CAP.20⭐️

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È pomeriggio, sono le 17, decido di andare in bagno per fare la doccia poiché sto morendo di caldo, prendo lo shampoo e mi immergo sotto il getto d'acqua. Stamattina non ho fatto niente, sono uscita solo per accompagnare mamma a fare la spesa.
Dopo essermi vestita, decido di andare un po' al centro con Aaron.
"Ehi principessa, tutto ok?" risponde dopo un paio di squilli, con la voce affannata.
"Ma dove sei?" chiedo.
"Ho appena finito di allenarmi. Sabato c'è il campionato, ricordi?" già, sabato la scuola di calcio ha organizzato una partita contro una scuola più forte della nostra. Il mister li sta mettendo sotto pressione, facendoli allenare quasi tutti i giorni.
"Si, ricordo" sospiro "Sei stanco di uscire un po'?" continuo.
"Dove vuoi andare?"
"Non lo so, avevo pensato al centro"
Lo sento ridacchiare "Ma non siamo andati un paio di giorni fa?"
"Si ma mi scoccio troppo di stare a casa! Non vuoi stare con me?" chiedo facendo la finta offesa.
"No piccola, ma cosa dici! Sono solo stanco, stiamo giocando da cinque ore" sbuffa
"5 ORE?! Ma il vostro mister è impazzito o cosa?" quasi urlo.
"È una squadra forte, quella." ride "Facciamo una cosa. Vai a comprare qualcosa con Elisabeth, poi quando hai finito mi raggiungi a casa mia. Okay?"
"Okay" sorrido.

____

"Ti piace questa?" mi chiede Eli uscendo dal camerino.
"Questa ti sta benissimo!" dico "Devi assolutamente prenderla"
"Mhh...Okay" fa un giro e va a cambiarsi.
Io ho preso un pantaloncino di jeans strappato e una maglia corta di colore verde militare.
"Hai proprio un bel culo" dice Elisabeth guardandomi.
Scoppio a ridere "Grazie tesoro, lo so" dico scherzando.
"Aaron è proprio fortunato" continua, seria.
Rido un'altra volta, rossa in viso "Tu sei pazza"

Dopo aver pagato, controllo l'ora e noto che sono già le 19:00.
"È tardissimo" dico.
"Tranquilla, Aaron a quest'ora starà dormendo. Puoi fare con comodo. L'altro giorno Carter si è addormentato in bagno" ride, e rido anche io.
Accompagno Elisabeth e la saluto con un bacio e mi dirigo a casa di Aaron. Mi apre la mamma, che dopo avermi abbracciato mi dice che Aaron è in camera sua. Come aveva detto Eli, noto che dorme disteso sul letto con ancora indosso la divisa della squadra e le scarpe da calcio.
Poggio le buste a terra, gli sfilo le scarpe e mi distendo vicino a lui sul letto, cercando di fare meno rumore possibile. Gli do un piccolo bacio sulle labbra, e gli accarezzo la guancia con il pollice.
Lo vedo sorridere, quindi ritiro subito la mano.
"No ti prego, continua. È così rilassante il tuo tocco" sussurra, e non posso far altro che sorridere.
"Scusa amore, non volevo svegliarti."
A quelle parole il suo sorriso si allarga ancora di più.
"Amore?" ha sempre gli occhi chiusi, ma sorride.
"Si, amore..Devi essere molto stanco, è meglio che vada..." dico e faccio per alzarmi, ma lui apre gli occhi di scatto e incontro il suo ipnotizzante sguardo. "Ti prego, rimani a dormire qui"
"Aspetta, devo chiedere a mamma. Tua madre è d'accordo?"
"MAMMAAA ALYCE PUÒ RIMANERE A DORMIRE QUA?" urla Aaron.
"Non urlare" sussurro.
"Certo, avverto io la mamma!" risponde Linda.
"Okay, grazie mille!" rispondo.
"Vieni qui" mi distendo affianco ad Aaron e appoggio la testa sul suo petto. Parliamo di cosa ho fatto con Elisabeth e di altri argomenti stupidi, ricevendo ad ogni frase un commento inutile sullo shopping.

"Ho voglia di pop-corn" sussurra Aaron.
"Ma sono le due di notte, stanno dormendo tutti"
"Che ci importa, hanno tutti la porta chiusa"
Scendo in cucina a cucinare questi benedetti pop corn, mentre Aaron fa un casino infernale vicino alla tv.
"Che stai combinando?" chiedo vedendolo indaffarato.
"Sto cercando di prendere i joystick incastrati da qualche parte là dietro per giocare con l'Xbox"
"Tu non sei normale, sono le due di notte e stai facendo un sacco di rumore."
Inizia a ridere
"Stai zitto" lo richiamo.

Metto i pop corn in una ciotola e vado a sedermi sul divano, guardando Aaron ancora indaffarato.
"Non ci riuscirai mai" dico mangiando.
"Grazie per l'aiuto che mi stai dando"
Gli tiro alcuni pop corn addosso "ti sto sfamando e ho accontentato i tuoi bisogni"
Mi guarda con faccia impassibile e come risposta gli mando un bacio.
"Okay ci sono"
"Davvero vorresti giocare a quest'ora?"
"Certo, e giocherai anche tu"
"Ma non so come si fa"
"Ti insegno io"
Si siede dietro di me con le gambe aperte e mi piazza un joystick in mano.
Mi spiega tutte le procedure per giocare a Fifa, non è poi così difficile.
"Ti batterò" dico. Ammetto di essere davvero brava, siccome è la prima volta a cui gioco ad una cosa del genere.
"Va bene piccola" risponde ridendo.

"Non ci credo, ho veramente perso contro te" dice continuando a muovere la testa a destra e sinistra come per dire "non è possibile"
"E con questo vorresti dire?"
"Che mi sono fatto battere da una ragazza"
"Sei davvero perfetta" continua
Gli sorrido e mi butto su di lui.
"Voglio la rivincita" dice spingendomi giù dal divano.
Lo guardo col broncio "vedremo"

Principessa [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora