Capitolo 7

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POV MARTINA
Bieber cosa sta facendo?
Spesso vorrei fare questa domanda io ai prof: non avevo idea del perché mi avesse baciato ma di sicuro non volevo smettesse.
Niente scusi prof-》《Justin? Sei tu?》Fantastico lui e capelli fuoco si conoscevano...
S-si ciao Giada
Oddio non ti vedo da quando ti hanno adottato
Già, ma ne parliamo in un altro momento okay-
Adottato?《Adottato?
Che cavolo? Il mio cervello era era ufficialmente fuori uso; aveva dovuto affrontare troppo in breve tempo e non mi ero nemmeno accorta di aver espresso la mia confusione a voce alta.
Si Jay e io eravamo all'orfanotrofio insieme e-》 《Okay Giada basta così!》Wow faceva quasi paura: non lo avevo mai visto arrabbiato, gli occhi si erano incupiti, erano diventati scuri quasi neri e se gli sguardi potessero uccidere a quest'ora Giada sarebbe stesa al suolo in una pozza del suo stesso sangue.
In pochi secondi era scappato fuori nel corridoio sotto gli sgurdi curiosi di tutti.

Dopo qualche minuto iniziò la ricreazione, stavo per uscire nel corridoio a cercarlo quando venni bloccata da Sara
Adottato?
Dimmelo tu è tuo cugino!》
Io non ne sapevo niente... ma poi perché stavate limonando?
Primo: non stavamo limonando
secondo: non so perché mi ha baciata
terzo: scusami ma vado a cercarlo per capire qualcosa in tutta questa storia》e con questo la lasciai lì ancora stupita per ciò che aveva scoperto sul cugino.

Avevo girato quasi tutta la scuola e stava per finire la ricreazione quando notai che la porta della classe di chimica era aperta: solitamente doveva stare sempre chiusa.
Era un po' inquietante il fatto che non ci fosse nessuno nei paraggi e giuro di non aver mai creduto così tanto che le storie sui fantasmi che infestano questa scuola siano vere come in questo momento.
Aprii la porta.
Un forte cigolio: ma che cazzo? Questa scuola si sta trasformando in un film horror o cosa? Manca solo qualcuno che chiede "c'è qualcuno lì" e sono apposto.
Era vuoto, non c'era nessuno tranne una figura sotto un banco, stavo per richiudermi la porta alle spalle quando: aspetta, cosa c'è sotto quel banco?

Non voglio mentire: me la stavo letteralmente facendo sotto ma mi avvicinai.

Un singhiozzo.

Il mio fantasma stava piangendo.

Purtroppo quello non era un fantasma ma lo stesso ragazzo che mi aveva baciata: Justin.
Jus》si voltò verso di me, aveva gli occhi rossi, era difficile guardarlo senza piangere.
Vai via
No, dimmi cos'hai
Niente ora vattene
Come mi hai detto prima? Se c'è qualcosa che so capire è quando una ragazza mente o ha bisogno di aiuto? Beh lo capisco anche io
Io ho detto di essere bravo a letto
E io che non ci credevo ma non provare a cambiare discorso
Non te ne andrai vero?
No
Vuoi sapere che cosa è successo?
Esatto...》mi sedetti accanto a lui.
Da dove comincio?》era chiaramente ironico ma no mi sarei lasciata scoraggiare.
Forse potresti partire dal bacio...》lo so che era come invitare l'imbarazzo a sedersi con noi ma volevo sapere, dovevo sapere.
Beh.. ecco io e Giada, la ragazza che era entrata in classe, ci conoscevamo, lei sa di una parte di cui non vado molto fiero della mia storia, non pensare male ma preferivo non mi riconoscesse per evitare questo. Avevo bisogno di qualcosa per non farmi riconoscere e tu eri lì, mi sembra che mi hai detto qualcosa ma ero così preso che ho notato solo le tue labbra che si muovevano e mi sono buttato per non farmi vedere, sai è ridicola la mia storia
Cosa intendi dire?
Sono stato adottato quando avevo cinque anni dalla famiglia del fratello del signor Grande il papà di Sara, lui a differenza del mio patrigno mi ha sempre aiutato e mi vuole bene, per questo sono scappato a casa loro...》mi stava raccontato la sua storia, un bambino la cui madre aveva dato la vita per mettere al mondo lui e il cui padre si era suicidato per il troppo dolore.
《Io e Giada ci siamo conosciuti all'orfanotrofio eravamo migliori amici, mi ha insegnato tutto lei, è stata come una sorella più grande, ero il suo piccolo Jay
Mi aveva parlato di Giada o come preferisco chiamarla io capelli di fuoco, che dopo aver saputo quanto aveva aiutato Justin mi stava meno antipatica.
Lei lo aveva aiutato a trovare un'altra famiglia che lo amasse ma purtroppo la sua voleva solo apparire buona agli occhi degli altri: il suo patrigno era candidato e aveva bisogno di punti extra per vincere le elezioni.
Ho quasi diciotto anni e ormai non gli servo più, se fossi restato mi avrebbero obbligato a lavorare per loro
Non riuscivo a credere a quello che sentivo, i suoi occhi versavano lacrime su lacrime e non passò molto tempo che i miei fecero la stessa cosa: era incredibile come facesse a sopportare tutto quello.
Se metti a confronto il mio patrigno Jeremy con quello di Harry Potter il suo è più dolce, Jeremy è una persona orribile non so come sua moglie Pattie abbia fatto a sposarlo
Cioè?
《È una di quelle persone che non meritano di essere chiamate papà: mi picchiava sai? E quando Pattie provava a proteggermi sai cosa le accadeva?Riceveva lo stesso trattamento》
Ero un fiume di lacrime, non riuscivo ad immaginare un piccolo Justin, mentre veniva maltrattato dal padre adottivo.
Hey non piangere per me nanetta》provò a sorridermi tra le lacrime
Cosa intendi?》
Non devi piangere per me, sto bene
Ma lo stai facendo anche tu
È per la polvere》nonostante dentro fosse a pezzi riusciva a fare battutine. Era incredibile: anche se mi aveva rivelato una parte delicata della sua vita restava comunque perfetto, quelle labbra, così belle e soffici, era come se mi chiamassero, come se chiedevano di essere baciate e io le avrei accontentate molto volentieri, solo non potevo.
Sai cosa sognavo da bambino?
No, cosa?
È una cosa un po' stupida, perfavore non dirlo a nessuno
Promesso
Non parlere di niente di tutto quello che ti ho detto
Certo
Quando ero in orfanotrofio volevo uscire da lì e diventare un cantante, scrivere canzoni così belle che tutte le avrebbero cantate a squarciagola, così che le avrebbe sentite anche la mamma
È bellissimo Jus, ma perché hai rinunciato?
Era un sogno stupi-
Fummo interrotti dal suono della campanella seguita da molto trambusto: la scuola era finita e non ci eravamo nemmeno accorti che erano trascorse le ore.
Abbiamo passato tutte le ore quà dentro!》iniziai a ridacchiare ma lui rimase serio.
Ti ho fatto perdere le lezioni
Jus non importa sei più importante tu》No. Non l'ho seriamente detto.
Cosa intendi dire?
Che... beh ecco... avevi bisogno di qualcuno... e -
Grazie》mi abbracciò, avrei voluto far durare quell'abbraccio per sempre ma purtroppo ci saremmo dovuti separare, ma aspetta, non per forza....
Comunque ci sto
Cosa?》
Il cinema, ci sto

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