Ciao bellissimi! Ho postato una nuova One Shot, sempre su Calum :3.
Si chiama "E se poi arrivi tu?"; spero vi piaccia! <3
E molto spesso non basta neppure tutta la propria forza di volontà per evitare l'inevitabile.
Non basta cercare di difendersi in ogni modo possibile, pur di salvare quel poco che resta.
Perché anche i muri più solidi alla fine cadono.
Il sole che lentamente entra dalla finestra quella domenica mattina, quasi timido, riuscendo a far capolino a fatica oltre la coltre di nuvole grigie che riempiono il cielo, illumina un poco il volto di Letizia.
Quel volto che Calum non ha mai smesso di osservare neppure per un attimo da quando si è svegliato, perdendosi nell'espressione tranquilla che la ragazza ha e che sostituisce quella più dura di qualche ora prima; perdendosi in quei lunghi capelli scuri che le coprono gli occhi contornati da occhiaie che il moro ha notato subito, e di nuovo un brivido gli percorre la schiena nell'intravedere quel colore violaceo a cui non vuole prestare attenzione; perdendosi nella linea dolce degli zigomi, che adesso si ritrova a sfiorare con la punta delle dita per non svegliare quella ragazza di cui non sa assolutamente niente. Perché il nome di una persona non spiega mai la sua storia.
E non sa perché si stia comportando in quel modo. Avrebbe potuto benissimo andarsene da quella stanza dopo essersi svegliato, scendere giù e suonare il citofono di casa sua, inventandosi l'ennesima scusa con i suoi per essere tornato così tardi, per poi magari andare a farsi un giro in città, senza una meta ben precisa come suo solito, dimenticandosi tranquillamente di tutto quello che è successo.
Invece è ancora lì, steso sul letto intriso del profumo particolare di quella ragazza molto singolare, in ogni sua più piccola parte. E sa che per adesso non ha alcuna intenzione di mettere nemmeno un piede fuori dalla stanza, fino a che la domanda che ha in testa per la mora non avrà trovato una risposta.
Sospira piano e si alza dal letto, cercando di non svegliare Letizia, per avvicinarsi al muro piena di foto, di immagini stampate e di frasi scritte a penna, matita, o pennarello, che rendono quella parete una cosa a sé, la rendono viva e vissuta in ogni suo millimetro e in ogni cosa che nasconde il bianco della vernice.
Osserva con un'attenzione ed una curiosità che non gli erano proprie da troppo tempo, da quando la vita per lui ha smesso di avere un significato, perdendo la sua importanza. Osserva, ed ad ogni cosa che vede un brivido gli percuote l'anima, come a volerla destare, come a volerla mettere in allarme, pronta ad ogni eventualità.
Si perde tra foto piccole o di grande formato, Polaroid, di spiagge all'alba o al tramonto, mari in tempesta, boschi cupi e coperti dalle nuvole, libri aperti e tazze di cioccolata fumanti. Poi arrivano le frasi, citazioni di persone famose, di canzoni, di poesie, di libri, di film. Ma non sono quelle cose che attirano la sua attenzione.
Perché ciò che maggiormente lo colpisce sono le foto che ritraggono Letizia con una ragazza dai lunghi capelli biondo cenere e dagli occhi grandi e castani, a volte mentre fanno le linguacce all'obbiettivo, altre mentre mettono su espressioni strane e buffissime che riescono a strappare a Calum un sorriso dalle labbra nel vedere la mora in quel modo, così diversa da come l'ha conosciuta solo poche ore prima. Così vera e viva, luminosa, felice.
Ci sono anche foto che ritraggono Letizia tutta sola; mentre legge un libro; mentre usa il PC; mentre ascolta la musica persa ad osservare il paesaggio fuori dalla finestra di una camera che lui non ha mai visto prima o fuori da un finestrino di una macchina o dell'autobus; mentre con la penna in mano scrive o disegna qualcosa su una pagina bianca; mentre osserva l'obbiettivo con quegli occhi che riescono a lasciarlo senza parole ancora una volta.
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Burn with you || c.h
FanfictionA volte, la discesa verso l'inferno comincia senza rendersene conto, fino a che non è troppo tardi. Troppo tardi per tornare indietro, per cambiare le cose, per salvare qualcosa di ciò ch'è rimasto. O almeno, la nostra è iniziata così. Si cerca una...