Una pericolosa alleanza

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Il giorno dopo Amir non riusciva a concentrarsi a lezione.

-Che c'è Malfoy sei distratto oggi?- domando James Potter - non sei riuscito a dormire? Hhhhhh
-Chiudi quella bocca Potter!- urlò Amir dandogli un pugno così forte da stenderlo a terra
- Basta smettetela!- disse intromettendosi Rose Weasley, figlia di Hermione Granger e cugina di James, cercando di allontanare via Amir
Potter furioso si alzò, tiro fuori la bacchetta era accecato dalla rabbia, un dente era rotto, il labbro sanguinava, non noto sua cugina e lanciò un forte incantesimo.
Amir che lo vide strinse a sè Rose e si girò di spalle facendosi colpire al posto suo, non la lasciò finchè non fu sicuro che Potter fosse calmo, poi aprì piano le braccia, lei lo guardava sbalordita, lui le sorrise piano poi cadde in ginocchio, tossi sangue.

-Amir stai bene?- chiese lei aiutando il ragazzo
-Mi dispiace...- provo a dire Potter- io...
Amir tossi un altro paio di volte - va tuttto bene, tranquilla- disse alla ragazza asciugandosi la bocca, si alzò e tornò al suo tavolo

A fine lezione Amir tossì di nuovo sangue che pulì con un fazzoletto e fece per uscire velocemente

-Amir, mi dispiace-disse Potter afferandogli un braccio
-Devi a Rose le tue scuse non a me-disse secco Amir, e strattonando via il braccio se ne andò

A metà pomeriggio ricevette la lettera che tanto attendeva:

Al signor Amir Riddle,
Consiglio degli elfi: vista la presenza dell'imminente pericolo riportatoci dal nostro consigliere, capo dell unita 3 del nostro esercito, acconsertiamo l'allenza propostaci dal signor Amir Riddle, quale questo si presentasse solo, alla nostra presenza il giorno seguente al ricevimento di questa lettera. Alla sua presenza salderemo il nostro corrispettivo patto, ritenendolo leale e sincero nei nostri confronti.
Villaggio di Radg, sede del grande consiglio degli elfi.

Un enorme sorriso si estese sul volto di Amir, dolette, Potter gli aveva rotto la scapola se ne era accorto dopo pranzo, buona parte della sua schiena era nera carbone ma non se ne era curato molto; era quasi sera e doveva parlare con Piton e con suo padre, tenendosi al muro corse nell ufficio del professore.

-Severus, Severus devo parlarti- disse Amir chiudendo la porta dietro di sé
Piton spuntò da dietro gli scaffali ripieni di ogni tipo di boccetta
-signorino Amir è in anticipo- disse questo alzando un sopracciglio
-Severus ti prego portami da mio padre, devo parlargli
-Di cosa?
Amir respirò sapendo la sgridata che lo attendeva- ieri sera mi avete chiesto se c'era un buon motivo per il mio comportamento, io le ho detto che c era, ecco- disse Amir porgendo la lettera

Piton la lesse - se vostro padre leggesse questa lettera non vi manderebbe neanche più fuori dalla porta di casa vostra
- Severus- avete detto che Ashird sta radunando un esercito e ci serve aiuto, ieri sn andato da Legolas e gli ho spiegato come stavano le cose, è partito stamattina stessa
-Amir- disse Piton stringendo i pugni- anche se tuo padre accettassse Amir- disse il professore squotendo la lettera- dice che domani ti dovrai presentare da loro da solo! Hai idea del pericolo! L'Oscuro Signore ha distrutto tutti i loro villaggi, gli elfi sono i migliori arcieri di tutto il mondo magico, una freccia e ti ritrovi in fin di vita! Pensi davvero che tuo padre ti lascerà andare da loro!
-Severus ti prego-supplico Amir

Piton guardo un po' il ragazzo,poi fece un sospirò teso, si mise un mantello e porse il braccio ad Amir

-Amir, io ti ho avvertito però, non ti aspettare che tuo padre accetti

I due si smaterializzarono, Sirius e Lupin discutevano contro Karkaroff, Piton con un gesto di bacchetta li zittì.

-Padre devo parlarti-disse Amir

Tom sospirò era stanco lo si vedeva, probabilmente non dormiva da giorni

-Parla Amir

Amir guardò un po' Piton impassibile, ora tutti lo ascoltavano.

