Segreti troppo grandi, a cui mai nessuno avrebbe potuto pensare.
Segreti che sono in grado di distruggere tutto quanto nella frazione di un attimo, come una folata di vento.
Segreti che, quando vengono scoperti, creano ancora più danni di prima.
Eccola di nuovo lì, in camera sua, davanti allo specchio con solo l'intimo addosso, intenta ad osservarsi con gli occhi di chi si vede come una completa nullità, come un totale fallimento, come qualcuno che non vale niente e che non meriterà mai niente di buono. Lo sguardo con cui si vede Madison fin da quando ha quattordici anni. E anche se adesso ne ha diciotto, le cose non sono cambiate, anzi; sono peggiorate, perché lei non è mai stata in grado di proteggersi. Aveva creduto che in quei quattro anni la situazione sarebbe migliorata in un modo o nell'altro, anche solo di poco. Invece è successo tutto il contrario.
Sospira e lascia che i suoi occhi castani passino su ogni parte di lei. Analizza attentamente ogni millimetro del corpo, del volto, e tutte le imperfezioni che ha le catturano l'attenzione. Imperfezioni a cui la sua mente aggiunge particolari che solo i suoi occhi riescono a vedere. Particolari che le poche persone che le vogliono bene non hanno mai notato, o che forse hanno fatto finta di non farlo per non ferirla ulteriormente, per proteggerla.
Si osserva attentamente. E riesce soltanto a vedere una ragazza che non è mai stata niente; che si è sempre sentita niente; che sa di non valere quanto le persone che la amano credono. Quelle stesse persone per le quali Madison non vuole essere un peso, una vergogna. Quelle persone per le quali avrebbe tanto voluto far di più e dimostrare tutta la sua gratitudine.
Perché sa che i suoi genitori meritano una figlia migliore, ambiziosa, coraggiosa; decisa a fare tante cose, a vedere tanti posti diversi, a studiare all'università che più le piace. Tutto il contrario del suo carattere debole, insicuro, sempre diffidente, troppo poco intraprendente e sempre pronto a nascondersi.
Perché sa che Letizia merita un'amica migliore, presente, sincera, pronta a fidarsi e a lasciarsi amare, in grado di tenerla in piedi se mai dovesse cadere, in grado di curare le sue ferite se mai dovesse farsi male di nuovo. Invece è fragile, Madison, troppo terrorizzata di commettere altri errori, di non riuscire ad essere chi vorrebbe.
Perché sa che a Luke non serve un peso, una palla al piede come lei, una ragazza per niente bella che non sa neppure badare a se stessa, che non sa prendere in mano la sua vita per farla ripartire con le sue forze; non lui, non quell'angelo che dalla vita merita solo il meglio. Non vuole che lui le stia vicino solo per pietà.
Sospira e si guarda, puntando a lungo gli occhi castani su quei segni rossi e ben evidenti sulle sue braccia. Segni netti, precisi; alcuni più lunghi e più marcati di altri. Segni che fanno male; che ben le tengono a mente ogni suo difetto, ogni suo errore; che ben le ricordano quanto sia sbagliata, quanto poco meriti dalla vita; che ben le dimostrano quanto debole sia sempre stata, quanto incapace sia di amarsi, di volersi bene.
Sì osserva. E sa che quello che sta per fare non va bene; sa che la via d'uscita che ha scelto da ben quattro lunghi anni non è mai stata quella giusta per risolvere i suoi problemi; sa che così facendo peggiorerà tutto quanto e che non potrà tornare indietro; sa che sta mandando in fumo i mesi passati lontano da casa per rimettersi in sesto.
Ma non ha più alcuna via d'uscita, lei. È entrata in un circolo vizioso che ha oscurato tutte le altre possibilità, tutte le altre opzioni che avrebbe potuto scegliere per stare bene, per farsi forza, per rimettersi in piedi da sola, per non essere più un peso per nessuno. Perché non c'è via d'uscita per chi non è forte.
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Burn with you || c.h
FanfictionA volte, la discesa verso l'inferno comincia senza rendersene conto, fino a che non è troppo tardi. Troppo tardi per tornare indietro, per cambiare le cose, per salvare qualcosa di ciò ch'è rimasto. O almeno, la nostra è iniziata così. Si cerca una...