira il telefono verso di noi.
-Vi devo presentare delle persone.- si alza dal suo posto e facendo un rumore abbastanza sgradevole si avvicina verso di noi. -Lei é la mia nuova vicina di casa.- mi avvolge un braccio intorno al collo e tenendo il telefono davanti a noi, mi lascia
un bacio sulla guancia. -É di Bologna e si é trasferita qua qualche giorno fa.- Saluto davanti alla fotocamera.
Gianluca rimane accanto a me e tiene la sua testa appoggiata alla mia. Avere anche un contatto cosí minimo con lui, mi provoca dei brividi per tutta la schiena.
-Vi devo raccontare questa!- prende la sedia vuota poco distante da me, la posiziona accanto alla mia e si mette a sedere.
-La prima volta che ci siamo incontrati io ero nella mia terrazza e lei nella sua. Sono praticamente attaccate. Quando mi sono presentato, non sapeva neanche chi fossi.- segue una risata da parte di tutti quelli che sono qua con noi, ed io lo seguo.
-Guarda, scrivono che non é possibile.- Gianluca indica uno dei tanti messaggi che scorre in una piccola colonna di lato alla nostra immagine.
-Beh mi scuso per questa cosa.- aspiro il fumo dalla sigaretta e lentamente lo butto fuori.
-Ci stanno guadando in 500 comunque.- spalanco gli occhi quasi spaventata.
In 500 mi stanno vedendo?
-Levami 'sto telefono da davanti.- dico spostandogli il braccio per non farmi riprendere.
-Cha carina, Lucrezia si vergogna.- mi lascia un altro bacio sulla guancia, poi si sposta verso i miei amici. -Loro invece sono gli amici della vicina di casa.-
-Vicina di casa sará tua sorella, chiamami con il mio nome.-
Tutti ridono. Tutti tranne Gianluca. Accena un sorriso abbastanza finto, poi ritorna a parlare i miei amici.
-Allora questi sono gli amici bolognesi di Lucrezia.
Contenta che ho detto il tuo nome?-
-Si, adesso sono contenta.-
Finisco la sigaretta e per la seconda volta, la spengo nel posacenere difronte a me.
-Luc stanno scrivendo di te!- Luca sembra al settimo cielo.
-Di me?- ripeto incredula.
-Si, guarda é apparso ora un commento dov...- Luca viene interrotto da Gianluca che mentre comincia a parlare, si posiziona da solo di fronte alla telecamera.
-Mettiamo in chiaro una cosa, io non sono fidanzato con nessuno, tantomeno con Lucrezia.- Ha lo sguardo serio, ma dopo aver detto queste parole ritorna sorridente e va verso i suoi amici.
Chiara mi lancia un'occhiata, ma io non la guardo.
Penso sia arrivato il momento di andare a casa, sono stanca. E non solo fisicamente.
Mimo un 'andiamo?' ai tre miei amici e loro tutti insieme annuiscono.
Salutiamo tutti gli altri, ma Gianluca si fa a malapena vedere, é troppo occupato a farsi vedere su Periscope.
'Non me ne frega niente' dico a me stessa.
Ma non so se é cosí.
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Powerful. || Il Volo
Teen Fiction"-Non é facile.- -Nessuno ha detto che lo sarebbe stato, Gian. Anche io sento la tua mancanza dopo solo poche ore, ma é sicuramente qualcosa a cui ci dobbiamo abituare perché ne accadranno di peggiori. Che mi dici di quando farete il tour in Amer...