Un nuovo impegno

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Amir era tornato da Legolas, lo aiutava con la casa, a volte andava a fare la spesa, era un modo per non pensare...
Il clima natalizio era ormai alle porte, la neve cadeva a fiocchi ovunque ed era quasi tutto bianco, e quella mattina Amir passeggiava per Diago Nalley, si nascondeva dietro un nero mantello, nessuno l'aveva piu visto da quando se ne era andato, solo sua madre a cui ogni tanto scriveva.
Si scontrò con una persona, sentì la spalla bruciare a quel contatto, vestiva anche lui un mantello: Ashrid Helm
-Ancora tu?- disse lui
-Vattene Ashrid
-Sei coraggioso a chiamarmi con il mio nome
-Tutte le persone devono essere chiamate con il loro nome
-Mi stai simpatico sai ragazzo? Non hai paura di me?
Amir sorrise- c'è troppa gente qui, so che non oserai sfiorarmi
-Non avevi paura di me neanche la prima volta che ci siamo incontrati
Poi si sentirono delle voci di auror, Ashrid sorrise- ci rivredremo Ragazzo Mascherato- disse poi si smaterializzò
Amir rise di gusto- Ragazzo Mascherato?- disse tra se e se- perchè tutte le vollte che mi hai visto portavo un mantello? Hhhh
E cosi dicendo amir continuò la sua strada, infondo ormai non aveva più nulla da perdere, aveva la sua vita e basta, ormai l'aveva capito, Ashrid ti affrontava alla pari, non era vendicatore, un po' come lui...
Poco dopo senti un bambino piangere, era in piedi, appoggiato al muro di una casa, i vestiti sporchi e malconci, Amir si avvicinò e si mise alla sua altezza
- Perché piangi?- gli chiese
-Oh non è nulla...- disse lui asciugandosi le lacrime
-Se vuoi a me puoi dirmelo- disse Amir cercando il tono più gentile possibile
-I miei genitori sono morti, sono ststi uccisi...ho solo un vago ricordi di loro...vorrei tanto che fossero qui...- disse piano il ragazzo guardando con tristezza i ragazzi che passeggiavano nella mano con i loro genitori
-come ti chiami?
-Arash signore
Amir guardo il ragazzo, avra avuto forse 10 anni forse 11 anni
-Vieni con me?- disse al ragazzo porgendogli la mano
Il ragazzo lo guardò un po' incuriosito poi con un sorriso afferrò la mano di Amir,questo gli comprò dei vestiti nuovi e tante deliziose caramelle, lo portò persino nel vecchio e ormai decrepito negozio di bacchette di Gregorivit, l'uomo era stato ucciso nell'ultimo ritorno di suo padre, era li che Amir aveva preso la sua bacchetta perché non poteva rivelare la sua identità.
-Signorino Amir volete occuparvi di questo ragazzo?- chiese Legolas
-tu cosa ne dici? Infondo questa casa è tua
-Mio signore, questo bambino non ha altro oltre cio che gli avete donato voi, mi avete detto che dovrebbe avere 11 anni potete iscriverlo a Hogwart, e poi, se mi permettete di dirvelo, stare con un bambino vi fara bene
-Legolas ma cosi faticherai tanto
-Oh signorino amir- disse offeso l'elfo- come potete paragonare dei semplici lavori domestici a una così grande ricompensa- disse l'elfo indicando il piccolo che mangiava avidamente
-Ti ringrazio Legolas- disse amir poggiando la sua mano sulla spalla dell elfo e cosi dicendo ando a fare la notizia al ragazzo
- potrò restare!- urlò il bambino guardando Amir con gli occhi granati dalla sorpresa
-si ma certo- disse questo ridendo

E come Legolas aveva suggerito, Amir si impegnò a fare: la mattina subito dopo Amir si presentò a Hogwart e bussò all'ufficio di Piton che gli aprì poco dopo

-Signorino amir- disse stupito- cosa ci fa qui?
-Posso entrare Severus?

Piton lo fece accomodare

-Tornerete a Hogwart?- chiese Piton
-Non sono qui per me Severus. Sono qui per un bambino Arash, ha undici anni vorrei che entrasse a Hogwart se è possibile.
-figlio di?
-non lo so, l'ho trovato per strada, è orfano, è un buon ragazzo
-Signor Amir- disse chiaro Piton- Hogwart non ha mai rifiutato un alunno. Ma io desidererei... che lei ritornasse- concluse piano
-Severus, non posso tornare. Come mi dissi una volta, io sono Amir Riddle, Severus. E niente potrà mai cambiarlo- disse Amir facendo per uscire
Piton fermò la porta con la mano- signor Amir, suo padre era una persona di cui poche se ne incrociano nei secoli. I suoi obbiettivi erano nobili, fieri, leali, ddve essere fiero di essere suo figlio...
E decidere se intende rendergli onore come merita. Suo padre l'ha lasciata perché era certo che lei fosse abbastanza forte da assumere il comando- disse Piton con tono duro
-Io non sono mio padre Severus

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-Arash ti devo dare una bella notizia- disse Amir quella sera mentre mangiavano
-Una notizia?
-Andrai a Hogwart
Arash per poco non cadde dalla sedia -Hogwart!- urlò, poi divenne triste- padre io non ho i soldi per andarci
Amir sorrise- pagherò io non preoccuparti
Arash corse in giro per la casa urlando e saltando di gioia.

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