10 agosto.
Notte di San Lorenzo.
"Charlotte dai, muoviti! La nonna ci sta aspettando"
"Arrivo mamma"
"Vedi, ho messo il rossetto come te" mi dice mettendo la bocca a forma di bacino.
"Charlotte ma sei troppo piccola! E poi quello è lucida labbra" dico ridendo.
"Non è vero mamma, io sono grande."
Alzo gli occhi al cielo e chiamo Aaron.
"Uauu, che splendore che sei principessa!" dice prendendo la piccola in braccio e facendola letteralmente volare.
"Le mie due donne della mia vita" dice sorridendo.
Charly gli da un bacio sulla guancia.
"Charlotte cos'è questo, lucida labbra?"
"Si papà, come mamma"
"Lo sai che sono geloso" dice Aaron mettendo il broncio.
"No no"
Aaron sorride di nuovo e mi da un bacio sulle labbra.
"Bleeee" sentiamo dire da Charly.
"Zitta tu" dice Aaron facendole il solletico sulla pancia.
Afferro la borsa di Charlotte e la carico in macchina.
"Vi muovete voi due?"
"Scusa piccola, le stavo facendo la proposta di matrimonio" dice Aaron uscendo di casa.
Lo guardo malissimo e lo spingo leggermente verso la macchina.
"Eddai, non fare così bellezza" sussurra dolcemente.
Gli caccio la lingua e salgo dal lato del passeggero.
"Mamma dove andiamo?"
"Da nonna Claire, io e papà andiamo a fare un servizio con zia Elisabeth e zio Carter."
"Ci sarà anche George?"
George è il figlio della vicina di casa di mia mamma, quel bambino è uno spettacolo.
"Aaahhh, furbetta. Perciò ti sei fatta così bella!" esclama Aaron.
Mi giro verso di lei e noto che ha le scocche rosse.
Scoppio a ridere."Mamma qualunque cosa chiama" dico.
"Si tesoro stai tranquilla"
Saluto Charly con un bacio e le dico che la chiamerò stasera per la buonanotte.
"A che ora tornerete?" chiede papà.
"Non lo so, sicuramente stanotte"
"Verremo qui domani per le 10:30" dice Aaron scompigliando i capelli di Charlotte.
"Papà! Li avevo appena pettinati" dice lamentandosi.
"Sei bella comunque" afferma papà prendendola in braccio.
"Allora a domani" dico salutando i miei.
"Sisi!"Torniamo di nuovo a casa e mi butto sul letto.
Aaron mi salta addosso e inizia a farmi il solletico.
"No Aaron oddio ahahah ti prego basta" dico con le lacrime agli occhi.
"Solo se mi dai un bacio" soffia sulle mie labbra con aria di sfida.
"Se no?"
"Se no non la smetto più" dice continuando a muovere le mani sotto la maglietta.
Cerco di resistere, poi non c'è la faccio e lo bacio con foga. Le sue dita si bloccano immediatamente, si rilassa sopra di me e approfondisce il bacio, finendo per fare l'amore.
-
"Andiamo?" mi urla Aaron dalla cucina.
"Arrivo" infilo le scarpe e scendo le scale.
"Come sto?" chiedo specchiandomi.
"Sei uno schianto" mi sussurra all'orecchio poggiando le sue mani sui miei fianchi.
Lo ringrazio arrossendo, prendo le chiavi di casa, gli stampo un bacio sulle labbra e mi avvio in macchina.
"Vedi che le stelle non ci aspettano" esclamo ridendo.
"Mi stavo pettinando" dice chiudendo la porta di casa alle sue spalle.
Dio quanto é figo.
Metto da parte i miei pensieri sconci e accendo la radio.
"Hai chiamato Elisabeth e Carter?"
"No, tieni, chiama tu" dice lanciandomi il suo telefono.
"Ma sei pazzo? Se si rompe?" dico afferrandolo al volo, per fortuna.
"Tanto lo devo cambiare" dice ridendo.
"Piccola, ma non è troppo presto? C'è ancora il tramonto" continua guardando fuori dal finestrino.
Rido.
"Ehmm"
"Ah, te e la tua mania di fare presto" dice alzando gli occhi al cielo sbuffando.
Gli scocco un bacio sulla guancia lasciandogli il segno del rossetto.
"Dai, ti voglio bene"
"Beh, io ti amo." dice sorridendo, girandosi un attimo per guardarmi.
