CAP.15⭐️

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Sono passati tre giorni da quella sera. Tre fottutissimi giorni da quando io ed Aaron non ci parliamo, ne sentiamo.
Ormai sono iniziate le vacanze estive, non vedevo l'ora.
È da tre giorni che non ho voglia di fare nulla, sono buttata sul letto col telefono in mano a perdere tempo e ad ascoltare musica. Da quando non mi sento con lui, non so perché, ma mi sento diversa, come se mancasse qualcosa di importante.
Sto così sopratutto perché prima eravamo davvero inseparabili e la nostra amicizia era qualcosa di speciale.
Sento il telefono squillare, mi asciugo le guance umide e rispondo sperando di non singhiozzare, per l'ennesima volta.
"Pronto?" dico con voce assonnata.
"Aly, sto venendo da te. Non posso vederti in questo stato, non te lo meriti e poi sei inguardabile, ci scommetto." dice Elisabeth.

"Mamma"
"Dimmi tesoro...Oh amore, ma sei messa ancora in questo stato? Non lasciarti abbattere. Semmai non ti chiama solo perché ha paura di fare un passo sbagliato...Dai rimettiti in forza, chiama qualcuno ed esci un po' di casa." dice sorridendomi coraggiosamente.
"Sta venendo Elly" dico tagliando corto.
"Oh, io stimo quella ragazza" dice muovendo ritmicamente la spatola che aveva in mano.
Alzo gli occhi al cielo e prendo di nuovo il telefono, continuando a vedere le storie di Instagram dei miei amici.

Sento il campanello suonare, mi alzo dal letto e apro la porta.
Sono messa tanto male?
Elly entra in camera, e lascia la borsa a terra per lo stupore.
Si. Sono messa tanto male.
Io le sorrido, ma lei mi lancia uno sguardo di fuoco mai visto prima.
Ciao anche a te eh.
"Cosa?" chiedo
"Tesoro, so che questa non è una situazione semplice, ma mettiti anche tu nei suoi panni no? Neanche tu lo stai chiamando! Quindi lui pensa la stessa cosa che pensi tu.
Avete tutti e due paura di toccare un tasto sbagliato. Ma sbagliando si impara no? Non abbatterti così facilmente. Questa è una sciocchezza. Ti devi aspettare di peggio..perciò ora..che ne dici di farti una bella doccia visto che puzzi terribilmente e facciamo un giro?" dice con un sorriso confortevole.
"Mi scoccio" rispondo buttandomi di nuovo sul letto.
Si lamenta e mi butta a terra tirandomi per il braccio "ehi" esclamo massaggiandomi il fianco.
"Alzati da questo letto e andiamo in bagno susu"

Inizio a spogliarmi e faccio la doccia svogliatamente, sotto lo sguardo attento di Elly, come se da un momento all'altro potessi scappare.
Mi asciugo e prendo le prime cose che trovo nell'armadio.
"Nono cara mia, metti qualcosa di più bello" si fa spazio e inizia a mettere in disordine tutti i vestiti.
"Ma dove dobbiamo andare?"
"Dappertutto, basta che esci un po'" dice facendo l'occhiolino.
Metto un paio di jeans stretti neri, una camicetta con lo scollo a barca e un paio di scarpe da ginnastica prese al volo dalla scarpiera.
Con un po' di correttore e mascara cerco di coprire le occhiaie, ma temo sia cambiato qualcosa.
"Sono troppo elegante" dico guardandomi allo specchio.
"Macché, non hai niente di particolare"

Scendiamo di casa, e solo dopo 5 minuti desidero tanto essere a casa, in pigiama, sul letto, con una scatola di gelato in mano a vedere film strappalacrime a ripetizione.
Aaron sta camminando lungo il marciapiede a testa bassa, venendo nella nostra direzione, con le mani infilate nelle tasche dei jeans.
"Cazzo, sapevo che dovevo rimanere a casa" sussurro guardando la mia migliore amica.
Intanto, con la coda dell'occhio, la vedo sorridere.

Una scossa mi attraversa il corpo solo sfiorandolo, milioni di brividi si impossessano di me. Aaron alza lo sguaro verso i miei occhi quando ci scontriamo spalla e spalla.
Ha gli occhi spenti, l'esatto contrario di quelli che ho visto alla festa mentre ci baciavamo.
È evidente che ha pianto.
Ci guardiamo negli occhi per molto, nessuno dei due osa parlare.
"..A-Alyce possiamo parlare? Proprio ora stavo venendo a casa tua" dice.
Guardo Elisabeth che mi incita a rispondere.
"Va bene.."

Ci sediamo su una panchina lì vicino, mentre Elly si siede di fronte sul marciapiede opposto, e mi fa l'occhiolino col pollice in su. Poi prende il telefono e chiama qualcuno, sicuramente Carter.
Mi giro a guardare Aaron, che pende un lungo respiro prima di iniziare a parlare.
"È difficile sai...i momenti peggiori sono quando sei innamorato di qualcuno che non puoi avere.
Una persona che vedi spesso, con cui sorridi e scherzi.
Il problema sta nel fatto che non riesci a dimenticarla, ti aggrappi a lei, ad ogni suo gesto.
Provi a gettarti in diverse relazioni, accorgendoti sempre che manca qualcosa, finendo per rovinarle.
Le mandi tutte a rotoli una dopo l'altra,inventando scuse. Autoconvincendoti che non sono le persone giuste o che semplicemente immischiarti in una relazione stabile non fa per te. Ed è la verità. Non sei in grado di avere una relazione stabile con nessuno, tranne forse con la persona oggetto del tuo desiderio.
La stessa persona che in questo momento é qui di fronte davanti a me..Aly, tu..tu mi completi. Sai, aspettavo da tempo una ragazza come te, una ragazza di quelle solari che portasse luce nella mia vita, che mi faccia pensare sempre positivo. Una ragazza per cui sarei disposto a cambiare. Una ragazza per cui sarei disposto a rinunciare a tutto, pur di averla."
Ormai non connetto più, il cuore è andato e la testa sta ancora elaborando le sue parole. Non ci credo.
Apro la bocca, ma non so cosa dire. Son stata colta di sorpresa.
Ci guardiamo negli occhi a lungo, nessuno dice niente, quindi decido di baciarlo. Non posso stare qui a guardarlo e non dire niente. Anche lui mi piace, ma non mi aspettavo una dichiarazione. Non così. Non da lui.

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