Una dannata realtà

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Amir era tornato a Hogwart per l'ultimo anno sotto costrizione di James che ancora riteneva il loro patto valido.
Era impegnato tra la marea di compiti che attendevano sul banco di legno della sala grande di essere fatti quando un gufo piombò giù veloce lasciando una lettera proprio davanti al suo quaderno.

Incontriamoci alle 21,30 devo parlarti.
Ashrid

Quando fu poco prima dell'ora stabilita Amir si coprì con un mantello e si teletrasporto, era finito in un locale cinese, le stanze erano private e poco più in la c'era Ashrid gia seduto, era senza mantello.

-Questo locale è di mia proprietà, non ci sono telecamere o altre cose, puoi toglierti il mantello- gli disse

Amir fece come aveva detto e si sedette davanti a lui
-Parla Ashrid

Ashrid era un po frustato, lo si vedeva subito,

-Sei figlio di Tom Riddle non è cosi?- chiese
-Si
-Davvero tuo padre non sapeva nulla?
-Di cosa Ashrid? Mio padre è morto tempo fa

Ashird si passò la mano nei capelli, ormai non erano più rossi, erano neri, corti e riccioluti era molto cambiato nel loro ultimo viaggio, ora aveva l'aspetto di un ragazzo, di età forse poco più grande di Amir

-Amir ho fatto le mie ricerche quando ci siamo trasportati quest'ultima volta, di solito ci teletrasportiamo con i nostri corpi ma stavolta no, abbiamo preso il posto di altri due persone, perché? Lo ricordi Amir? Tu eri merlino, io ero Mordred. Non mi mentire Amir, anche tu riesci a fare le magie senza bachetta ora. Tu sei il suo erede e io sono quello di Mordred. Quindi vuol dire che siamo fratelli, ecco il legame che tanto cercavamo di scoprire
-È impossibile
Ashrid lancio ad Amir uno specchio
-Guarda se non mi credi
Amir si guardò era tantissimo tempo che non si guardava allo specchio e ne rimase sbalordito, da quanto i suoi lineamenti assomigliassero a quelli di Ashrid
-Questo non cambia nulla Ashrid- disse deciso Amir
-Invece cambia eccome. Io sono uno Shark, il mio compito è quello di distruggere tutto il mondo magico, il tuo non è quello di sconfiggermi! tu sei il mio Halem!
-Halem?
-Halem significa consigliere, il consigliere più fidato, l'unico con cui uno Shark può confrontarsi perche un Halem ha un animo puro, questo non tradirebbe mai. Un Halem è l'anima di uno Shark.- disse Ashrid chiudendo gli occhi
Amir stette un po' in silenzio-Cosa succede se un Halem combatte contro il suo Shark?
-Non lo so. Ho cercato nelle più grandi biblioteche universali. Non c'è critto niente perché non è mai successo. Perché nessun uomo per quanto forte sia può lottare contro la sua anima, o l'anima contro il corpo. Nessuno sa cosa potrebbe accadere Amir.

I due ragazzi erano uno di fronte all'altro, la candela tra di loro emetteva scintille come se una forza invisibile la stesse comprimendo.
Una lacrima scese dagli occhi di Ashrid, avrebbero dovuto lottare, non importava il legame che ci fosse tra loro, quello era il loro destino.

Amir non dormi quel giorno, ne i seguenti, era sempre pallido e non mangiava quasi nulla.

-Amir attento- disse James tenendolo perche non cadesse- Amir tu stai male
-No sto benissimo- si sforzo di dire Amir
-Amir sei un cadavere, persino i fantasmi sono piu colorati di te, vai dal professor Piton
-Ha già abbastanza problemi senza che debba risolvere anche i miei- ma mentre diceva queste parole si sentì cadere ancora e si dovettete tenere alle scale
-Amir- chiamo Piton che passava di lì
Amir strinse i denti- sto bene Severus- disse piano
-Professor Piton non gli creda- disse James
Piton annuì a James aiutando Amir, lo portò nel suo studio e lo fece sedere
-Amir voglio la verità- disse deciso Piton - credi che non abbia notato come sei?
-Severus io...
-Amir parla
-Giurami che non lo dirai a mio padre Severus
-Te lo giuro Amir
-Ashrid, Ashrid è uno Shark
-Questo lo so
-E io sono il suo Halem. Ashrid ha fatto delle ricerche, abbiamo viaggiato insieme...è...una storia lunga
Piton era di colpo diventato pallido -Amir, questo non può essere...- disse piano
Amir con la sola mano fece apparire del fuoco che piano piano andava trasformandosi in una sfera di energia, poi la distrusse. Piton si alzò andando al fuoco senza parlare, era impassibile
-Stanotte dormi qui, non sei abbastanza in forze per fare altro-disse
-Sono giorni che non dormo- disse con un sorriso forzato Amir
Piton prese due tre boccette dalla scaffale iniziando a preparare una pozione, quando poco dopo fu pronta la mise in una fiala e la porse ad Amir.
-Con questa ci riuscirai
-Grazie severus

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