capitolo 5

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Scarlett
Corro,corro ancora,senza mai fermarmi,l'energia che in me non è ancora scomparsa e ne devo approfittare per arrivare al mio rifugio.
Prima di usare i miei poteri ho sentito una presenza potente che mi inseguiva,ma non mi sono girata per vedere chi era.
Sono vicino casa,mi manca solo di scavalcare qualche roccia e pre questo torno nella mia forma umana.
Sono esausta,piena di graffi dovuti a quel gattaccio spellacchiato e ai lupi di prima.
Fortuna vuole che noi licantropi abbiamo una guarigione  rapida.
Prima di salire mi lavo le ferite nel piccolo ruscello sotto casa mia,il sangue macchia la terra,l'acqua per pochi attimi prende il colore di esso,ma poi scompare trascinato dalla corrente.
Mi allaccio bene gli scarponi e incomincio la mia scalinata.
Passo dietro ad una roccia dove sono presenti delle radici spesse che utilizzo per salire,mi tengo con le mani nei diversi spazi che ci stanno tra una roccia e un'altra.
Finito questo sbuco sopra dietro ad un cespuglio,da qui in poi devo solo camminare sulle rocche per uscire dietro casa mia. Sarebbe più facile fare solo un salto da sotto,ma non voglio correre il rischio che qualcuno mi veda,visto che ho la comodità di avere diversi passaggi per arrivare fin qua.
Entro dentro e mi richiudo la porta alle spalle,piccole fitte provengono dalla mia spalla destra.
Mi spoglio e mi vado a fare una doccia calda,l'acqua sembra alleviare le mie ferite esterne,ma non quelle interne.
Ho un tatuaggio sulla spalla destra che raffigura una mezza luna con una testa di lupo affianco. Questo tatuaggio mi identifica come l'Alpha maledetto,mi diceva mio padre.
Secondo gli antichi chi nasceva nella notte di luna rossa era destinato all'odio,alla solitudine,ma anche a fare grandi cose.
Sinceramente non me ne mai importato molto,ma so che ogni volta uso troppo potere in una giornata,il tatuaggio si illumina di rosso e questo mi provoca molto dolore come adesso.
Mi devo inginocchiare e mettere le mie spalle nude contro le mattonelle,altrimenti rischierei di cadere.
Urlo dal dolore che questo mi provoca,condicio le unghie sul mio braccio destro e )'odore del sangue entra nelle mie narici.
Continuo così per quindici minuti,poi il dolore si affievolisce lasciando solo un leggere fastidio.
Esco dalla doccia e mi avvolgo in un asciugamano,petrino i capelli e allo specchio noto che i miei occhi verdi hanno qualche venatura di rosso in più,invece i miei capelli sono tinti leggermente di rosso alle punte.
Ormai non mi fa niente vedere che qualcosa ine sta cambiando,va an anti così da dodici anni.
Mi metto un top sportivo e il pantalone del pigiama,mi preparo della cioccolata calda e mi dirigo sulla poltrona della terrazza che ho fuori dal balcone.
Guardo il paesaggio che i circonda,la mia casa e osservo il cielo stellato con le sue costellazioni e la Dea Luna che illumina la notte.
"Perché mi hai reso così! Non potevo essere un normale licantropo felice con la sua famiglia? Perché proprio me!"
Mi rivolgo alla luna con occhi lucidi e da essi una goccia scivola sulla mia guancia sinistra. Mi chiudo a guscio e libero quel pianto che ormai da troppo non svogavo.
Mi addormento così,sulla poltrona con le lacrime agli occhi sotto un cielo governato dalla Luna.
Sento un leggero vento muovermi i capelli che accarezzano il mio viso e i primi raggi del sole colpire i miei occhi.
Quando li apro mi rendo conto che ho dormito fuori ieri notte,ma non è la prima volta che accade.
Rientro dentro per mettermi i miei soliti shorts,stavolta neri e una canottiera bianca,che riesce a coprire il mio tatuaggio.
Prendo una fetta di pane e ci metto sopra la marmellata,non ho molto appetito,ma se non mangio mi indebolisco e se mi attaccano devo essere sempre in forze.
