Ed è proprio durante quel viaggio, che si capisce quanto importante sia l'altro.
Perché è l'unica persona in grado di curare le ferite che si hanno dentro.
Perché è l'unica persona che riesce a capire e a scacciare la solitudine.
I piedi quasi corrono sul marciapiede; il cuore batte forte dentro al petto; gli occhi lucidi non riescono a farle vedere bene dove stia andando. Intanto, cerca di restare calma; di non lasciarsi prendere troppo dalla preoccupazione; di restare forte. Perché non deve crollare, non di nuovo, non adesso, non quando la persona più importante della sua vita ha bisogno di lei. Un bisogno che quel giorno le ha dimostrato per la prima volta, apertamente, chiedendo il suo aiuto, il suo appoggio, una spalla su cui piangere che Madison non è sicura di essere in grado di dargli; non con l'inferno che si ritrova dentro e che non permette alle sue ferite di rimarginarsi come dovrebbero. Perché gli elementi per farle sparire ci sono; ma il passato che passato ancora non è continua la sua tortura lenta sulla sua anima troppo debole, caduta nuovamente in quel circolo vizioso da cui era riuscita ad uscire a fatica, passo dopo passo, attingendo ad un coraggio che non è mai stato suo e mai lo sarà.
Respira forte e cerca di tornare lucida, di tranquillizzarsi, di capire qualcosa. Sa solo che il messaggio che Luke le ha mandato quasi un quarto d'ora prima l'ha messa in agitazione. Le ha messo addosso una paura così grande e così intensa che mai prima di allora aveva provato. Una paura probabilmente infondata, dovuta alla troppa ansia per un qualcosa capitato all'improvviso che, come ogni novità, sconvolge sempre tutto e non si sa mai se in meglio o in peggio. Un qualcosa che, sicuramente, ha sconvolto Madison più di quanto avrebbe mai potuto pensare.
Madison che, quando si parla di Luke, diventa tutta un'altra persona; diventa quella stessa luce che il biondo ha visto dentro i suoi occhi castani; diventa allegra, luminosa come se fosse sotto ad uno strano incantesimo di cui nessuno attorno a lei – neppure lei stessa – riesce a capire. Ogni volta che si parla di quel ragazzo, Madison si trasforma. È come se la fiamma della vita dentro di sé che solo Luke è stato in grado di riaccendere si alimentasse grazie a lui, che riesce sempre a farla stare bene, a capirla senza bisogno di parole, semplicemente con quegli occhi colore del mare che riesco sempre a farla sentire nuda, senza difesa alcuna da quello sguardo che sembra volerle leggere l'anima. Un'anima spezzata che i suoi occhi castani mostrano troppo bene.
Quegli stessi occhi che si stanno guardando attorno preoccupati, ansiosi, terrorizzati a causa di un qualcosa che Madison proprio non sa come spiegarsi. È una sensazione orribile: si sente impotente, con le mani legate, senza poter fare niente. E sa che probabilmente la sua reazione è eccessiva, perché non capisce ciò che sta succedendo.
Ma sa anche che, se Luke chiede aiuto come quel pomeriggio, vuol dire che la situazione è davvero grave. Perché la bionda ormai conosce troppo bene il ragazzo e sa che, quando è lui a chiedere aiuto, significa che non ha più forza per rimettersi in piedi da solo. Perché Luke è forte; lo ha dimostrato tantissime volte; ha sempre cercato di non essere un peso per nessuno; ha sempre tentato di rimettersi in sesto con le sue sole forze. Ma nessuno è invincibile e forte abbastanza per salvarsi da solo. Madison lo sa anche troppo bene.
Per questo si ritrova a correre per le vie di Sydney pur di arrivare il prima possibile a casa di Luke; pur di stringerlo a lungo a sé, per tentare di dargli quella forza di cui ha bisogno per rimettersi in sesto; una forza che la ragazza spera con tutto il cuore di avere dentro di sé almeno per lui. Lui, il suo migliore amico, l'unica persona in grado di mettere in sesto i pezzi della sua anima nata troppo debole per affrontare le difficoltà della vita. Quelle stesse difficoltà che l'hanno già schiacciata una volta e che continueranno a schiacciarla, ad incatenarla, a ferirla, solo perché lei non riesce a difendersi come invece vorrebbe.

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Burn with you || c.h
FanfictionA volte, la discesa verso l'inferno comincia senza rendersene conto, fino a che non è troppo tardi. Troppo tardi per tornare indietro, per cambiare le cose, per salvare qualcosa di ciò ch'è rimasto. O almeno, la nostra è iniziata così. Si cerca una...