"Ti amo anch'io" sussurro mordendomi il labbro inferiore e guardando fuori al finestrino.
Possibile che mi sciolgo ancora, quando mi dice cose così dolci?
"Amore, lo so che ora stai tipo morendo, ma smettila di nasconderti e muori insieme a me" dice facendo le virgolette.
Scoppio a ridere. Quanto lo amo dio.
"Guarda la strada e stai zitto"
"Come vuole lei, maestà"Intanto compongo il numero di Eli, che mi risponde in un attimo.
"SIAMO PRONTIIII" urla dall'altra parte del telefono.
"Mi hai letteralmente rotto un timpano"
"Ho sentito anche io, sembrava che il telefono fosse vicino al mio orecchio" dice Aaron.
"Non scassare le palle!" gli urla Elisabeth.
"Dove siete?" chiedo.
"Ancora a casa, 5 minuti massimo e scendiamo.
Spero."
"E muovetevi, noi siamo quasi arrivati" dico rendendomi conto di dove siamo.
"No, siamo proprio arrivati"
Scendo dalla macchina stringendo la mano ad Aaron e aspettiamo i nostri amici in un punto appartato del prato. Meno male che ho messo le scarpe da ginnastica.
In lontananza vedo Sam.
Cazzo, Sam.
È da tanto che non ci sentiamo, dopo la fine della scuola abbiamo perso i contatti, sia io che Elisabeth. Semmai dopo io ed Eli andiamo da lei.
"Aaron guarda chi ci sono..Sam e Taylor."
"Oddio, Taylor! Da quanto tempo non lo vedo"
"Andiamo da loro?"
"Aspettiamo Elisabeth e Carter"I soliti ritardatari, arrivano dopo quasi mezz'ora.
"Ma non eravate pronti?" chiedo quando finalmente escono dalla macchina.
"Colpa sua" dice Carter indicando Elisabeth.
"Vabbe, come al solito"
Lei ride e si incammina nel prato.
La raggiungo correndo e le dico di Sam e Taylor.
"Uhh andiamociiii, da quanto tempo non la vedo"
Prendiamo Aaron e Carter e ci avviciniamo a loro.
"Sam!" esclamiamo io ed Elisabeth.
Si gira leggermente spaventata.
"Ragazze!!" esclama poi.
"Come stai?" chiedo.
"Da quanto tempo" risponde Elisabeth.
Ci abbracciamo tutte e tre, mentre Carter, Aaron e Taylor si scambiano il loro solito schiaffo amichevole sulla spalla.
"Cosa è successo in tutto questo tempo?"
Alzo la mano sinistra per farle vedere la fede, e lei in risposta indica la sua pancia ancora piatta.
"awwwww" dice Elisabeth.
"Io ne ho già una di due anni, Charlotte" dico riferendomi a mia figlia.
"Mamma mia, quanto tempo è passato"
"E tu Eli?"
Sorride soddisfatta "Finalmente ci sposeremo"Velocemente cala la notte, siamo stati tutto il tempo con i nostri vecchi amici.
Prendo il plaid che ho portato da casa e lo stendo a terra, buttandomici sopra.
Mi appoggio al petto di Aaron anche lui disteso, che furbescamente ha portato un cuscino morbidissimo.
Le stelle sono tantissime, forse anche troppe.
È una meraviglia.
Riesco ad individuarne tantissime, l'astronomia era la mia materia preferita a scuola e tutt'oggi seguo documentari e roba simile su questo argomento.
Ne indico col dito una decina, la stella polare, la costellazione del grande e piccolo carro..e così via.
Aaron, fino ad ora, non ha mai alzato gli occhi al cielo poiché è rimasto a fissarmi tutto il tempo.
Sposto lo sguardo su di lui e vedo che sta sorridendo.
"Vedi che questo è l'unico giorno per vederle bene, tutte e bellissime. Perché non guardi almeno una stella?" chiedo.
"Oh principessa, e chi ti dice che non lo sto facendo?"FINE.
{Leggete il prossimo capitolo}
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Principessa [IN REVISIONE]
Romance[COMPLETATA] 41 capitoli+piccolo sequel "Aaron?" "Dimmi principessa" "Dureremo?" chiedo. "Perchè questa domanda?" "Ho paura di perderti.." ammetto stringendogli le mani. "Certo che dureremo, piccola. Ti ho promesso di portarti all'altare, e io mant...