Eppure, si fa di tutto pur di non mollare, pur di non dire addio.
Pur di non rinunciare a qualcuno di veramente troppo importante.
Qualcuno per cui si sa di provare un sentimento più forte di quanto si voglia ammettere.
È arrivata in camera da quasi un'ora, ma non ha ancora preferito parola. E Michael non ha la benché minima idea di come poter far stare meglio la sua migliore amica. Perché da un mese Letizia è in quello stato. Da un mese lui non vede più quella luce potente e timida dentro gli occhi scuri della mora. Da un mese non la sente ridere o scherzare. Da un mese vede solo l'ombra della ragazza che è riuscita, insieme ad Ashton, a tirargli su il morale, a non fargli perdere la speranza. Da un mese lui sa cos'è successo. Da un mese è preoccupato per più di una persona a causa di quella situazione che sta degenerando giorno dopo giorno; una situazione che sta trascinando verso il buio ed il vuoto troppe persone che meritano solo di state bene. Da un mese si sente con le mani legate, incapace, inutile, perché non riesce ad essere per Letizia ciò che lei è stata per lui durante quei lunghi sei mesi; sei mesi che hanno visto la loro amicizia crescere e rafforzarsi, diventare sempre più bella ed importante per entrambi, senza la quale nessuno dei due riesce ad immaginare come le cose sarebbero andate. Da un mese non vede l'ora di uscire dall'ospedale per andare di persona e cercare di risolvere le cose una volta per tutte. Da un mese tenta di mettere la mora di buon umore, senza però riuscirci, neppure una volta.
Sospira. Vorrebbe tanto sapere quanto si diverta la vita a veder vacillare le persone, magari godendo delle sue vittorie a discapito di chi ha creato. Sarebbe bello poterle parlare faccia a faccia, pur di farle sapere quanta rabbia ha dentro a causa sua. Una rabbia che non provava da quando sua sorella è morta. Una rabbia che, quella volta, era durata per un po' di tempo, prima di sparire; perché lui aveva capito che provare quel sentimenti non avrebbe mai sistemato le cose. Ma con Letizia e gli altri le cose sono completamente diverse; perché sono tutti vivi, e Michael non vede motivo migliore di quello per continuare a combattere, nonostante le difficoltà.
Si passa stancamente una mano sul viso, cercando di schiarirsi le idee, sperando di trovare prima o poi un modo per far funzionare il resto. Perché deve pur esserci una soluzione, deve pur trovarsi da qualche parte; Michael ne è certo. Però non sa proprio da dove potrebbe cominciare a cercare.
«Non pensare troppo, Mike. Non ce n'è bisogno.»
La voce di Letizia, che all'improvviso rompe il silenzio, fa sobbalzare il maggiore, cogliendolo di sorpresa, catturando immediatamente la sua attenzione, lasciandolo totalmente spiazzato. Perché l'amica non aveva mai detto parole più dure di quelle, tinte di una nota di sconfitta che all'altro non è passata per niente inosservata.
«Perché?» chiede allora, cercando di capirla, sperando di poter varcare i muri – seppur ancora troppo deboli – che la mora in quel lungo mese ha ricostruito completate da sola. Muri che, Michael lo sa, soltanto una persona è in grado di far cadere ancora una volta, per non dar loro più alcun modo di nascere. Una persona che lui conosce bene, quasi più di se stesso, ma che non vede da troppo tempo.
«Perché non avrebbe senso, Mike. Ormai le cose stanno così, me ne sono fatta una ragione. Che senso avrebbe cercare di cambiarle?»
Letizia parla piano; la voce stanca, debole; gli occhi puntati sul paesaggio che si vede dalla finestra. Occhi che guardano tutto ma che in realtà non vedono niente, neppure gli addobbi di Natale che illuminano le strade. Perché, da quando Calum ha deciso di escluderla dalla sua vita per un motivo che lei proprio non riesce a capire, è come se un velo nero si fosse posto tra i suoi occhi e ciò che la circonda, intrappolandola in un mondo senza luce da cui ha rinunciato ad uscire. Non sa più cosa fare; si sente vuota, incompleta, incolore, come se quello che avesse dentro fino ad un mese prima le fosse stato strappato via all'improvviso, senza che lei potesse difendersi o provare a reagire in qualche modo.
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Burn with you || c.h
FanfictionA volte, la discesa verso l'inferno comincia senza rendersene conto, fino a che non è troppo tardi. Troppo tardi per tornare indietro, per cambiare le cose, per salvare qualcosa di ciò ch'è rimasto. O almeno, la nostra è iniziata così. Si cerca una...