Capitolo trenta: London
-Equesta è l'ultima- esclama Harry
Osservola casa difronte a me. È una bellissima villa su tre piani, perfettaper tutti noi. Non è molto lontana dal centro di Londra. L'abbiamoaffittata per un paio di mesi per vivere insieme, non so se verrannoanche le ragazze degli altri; ma nel caso ci sarebbero il posto nonmanca
-Marypoi ci spiegherai perché queste valigie pesano più di me- sbuffaLouis
-Miha male la schiena- si lamenta
-Scusa-gli lascio un bacio sulla guancia e mi sorride
-Maora dovresti portarmele in camere- continuo
Ilsuo sorriso scompare e mi guarda male. Non dice niente, sbuffasoltanto riprendendo le valigie. Gli sento sussurrare un "me lapagherai". Ridacchio scuotendo la testa ed entro in casa. Dopo ungiro veloce arrivo nella camera che dovrebbe essere mia e di Harry. Ètipo la camera da letto di casa sua: pareti bianche, grandi vetrate estile moderno
-Cometi sembra?- domanda Harry dietro di me
-Potròrisponderti solo dopo che avrò visto l'armadio- mi avvicino allacabina e la esamino per bene
-Ioamo questa camera- lancio un urlo saltando sul letto
Harryride guardandomi -Lo sapevo, mi sono occupato personalmente dellascelta della camera- sorride
-Questaè l'ultima-
facadere l'ultima valigia Louis attirando l'attenzione
-Seora non vi dispiace ma io mi ritiro in camera per far riposare la miaschiena - esclama e poi mi indica - e da te mi aspetto colazionein camera per una settimana-
-Certocapo- scendo dal letto ridendo
-Comunquesiete passati dalla stanza musica?- domanda
-Chesala?- li guardo
-Dovevaessere una sorpresa- Styles lo guarda male
-Doveva-Louis fa un'espressione da innocente
-Dov'è?-sorrido
-Infondoa sinistra- esclamano
Liscanso e percorro il lungo corridoio ricoperto da quadri anonimi.Apro la grande porta color ciliegio e mi si presenta una grandestanza piena di chitarre, una piccola saletta per registrare e unpianoforte bianco. Sgrano gli occhi dallo stupore, quando ho letto lecaratteristiche di questa casa non era nominata una stanza "musica".Mi avvicino al pianoforte toccando leggermente i tasti
-Wowe questa da dove è uscita?- entra Niall e cattura la mia attenzione
-Vedoche neanche a te hanno detto nulla- ridacchio
-Ahnon è la prima volta- alza le spalle divertito
Anchelui come me da un'occhiata in giro, parliamo per un po anche dichitarre e mi racconta quando ha iniziato a suonare
-Tucome hai imparato a suonare la chitarra?- domanda
Misiedo sul sedile del pianoforte
-Avevoundici anni; mio padre trovò una sua vecchia chitarra in soffitta emi venne una specie di ispirazione. Li incominciare a prenderelezioni- gli spiego
Entranoin stanza anche gli altri. Ognuno prende il suo posto, solo Louis sisiede accanto a me essendoci solo un posto accanto
-Oradovete spiegarmi perché io non ne sapevo niente di questa stanza-mette il broncio Niall