18 - Il diamante nero

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La foresta ormai era alle loro spalle, il gruppo di gatti aveva da poco iniziato la lunga e difficoltosa scalata verso la vetta delle montagne rocciose.
Non ci furono più problemi durante il viaggio, tranne per la neve che non accennava a diminuire e la temperatura che continuava a calare.

- Una tempesta è in arrivo!

Urlò ad un tratto FallenRain preoccupato, mentre indicava un gruppo di nubi che si avvicinava rapidamente a loro.
I gatti si scambiarono occhiate preoccupate.

- Dobbiamo cercare un riparo alla svelta, in queste montagne ci sarà sicuramente una grotta!

Suggerì SapphireArrow che era in coda al gruppo.
I gatti annuirono e accelerarono l'andatura, da una camminata veloce passarono ad una leggera corsa.
Un forte vento iniziò ad alzarsi, segno che la tempesta si avvicinava sempre di più.
Mentre correvano i gatti osservavano il pendio della montagna al loro fianco in cerca di possibili nascondigli, finché non trovarono una grotta.
I gatti senza rifletterci ci entrarono immediatamente e stettero li in attesa della fine della tempesta.
Era una grotta molto scura e fredda, le pareti erano rivestite da una patina di ghiaccio ma stare lì era meglio di stare sotto le intemperie.
Il gruppo era distrutto dalla lunga corsa appena fatta e subito i gatti ne approfittarono per dormire e recuperare le forze, DarkBlaze, vedendo che in questi giorni SapphireArrow era stata in solitudine e chiusa in se stessa, decise di parlarle.
Si avvicinò a lei mentre era sdraiata, ferma a fissare il soffitto, pensierosa e non degnò nemmeno di uno sguardo DarkBlaze quando le parlò.

- Arrow, come stai?

Chiese DarkBlaze con voce affettuosa, sdraiandosi al suo fianco.
Lei rimase impassibile.

- Ti vedo giù di morale, in questi giorni non sei più la stessa, se hai qualche problema e ti va di parlarmene io sono pronto ad aiutarti, lo sai...

Lei girò il muso, aveva un espressione triste ma allo stesso tempo arrabbiata.

- Cosa c'è che non va?! C'e tutto che non va! Stiamo scappando dalla morte, il mio Clan che consideravo una famiglia è morto e noi siamo su dei dannati monti dimenticati da tutti al freddo e al gelo! È una follia, moriremo!

Rispose la gatta in malo modo.
DarkBlaze era addolorato, cercò di consolarla e tirarle su il morale.

-C'è ancora una speranza...

La gatta grigia scosse la testa e si alzò in piedi.

- Non dire menzogne, siamo spacciati quanto un pesce fuor d'acqua, non ho voglia di parlare, lasciami in pace.

Senza aggiungere nulla se ne andò lontana dall'amico, DarkBlaze aveva il cuore spezzato, fissava tristemente il pavimento con le orecchie abbassate maledicendo ogni si momento della sua vita.
Forse Arrow aveva ragione...
Un forte scossone ruppe la quiete nella grotta, i gatti si allarmarono, poi un rumore assordante di qualcosa che crolla e infine una nebbia che non permetteva di vedere nulla di diffuse nell'aria.
I gatti confusi rimasero immobili in attesa che la situazione si calmasse, quando si riuscì a vedere qualcosa si capì la causa della scossa: una frana che aveva coperto l'ingresso della grotta così che i gatti non potevano uscire.

- Siamo bloccati!

Urlò disperato BloodScent.
InfinityWinter che era perfettamente calmo, abilità che aveva acquisito nel corso degli anni, provò trovare una soluzione

- Non ci resta che continuare il tragitto i questa grotta in cerca di un uscita...

I gatti annuirono ma prima di mettersi in cammino NightStream fece una puntualizzazione,

- Non dimenticatevi che qui vive ancora la magia, questi luoghi sono pericolosi non dobbiamo perderci e fare attenzione al minimo dettaglio.

