Qualcuno a cui, alla fine, si mostra ciò che si tiene nascosto da troppo tempo.
Qualcuno di cui ci si fida talmente tanto da non aver più paura.
Qualcuno che, costantemente, si dimostra essere la cosa più bella di tutte.
Sono passati undici mesi da quando Calum è entrato nella sua vita, riempiendola. Mesi che, per entrambi, sono stati un susseguirsi di emozioni talmente forti e intense che nessuno dei due riuscirebbe mai a descrivere a parole.
E Letizia ormai non si chiede più perché il cielo le abbia fatto un regalo così grande, perché la vita le abbia messo accanto quell'angelo prezioso ed unico. Perché sa che non avrà risposta, in nessun caso. Perché sta cominciando a capire che molte cose non avranno mai una spiegazione vera e propria; succedono, forse per caso, forse no. Sta di fatto che, quando accadano, sconvolgono sempre tutto quanto. La mora lo sa bene.
Perché non avrebbe mai immaginato che, dopo aver conosciuto il suo vicino di casa, la sua vita avrebbe preso quella piega. Non avrebbe mai pensato di attraversare così tanti alti e bassi, di superare così tanti ostacoli. Non avrebbe mai immaginato che avrebbe ricevuto molto più di quanto aveva sperato per tutta la vita. Non avrebbe mai creduto di poter avere una seconda occasione per ricominciare.
Perché Calum è la sua seconda occasione. Ecco perché sta cercando in tutti i modi di aiutarlo, di capirlo fino in fondo, per farlo uscire dal buio che lo ha risucchiato e che l'ha privato di quella luce che, solo per poco, era riuscita a vedere in quegli occhi disperati. Occhi che sono sempre stati capaci di vederla veramente, di spogliarla di ogni sua maschera, di abbattere ogni suo muro, di accarezzare l'angolo più profondo della sua anima. Occhi che le hanno dato molto più di quanto lei abbia mai sognato.
E la ragazza non può ignorare il fatto che la persona che ama sta male e non riesce a sfogarsi, a parlare del suo dolore; che sta soffrendo per un qualcosa più grande di lui. Come non può, non riesce ad ignorare il fatto che si sente completamente impotente, incapace, perché non riesce a trovare una soluzione a tutto quel casino. Perché non riesce a salvare l'unica persona che le ha dato amore, in un modo che lei non aveva mai sperimentato prima.
Lo guarda, Letizia. Guarda Calum negli occhi, mentre lui la sta abbracciando forte. Sono stesi sul letto della mora, eppure nessuno dei due si sente ancorato al suolo. È come se fossero in un mondo fatto solo per loro, da cui non vogliono uscire, per nessun motivo. Un mondo che è dentro gli occhi dell'altro, in un gioco che lega indissolubilmente i loro sguardi, che colma ogni loro spazio vuoto.
Guarda gli occhi del ragazzo, lei, perdendosi in quel colore scuro che per tutto quel tempo ha soltanto cercato di proteggerla, anche se non sempre ci è riuscito, dimostrando ad entrambi che solo stando insieme possono rimarginare le ferite e lasciarsi definitivamente alle spalle i pesi che si portano dietro da anni e che non fanno altro che renderli sempre più deboli ad ogni secondo che passa.
Però... Letizia non conosce i pesi che Calum ancora si porta dietro. Perché sa, sente che il ragazzo le ha raccontato una minima parte della sua storia, lasciando in sospeso ciò che maggiormente lo tormenta; quello stesso qualcosa contro cui anche lei sta cercando di combattere, per il bene del moro. Perché non può permettersi di perderlo, non adesso che l'ha finalmente ritrovato.
Vorrebbe... Vorrebbe soltanto che si lasciasse aiutare, che si aprisse, almeno per quel tanto che serve per cambiare le cose. Ma sa, lei, che per aprirsi a qualcuno ci vuole tempo. Lo sta sperimentando sulla sua pelle da mesi ormai. Mesi passati a chiedersi perché non è mai riuscita a trovare il coraggio sufficiente per parlare al suo ragazzo di ciò che l'ha resa la persona che è adesso, di ciò che l'ha ferita, che le ha lacerato il cuore e distrutto l'anima pezzo dopo pezzo, come se si divertisse a vederla persa, con più alcuna certezza a cui ancorarsi per non cadere.
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Burn with you || c.h
Fiksi PenggemarA volte, la discesa verso l'inferno comincia senza rendersene conto, fino a che non è troppo tardi. Troppo tardi per tornare indietro, per cambiare le cose, per salvare qualcosa di ciò ch'è rimasto. O almeno, la nostra è iniziata così. Si cerca una...