-Ieri avete detto che ci serviva quanto più aiuto possibile- disse a tutti Amir incrociando lo sguardo di Sirius e Lupin insieme a quello del padre- io conosco un elfo, ieri sera sono andato da lui
-Sei andato da lui invece di andare a Hogwart?- chiese Tom
-Padre, gli ho chiesto di unirsi a noi, lui è partito stamattina stessa e mi è giunta questa lettera-disse porgendo la lettera a Sirius che dopo averla letta la passò agli altri in modo che tutti la leggessero, fino a Tom.
L uomo si alzò veloce, era furioso lo si notava, non aveva tolto gli occhi dalla lettera poi guardò Piton
-Severus tu sai cosa c'è scritto?- gli chiese Tom
Piton annuì
-Padre lasciate che io ci vada -chiese Amir
-Questo è impossibile Amir!- urlò Tom
-Sign...- provo a dire Sirius
-Non manderò mio figlio a farsi assasinare!- urlò Tom
-padre!- Amir sbattè una mano sul tavolo- vi imploro di sentir ragione!-urlò in faccia al padre, zittendo tutti
-Amir...- provò a dire Tom piano
Ma questo dovettete tenersi al tavolo mentre tossiva sangue
-Amir- disse Piton sostenedolo perché non cadesse ma inevitabilmente appoggiò una mano sulla scapola e Amir lancio un urlo di dolore allontanandolo
-Tranquilli...va tutto bene...-disse Amir mentre si puliva la bocca e arretrava ma abilmente Tom si smaterializzò dietro di lui, prese il braccio del figlio e lo serrò al muro mentre Amir urlava fortissimo per il dolore, Tom alzò la maglia del figlio, la schiena era nera come il carbone, la scapola spingeva contro il polmone
- Padre!- urlò Amir non resistendo per il dolore
Tom lo lascio veloce, sostendolo, lo fece sedere
-Amir chi ti ha ridotto cosi?- chiese Lupin
-padre- chiamò Amir senza voce-lasciate che vada io vi prego...

Tom alzò le mani non vedendoci più dalla rabbia e facendo segno a Piton di pensarci lui mentre usciva fuori per respirare.

-Tale padre...tale figlio...- disse piano Sirius guardando Amir

Piton tolse la maglia ad Amir e con una magia sistemo diritta la scapola del ragazzo e gliela bendò in modo che non si potesse muovere.

-Allentala Severus o non potrò usare il braccio
-Devi evitare di usarlo fino a che almeno l'osso non si sia risistemato, a Hogwart ti darò una pozione ci vorranno un paio di giorni-disse Piton sedendosi
-chi ti ha fatto una cosa così ragazzo- chiese Karkaroof
-È...- provò a dire Amir piano, poi guardò Piton, respirò a fondo- è colpa mia sono caduto dalle scale-mentì

Tom rientrò riponendo la bacchetta.

-Ti manderò a una condizione-disse al figlio
-Quale padre?- chiese Amir
-Chi ti ha fatto quello?- chiese Tom- non mentire a me
-Mi lascierai andare da solo se te lo dirò?
Tom annuì
- È stato il figlio di Potter ma lui non voleva farlo cioè, la Wealsey era in mezzo e io ho cercato di proteggerla e...

Tom con un gesto fece tacere Amir, si sedette, era evidente che era arrabbiatissimo, Piton aveva una smorfia.

-Mio signore- disse Piton poggiando una mano sulla spalla dell'uomo- lasciate che ci pensi io
-Va Severus- disse Tom chiudendo gli occhi e appoggiandosi allo schienale della sedia
-Severus non ti azzardare a toccare mio nipote- chiari Sirius alzandosi, la bacchetta puntata contro Piton
-Padre- disse piano Amir- ascoltatemi, lasciatelo stare, se loro sono arroganti io non voglio essere al loro livello
-Amir, figlio mio, hai visto come ti ha ridotto?
-Padre lui non l'ha fatta a posta, stava scherzando un po' troppo presuntuosamente e gli ho dato un pugno, lui ha perso la testa e non ha visto la Wealsey, se non l'avessi voluta difendere non mi sarei fatto niente...ma se la lasciavo lì poteva morire...

Tom beveva una forte aranciata magica, poi ripose la bacchetta che da prima stringeva tra le mani sul tavolo, si alzò.

-Amir, ascoltami, stai attento quando vai al consiglio, non alzare la voce e non parlare male. Prendi questo-disse Tom creando un arco stupendo, rosso e oro con la sua magia- questo è un regalo da parte mia e forgiato con i miglior materiali che esistano e voglio che lo usi Legolas come grattudine per ciò che ha fatto per te

Amir annui serio, Piton gli porse il braccio per tornare a Hogwart

-Severus- chiamò ancora Tom prima che partissero- lascia stare Potter
-Grazie padre- disse Amir con un sorriso

Poi i due sparirono.

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