DragonClan ~ The Heir

35 - Drago contro Demone

Un fulmine illuminò il cielo grigio, poi il rumore di un tuono ruppe il silenzio.
Le prime gocce di pioggia bagnarono il terreno innevato e i manti insanguinati dei gatti che combattevano con foga.
Un gatto grigio con gli artigli sguainati si lanciò contro BlueWind, il Cacciatore schivò per un soffio il colpo poi passò al contrattacco: corse verso l'avversario con rapidità e quando fu a pochi centimetri di distanza si buttò sul gatto e con gli artigli gli inflisse una profondo colpo nel collo.
Il gatto del DemonClan cadde a terra con un sonoro tonfo, dopo pochi secondi il suo cuore smise di battere.
BlueWind sbuffò, aveva voglia di sfogarsi, il suo cuore era pesante e il muso era ancora bagnato dalle lacrime.
Aveva ancora ben impresso nella mente il momento in cui DarkBlaze e SapphireArrow gli corsero incontro, nel bel mezzo della battaglia, raccontandogli della morte di WhiteNightmare.
Inizialmente un dolore insopportabile, troppo grande per lui lo invase, aveva preso ogni voglia di combattere, ogni motivo per continuare a vivere
Ora quel senso di disperazione, smarrimento e strazio si era trasformata in rabbia e voglia di uccidere.
Ogni volta che combatteva sperava che quegli artigli del gatto nemico gli perforassero la carne e che lo uccidessero, mettendo fine alla sua disperata esistenza.
Il gatto si buttò a terra, la spalla destra gli doleva per via di una brutta ferita, era stanco e il corpo iniziava a cedere.
Il Cacciatore sentì, improvvisamente, una voce gelida alle sue spalle

- Hey, tu piccoletto, fatti sotto!

BlueWind si girò e vide dietro di lui un gatto rosso del DemonClan che lo invitava a combattere contro di lui.
Il gatto tricolore si rialzò faticosamente da terra e sguainò gli artigli.
Il suo avversario ghignò poi disse

- Io sono ForestScar, Vice del DemonClan, tieniti ben impresso nella tua piccola testolina questo nome perché sarà l'ultima cosa che sentirai prima si morire

BlueWind ringhiò furente

- Io sono BlueWind, un Cacciatore

ForestScar rise

- Un Cacciatore?! Scommetto che combatte meglio un cucciolo di te!

BlueWind non rispose più, si gettò improvvisamente sul Vice, cercando di graffiare il fianco dell'avversario.
ForestScar schivò con naturalezza il colpo, sempre con un sorriso soddisfatto dipinto sul muso, poi si lanciò su BlueWind che era a pochi centimetri di distanza da lui.
Il gatto rosso saltò sulla schiena del Cacciatore e lo spinse a terra, bloccandolo.
ForestScar morse il collo di BlueWind, facendolo gridare di dolore.
Il gatto del DragnClan si dimenò con tutta la forza che aveva in corpo e riuscì a liberarsi dalla morsa dell'avversario.
ForestScar cadde a terra facendo una lieve storta, BlueWind ne approfittò per gettarsi sul gatto e infliggerli un profondo graffio sulla schiena.
Sul muso del Vice si dipinse una lieve smorfia di dolore, che venne subito sostituita da una omicida.
Il gatto rosso si rialzò da terra e con un balzo si rifiondò sul Cacciatore, spingendolo con forza contro una roccia che stava lì vicino.
La testa di BlueWind sbattè contro la dura roccia, per il colpo il naso del gatto iniziò a sanguinare.
Il gatto tentò di rialzarsi, il corpo dolorante gli tremava come non mai, quando fu di nuovo sulle quattro zampe il suo avversario gli venne di nuovo incontro e gli conficcò gli artigli tra le scapole, buttandolo nuovamente a terra.
BlueWind era sempre più più debole, si rialzò nuovamente, ma la sua vista era annebbiata, riusciva a vedere solo delle ombre che si avvicinavano, e il suo corpo che si afflosciava e che ricadeva nuovamente a terra, tra il fango.
Era stanco, non aveva più voglia di combattere, si lasciò andare tra la terra.
Ma ad un tratto sentii una voce, dolce e delicata, era quella di WhiteNightmare nella sua testa

" BlueWind, non arrenderti ora, ce la puoi ancora fare, fatti valere e vinci, ci rivedremmo te lo prometto"

Il Cacciatore riaprì improvvisamente gli occhi, cercò di concentrarsi, raccolse le sue ultime forze e si rialzò reggendosi in piedi a tentoni poi ringhiò, lasciando basito ForestScar che disse