Passato

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Quella notte mentre Amir dormiva, si ritrovò come indietro nel tempo: era in una stanza enorme e fredda, riscaldata solo da un misero camino a legna, sentì entrare delle persone, alcune di loro stavano ridendo, riconobbe Voldemort, suo padre ma con il suo aspetto da mostro, Bellatrixe Lestange, Lucius Malfoy, Sirius e infine Piton, molto più giovane, il viso morbido, le rughe neanche accennate.

-Severus- provò a chimare Amir sbalordito ma questo non lo vedeva, nessuno lo vedeva

Un mangiamorte aprì una bottiglia di fortissimo idromele servendone per tutti mentre questi si divertivano, ridendo e scherzando.
Amir vide Voldemort baciare Bellatrixe stringendola a sé mentre questa faceva lo stesso, la vide poi inginocchiarsi

-Mio signore- disse lei

Lui le sorrise compiaciuto e prese un bicchiere.
Piton si era seduto un po' in disparte esaminava delle carte, Amir le riconobbe come documenti per traffico di armi.
Tutti gli altri rimasero a far festa fino a tardissimo mentre Piton si alzò solo per sistemarsi a leggere davanti al fuoco.
Amir leggeva con lui, lo vide accendersi una sigaretta e mettere il pacco sopra il tavolino affianco a lui.

-Severus smettila con queste tattiche e vieni a divertirti- gli urlò Sirius passandogli un calice ripieno di burrobirra.

Piton chiuse i fogli e prese la burrobirra senza pero dire nulla, prese la bacchetta e spaccando la finestra evocò fuori di essa il marchio nero.

Amir si svegliò di soprassalto, era sudato, si guardò intorno era nel suo letto, era stato solo un sogno?
Scese disotto era quasi l'alba, notò che anche Piton era lì, beveva dell'acqua ma quando sentì i passi di Amir si voltò veloce

-Amir cosa fai sveglio?- chiese
-Severus...Severus tu fumavi?
-Si Amir... ma perché...
-Quella notte - provo a dire Amir con il fiatone- quella notte quando mio padre ha baciato Bellatrixe tu evocasti il marchio nero vero Severus?

Piton guardò Amir serrando i pugni - Hai letto nella mia mente Amir?- chiese acido
-No ti giuro Severus, io non ho fatto niente è...è venuto come un sogno

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-Severus mio padre amava Bellatrixe?- osò chiedere Amir, erano le otto di sera passate e i due si stavano sedendo in un prato
-Bellatrixe ha sempre amato profodamente tuo padre, è per lui che ha iniziato a uccidere da allora non hai mai smesso, chiunque affermasse qualcosa di falso sul Signore Oscuro, lei lo uccideva
-E lui amava lei?- chiese piano Amir
-No. No tuo padre non era lui quando era così ma non amava Bellatrixe. Erano ottimi amici questo si, ma nulla di più.
-Severus mostrami come evocare il marchio nero- chiese Amir
-Non lo farei mai- disse lui
Amir estrasse dalla tasca un foglio ripiegato più volte e lo aprì

-Era così, quello che hai evocato nel mio sogno- disse Amir mostrandoglielo
-Questo simbolo Amir, non è quello che tutti credono.
-In che senso severus?- chiese Amir confuso
-Tuo padre non è sempre stato il Signore Oscuro, fu una maledizione a farlo diventare così. Io, tuo padre, Sirius e molti altri, ci unimmo a lui inizialmente, per questo simbolo: il serpente indicava noi, mentre il teschio indicava tutti coloro che corrompevano, che facevano stragi e morti. Il nostro obbiettivo era quello di combattere contro di loro, di liberare tutto il mondo, magico e babbano dalla guerra.
Tuo padre era l'uomo più forte e coraggioso che io avessi mai visto, non si fermava davanti a niente e a nessuno.

Qualcuno cercò di colpire Amir ma lui si materializzò svelto, era Angela.

-Ora basta- disse riapparendo e alzandosi in piedi, si dirigeva contro Angela lanciandogli incantesimi che anche un bambino sapeva fare ma solo per impedirgli di attaccare, quando arrivò vicino con un gesto abile le fece cadere il coltello spingendolo lontano, lei prese due antiche armi ma con un calcio lui gliele lancio via, era arrabbiato lo si vedeva, Angela non aveva più armi fece per recuperarle ma Amir fù più abile e la strinse a sé, la baciò con forza contro il suo volere.
- "Jurisf Halem" - disse lei dimenandosi "maledetto Halem"
Amir la strinse più forte impedendole di muoversi
-Amir basta - disse Piton
Ma Amir la baciò ancora e questa volta molto più profodamente, lei rimase pietrificata, non si oppose più, lui continuò il bacio, la amava perché lei non lo capiva? Poi allontanò un po' se sue labbra da quelle di lei senza però lasciarla, respiravano forte entrambi, le labbra di lei erano viola.

-Arafi Sirss- disse lui piano "bellissima principessa"

Lei era scossa, nessuno l'aveva mai baciata così, lui piano le lasciò le mani in modo che lei potesse muoverle, fece per ribaciarla.

-Amir- sibilò Piton- vostro padre

Amir veloce prese le armi di lei con una magia ridandogliele

-Vai via- le disse piano squotendole
-Amir...- provò a dire lei
-Va via angela- disse veloce lui e lei ubbidì

Tom passò da lì poco dopo ma non vide altro che Piton e Amir seduti.

-Sei pazzo amir- sibilò Piton

Amir si sciaquò il viso con l'acqua del lago lì vicino, come poteva quella donna renderlo così, respirò forte.

-Perché mi sento così- chiese piano
-Perché gli elfi sono le creature più belle della terra e quando vengono baciate hanno un potere magico- disse Piton con ovvia evidenza
-Lei non è un elfo, lo è solo in minima parte- disse Amir sconvolto guardando Piton, questo lo guardava stupito e non disse altro.

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