Più i gatti avanzavano più la gotta diventava buia e misteriosa, il terreno era umido e le rocce furono sostituite a meravigliosi diamanti che scintillavano nel buio.
Era uno spettacolo sovrannaturale, che in una grotta qualsiasi non sarebbe stato possibile ammirare.
I gatti continuarono a camminare in un gruppo compatto, senza avere problemi di smarrimento, la strada era lineare e senza ostacoli.
Fino a quando non si ritrovarono in un'immensa sala, costituita interamente da diamanti di ogni forma e grandezza, anche le pareti stesse erano di diamante mentre sul terreno le meravigliose pietre preziose formavano una sorta di labirinto di un immaginabile grandezza, tanto che non si riusciva a scorgere la fine.
I gatti entrarono nel labirinto stando ben attenti a non smarrirsi, inizialmente fu facile ma più il tempo passava più la strada corretta era complicata da seguire, continuavano a rifare il medesimo percorso e la confusione divenne ben presto la sovrana indiscussa.
I gatti avevano perso la ragione e la lucentezza, camminavano senza meta nel labirinto, la testa dolorante.
Così fecero il più grande errore: si separarono.
BloodScent vagabondava in solitudine alla disperata ricerca del resto del gruppo quando qualcosa attirò la sua attenzione.
Era una piccola scia si luce che si muoveva rapidamente tra i diamanti, il gatto attratto da quel bagliore quasi impercettibile si mise a seguirlo.
Raggiunse di corsa una zona più buia del labirinto, era una sorta di zona circolare circondata da diamanti di grandi dimensioni e al centro del cerchio si trovava un diamante, ma non uno come gli altri: era nero.
Davanti alla pietra nera una sfera luminosa fluttuava a mezz'aria sussurrando il nome di BloodScent.
Il gatto come ipnotizzato si avvicinò e fissò la sfera.

-'Chi sei?

Chiese il giovane gatto.
La sfera rispose con una voce fredda

- Noi ci conosciamo già...

La sfera iniziò a prendere forma, da quell'ammasso di luce uscì una sagoma sempre luminosa e impalpabile di un gatto, lo stesso gatto che qualche notte fa BloodScent aveva sognato, lo stesso gatto che gli aveva rovinato l'esistenza, tormentandolo.
Il gatto grigio lo fissava incredulo e tremante dalla paura.

- T-tu! Mi hai rovinato la vita! Io non voglio credere a quello che hai detto... Era solo un sogno, non sei reale!

Il fantasma ghignò.

- Quello era un sogno, ma questa è realtà! Se vuoi ti posso provare che le parole che dissi sono vere! Questo diamante nero ha la possibilità di mostrare il futuro, caro mio, guarda tu stesso!

Il fantasma gli indicò il diamante, BloodScent si avvicinò con cautela al diamante, sempre in preda alla paura, e lo fisso intensamente.
Subito delle immagini comparirono all'interno della pietra.
BloodScent vedeva se stesso, ma con uno sguardo in preda al dolore a alla rabbia, che non era il suo ma quello di un assassino.
Il pelo sporco di sangue e pieno di cicatrici, avanzava lentamente verso un gatto dal pelo rosso che gli dava le spalle.
In pochi secondi sfoderò gli artigli affilati e li infilzò nella schiena del gatto del pelo rosso, DarkBlaze.
Un ghigno di soddisfazione gli si dipinse sul volto.
DarkBlaze si voltò e gli rivolse uno sguardo addolorato e distrutto ma allo stesso tempo fiero della sua vita.
Poi l'immagine svanì.
BloodScent piangeva disperatamente, poi si rivolse al fantasma

- Perché?

Il fantasma si avvicinò a lui e lo guardò dritto negli occhi.
Era sorridente.

- Perché? Perché le stelle hanno scelto così, le stelle hanno scelto che tu sei l'erede del DemonClan.

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Eh già... Che destino crudele... Anzi, io sono crudele....
Ultimamente sto mettendo troppi colpi di scena, spero che vi piacciano!
Che ne pensate della terribile rivelazione? Del futuro svelato? In generale cosa ne pensate della storia? Cosa cambiereste?
Non tarderò ad aggiornare (siamo già al diciannovesimo capitolo!)
Al prossimo capitolo,
RunWithWolf

DragonClan ~ The HeirDove le storie prendono vita. Scoprilo ora