Mi infilo i miei soliti scarponi neri ed esco di casa,la chiudo e vado diretta alla cittadina. Stavolta salto nel vuoto ed attero come se avessi saltato da una piccola altitudine.
Non mi trasformo,per non correre il rischio di essere trovata subito,ci metto giusto un pò di più ad arrivare grazie al fatto che sono veloce anche quando sono umana.
Esco dalla foresta,ma non vado subito dal signor Wilson,voglio visitare un pò questa cittadina,visto che non mi sono mai fatta un giro da queste parti.
Scopro che c'è  un parco molto carino,con dei parco giochi per i bambini,diversi tipi di scuole superiori,elementari e una scuola materna.
Io non ho mai frequentato nessuna di queste,da piccola mi insegnava la mia mamma,lei diceva era perché le scuole erano troppo lontane da casa,ma io sapevo che lo faceva per protteggere me e gli umani da un eventuale perdita di controllo.
Sono curiosa di vedere come è  fatta una scuola superiore,con un salto scavalgo il cancello,arrivando dall'altra parte.
La porta è  chiusa, ma noto una finestra aperta al pian terreno così entro da lì.
Le classi sono qua di tutte uguali,piene di banchi e sedie,una cattedra e una lunga lavagna nera.
Ci sono diversi laboratori e una grande palestra,piena di palloni in una cesta,con la rete al centro e dei canestri alle estremità.
Non è niente di che,poi noto che l'edificio è co legato con un'altra scuola credo elementare visto il numero di marmocchi che vi entra.
Devono essere le otto e mezza,visto che di solito la scuola inizia a quell'ora,meglio che ora io esca prima che qualcuno mi veda. Scavalgo la ringhiera e mi ritrovo dall'altra parte del muro,diretta dal signor Wilson,quando qualcuno mi urta da dietro.
Mi volto e..."marmocchio sei sempre in mezzo ai piedi lo sai?"
"Ah! Sei la guardiana! Ehi non chiamarmi marmocchio!"
"Va bene,io ora me ne vado marmocchio e non combinare Casini!"
Mi fa la linguaccia! Che peste! "Sai ho visto il lupo!"mi fermo,dando le spalle al piccoletto..."Non è come l'avevi descritto tu!"
"Ah no?"   "No! È buono e gentile e mi ha salvato nel bosco!"
"Se lo dici tu.." sto per andarmene,ma il marmocchio mi ferma la mano...
"Visto che tu lo vedi gli puoi dire ancora grazie da parte mia!" Ahhh i bambini....
"Riferirò" forse sono stata un pò fredda,ma non voglio affezzionarmi a quel piccoletto.
Dopo aver preso delle birre al discount,mi dirigo nella foresta.
Mi fermo in prossimità delle cascate e inizio a bere. Tutto è troppo tranquillo,così chiudo gli occhi e mi concentro su ciò che mi circonda.
Sento dei passi,numerosi passi,mi concentro sul loro odore e ne riconosco quello dei lupi di ieri.
Uffa! Ma non possono lasciarmi in pace!
Sono troppo vicini,non mi converebbe trasformarmi ora,per cui decido di usare ancora i miei poteri... libero la mia mente,mi dimentico di ciò che sono,penso solo: " Non sono un lupo!" Lo ripeto molte volte nella mente fino quando riesco ad addormentare la mia parte animale....
Cinque ragazzi sbucano da dietro gli alberi e si guardano circospetti...forse stanno cercando me per ciò che è accaduto ieri!
Uno di loro mi nota seduta sopra alla roccia vicino alla cascata,mi si avvicina cercando di sentire il mio odore,momentaneamente spento...
"Vuoi qualcosa? Perché se no a me non piace essere osservata!" Non lo guardo in volto,ma posso notare che a differenza degli altri questo lupo e più muscoloso e alto...Non è che..." Non sei di qui vero? Che ci fai nel bosco da sola?"
Ha un tono di voce autoritario e forte,sono più che certa che sto parlando con l'Alpha dei DEATH MOON! Dannazione tutte a me devono capitare....
