Una notte in bianco

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Lily e Amir non si parlavano, James non gli toglieva gli occhi di dosso un istante.

Caro Amir,
Voglio confidarti una cosa. Perdonami se non ho avuto il coraggio di dirtela in faccia, ti vedevo felice e non volevo renderti triste.
Amir, tu sai ciò che ho fatto, io ho rotto la mia anima in otto pezzi, l'anima di una persona è una cosa sacra, per questo Amir, io devo pagare; temo che ci sarà un giorno, presto, in cui le forze degli spiriti non mi permetteranno più di venire ancora sulla terra, non potrò più proteggerti e proteggere tua madre...

Amir fermò la lettura, dai suoi occhi scendevano potenti lacrime, i pugni stretti, ma si decise a continuare.

Ti prego amir non fare così... Sapevi almeno quanto me che questo momento sarebbe giunto prima o poi, sei un ragazzo veramente forte e sono fiero di averti come figlio.
Amir quando non ci sarò più, prenditi cura di tua madre, scrivile se sei a Hogwart, ricorda che lei non ha nessun altro; per quanto riguarda Severus e gli altri, affido a te il comando Amir, ti ritengo adulto abbastanza per cavartela egreggiamente.
Amir so che è difficile nascondere chi si è realmente, ma te ne prego, non fare il mio errore.
Tuo padre Tom

Amir strappò la lettera in mille pezzi e piangendo sotto gli occhi di tutti tentò di uscire dalla sala, senti qualcuno fermarlo

-Amir-senti chiamare, davanti a lui James Potter
-Vattene via- gli intimò Amir
-Amir cosa succede?- chiese James, non era arrogante come sempre, si spostò
Amir non gli rispose non sapeva cosa dirgli corse via

Parte James

Amir non gli fece nulla, ma non gli rispose, corse via. Gli sembrava quasi impossibile Amir Malfoy che piangeva?
Alzò lo sguardo preoccupato e incrociò quello del professor Piton, non era di odio come tutte le altre volte, era uno sguardo che chiedeva risposte, risposte che neanche lui aveva.

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Amir aveva le mani sanguinante, la pelle piena di stecche di legno che sprofondavano sempre di piu nella carne, stava prendendo a pugni l'albero della Torre di Astronomia, piangeva.

-Amir basta, basta- disse una voce femminile intervenendo cercando di fermarlo

Lui si divincolo sbattendola al palo, solo dopo si accorse chi era: Lily.

-Sei tu...- disse lasciandola e cercando di non dare a vedere le lacrime
-Amir vieni qui fermo- disse lei, gli tolse tutte le schegge e strappandosi un pezzo della divisa bendo le mani di questo
-Grazie...-provo a dire lui
-Amir

Era bellissimo come pronunciava il suo nome, caldo, dolce, le prese il viso baciandola senza pensare, lei ricambiò, continuarono tutta la notte, quando finalmente amir smise erano esausti.

-Smetti di pronunciare il mio nome in quel modo- disse lui tornando seduto e prendendosi la faccia tra le mani
-Non ti piace?
-Se tu sapessi chi sono mi odieresti
-Non potrei odiarti Amir- disse lei risistemandosi i vestiti
-Lily vattene via!- gli urlò Amir

Lei triste ubbidì iniziando a piangere mentre se ne andava, incrocio Piton che saliva le scale ma tirò diritto

-Signorino Amir...non ha dormito?- chiese Piton quando salì le scale
Ma Amir non rispose
-È successo qualcosa?- chiese ancora
-Mio padre è morto Severus- disse gelidamente Amir- non tornerà più
Piton stette in silenzio, non c erano parole - condoglianze signor Amir...- disse non trovando altro
-Piton tolga il mio nome da questa scuola, me ne andrò domani stesso- disse Amir deciso
-Amir lei non...
-Si che posso Severus!- urlò Amir senza voltarsi- sono maggiorenne Severus posso! Le ordino di togliere il mio nome da questa scuola!

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Il giorno dopo Amir aveva preparato tutte le sue cose, uscì dalla stanza ma un pugno lo colpi stendendolo a terra.

-Mia sorella non è il tuo giocattolo!- urlò James ad Amir- come ti permetti solamente di sfiorarla!- e un altro pugno colpì la faccia di questo ma non reagiva- se stai male non è colpa sua!
-Scusami- disse piano Amir alzandosi, gli occhi vuoti, assenti
-Non ci sono scuse per averla molestato!- urlò tra le lacrime James- se sei arrabbiato con me allora prenditela con me!
-Molestato?- chiese piano Amir
James si corrucciò - le hai strappato la gonna- disse piano disgustato
-no...- disse Amir, poi sbattè un po' gli occhi tornando in sé, guardò James - no, non e come pensi, ecco vedi?- disse piano Amir mostrando le mani bendate. Lei l'ha strappata perché mi sanguinavano.

James ci rimase di stucco, era stupefatto, Amir sorrise lieve
-io non ho mai voluto molestare tua sorella se era questo che pensavi e poi, se ho dei problemi con te non me la prendo con la tua famiglia- disse Amir, poi visto che James non ribatteva fece per contiuare ad andarsene, ma il ragazzo lo fermo per il polso
-dove vai?
-me ne vado, lascio Hogwart
-che sciocchezze dici
-ho preso la mia decisione- disse Amir

James si parò davanti a lui

-Non ti lascierò andare, non puoi, perché lo stai facendo, se è per i nostri litigi io...
Amir rise- Potter- lo chiamò- il mondo non gira attorno a te, io non me ne vado perché ci sei tu. Ora per favore fammi passare.

Quelle parole per James furono come uno schiaffo, aveva sempre considerato i Malfoy prepotenti e arroganti ma quella mattina, si era reso conto che Amir era molto più maturo di lui. Questo gli abbasso piano il braccio e passò.

-Stammi bene James Potter- disse Amir salutandolo senza voltarsi con una mano alzata, poi James lo vide smaterializzarsi... Ma non ci si poteva smaterializzarsi a Hogwart pensò.

Spazio all'autrice:
Oggi è morta per me una persona carissima...Che Allah abbia misericordia di lei e la porti al paradiso Amin

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