"Sono una nomade,mi muovo sempre per le città,sono venuta nel bosco per trovare un pò di tranquillità niente di più niente di meno."
Spero di averlo convinto...
"Perché non mi guardi negli occhi quando ti parlo!" Maledizione!!! Perché la notato....
cerco di prendermi del tempo,ma lui non me lo permette...si è  inginocchiato alla mia altezza e sta cercando di guardarmi in volto....se è davvero l'Alpha capirà che sono un lupo,perché i miei occhi non sono come quelli di un comune essere umano....
È ora che faccio....

Jack
Sono tornato dal mio branco,incazzato nero,perché quella lupa sembra imprendibile! Odio quella femmina....
Sto nella mia stanza con solo un paio di jeans,quando sento qualcuno entrare....
Dall'odore di cagna in calore capisco che si tratta di Amber.
"Non è andata bene la caccia Alpha Jack? Posso aiutarti a rilassarti se vuoi!"
"Vattene Amber non sono in vena di scoparti..."
Lei però mi sa che non ha recepito il messaggio..."Sei così arrabbiato perché esiste una femmina di licantropi n grado di battere dieci maschi guerrieri del tuo branco? Oppure perché ti ha seminato senza fatica?"
Bene....Ora sono ancora più incazzato!
Velocemente prendo Amber per il collo con una mano è la sbatto sul materasso.
Sta anaspando in cerca di ossigeno e cerca di graffiarmi con le unghie,ma le bloccò le mani con l'altra mano...
"Volevi scopare no? Bene ora lo facciamo a modo mio!"  Lascio la presa dal suo collo e le strappo tutti suoi vestiti,spaccio i miei pantaloni e calo i box.
Amber non fa in tempo a replicare che la penetra con forza,la sento urlare,ma non me ne importa.
Continuo così,aumentando la velocità,ma prima che possa venire esco fuori.
La squaldrina e rimasta insoddisfatta vedo,perché sta ancora sul mio letto con le lacrime agli occhi e le gambe aperte.
"Non stressarmi quando non te lo richiedo!"
Esco così dalla mia stanza,entro in quella degli ospiti e cado in un sonno profondo,con l'immagine di una lupa nera che mi scappa dalle mani.
Il mattino seguente mi sveglio presto,raduno un gran numero di omega e li divido in squadre.
"Questi due gruppi vadano a ovest,voi tre a nord,voi a est il restante venga con me!"
Dopo aver impartito gli ordini ci dividiamo,prendiamo la nostra forma animale e perlustriamo il perimetro.
Da due ore stiamo correndo e noto che gli altri sono esausti anche se non me lo vogliono dire.
"Fermiamoci! Qui vicino ci sono le cascate. Ci riposeremo lì! "
"Ma Alpha non siamo stanch..."
"Non disubbidite ai miei ordini!"
Loro mi guardano grati,prendiamo le nostre esebianze umane e andiamo alle cascate.
Annuso l'aria e capito un odore strano...
Mi guardo intorno è noto una ragazza seduta su una roccia con delle bottiglie di birra in mano. Non sembra di qui,forse è lei che sto cercando,ma la cosa strana e come se non avesse nessun odore.
" Vuoi qualcosa? Perché se no a me non piace essere osservata!" Che caratterino indisponente,si è accorta di me senza nemmeno girarsi e non riesco a vederle il volto. "Non sei di qui vero? Che ci fai nel bosco da sola?" Noto come mi sta analizzando dal tono di voce,dopo una pausa mi risponde "Sono una nomade,mi muovo sempre per le città,sono venuta nel bosco per trovare un pò di tranquillità niente di più niente di meno."
Eppure c'è qualcosa che non torna,una ragazza nomade di solito non sono brutte? Questa invece è uno schianto di esemplare devo dire,si nota molto bene il seno prosperoso e le gambe lunghe.
"Perché non mi guardi negli occhi quando ti parlo!" Mi sto innevorsendo,mi inginocchio alla sua altezza,noto che si sta mordendo il labbro inferiore,quando sto per avvicinarmi di più,sono spiazzato....

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