Story Of My Life

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Capitolo Venticinque: Story Of My Life

Lepiccole onde creano degli aloni sulla sabbia umida. Il sole è ancorain cielo; sono le tre del pomeriggio e io sono qui dalle undici. Nonho neanche fame, ho lo stomaco praticamente chiuso. E non faccioaltro che rimuginare sui miei pensieri da ore e ore. Non mi è maipiaciuto andare a mare ma ho sempre amato sedermi sulla sabbia edosservare. Apro la cartella

"Nome:Mary Kate Jolie-Pitt - Paziente Numero: 187 - Età 15/16 anni"
Per loro ero solo un numero come tanti; ma quella dottoressa miha aiutato d'avvero. Non si è limitata a prescrivermi medicine o arinchiudermi in uno di quelli dannati ospedali psichiatrici.

"Lapaziente presenta i sintomi di una lieve forma di bipolarismo dovutoad un trauma recente e pare sia instabile mentalmente. Le sono statiprescritti farmaci che deve prendere tutti i giorni per tutta la suavita per controllare il bipolarismo; evitando così che diventiaggressivo e possa far del male a se stessa o ad altri. Perl'instabilità mentale si raccomanda un percorso terapeutico erisalire al trauma; se la paziente non collabora o non si riesce arisalire alla causa per curarla si raccomandano altri farmaci per glistessi motivi precedenti. La paziente ha tentato di uccidersi e cisono probabilità che possa rifarlo. Non mangia e non parla d'allora.Presenta anche sintomi di anoressia e bulimia, risalenti ad un paiodi mesi fa..." sospiro ricordando tutto.

Nonè stato mai accertato che soffrissi di bipolarismo e di instabilitàmentale. Era un periodo buio e invece di aiutarmi veramente hannopreferito la strada più semplice; quella di iniettarmi droghechiamate da loro medicine. Ho smesso di prenderle esattamente settemesi fa, due mesi dopo aver finito la terapia durata tre mesi; non miservivano e tutto il tempo che è passato dall'ora ne è la prova.Sono uscita da quel pozzo senza fondo grazie solo alle persone chetengono veramente a me. Sono quello che sono perché ho deciso di nonlasciarmi più andare. È stata una mia scelta quella di non morire.Ho deciso di lasciarmi salvare solo perché lo volevo io. Su questonon ci sono dubbi.

*****

Entroin casa e chiudo la porta cercando di fare meno rumore possibile.

-Dovediavolo sei stata?- mi giro di scatto trovando mio padre

-Miha spaventato- esclamo agitata

Nonl'avevo proprio sentito e pensavo che non ci fosse nessuno in casa.Continuo a tenere le mani dietro alla schiena per nascondere lacartella. Mio padre è stato sempre quello con il polso fermo incasa. Lui prende tutte le decisioni più importanti perchéaltrimenti regnerebbe il caos, neanche mia madre riesce a staredietro a tutti noi

-Capiscoche stanotte sei stata da Harry; tua madre mi ha fatto promettere chenon ti dirò niente. Ma sono le quattro del pomeriggio e non ho tuenotizie da ieri, e per di più una delle mie auto è sparita. Potevifarmi una telefonata, o come usate oggi voi giovani un messagg...- siblocca

-Cos'haidietro la schiena?- alza un sopracciglio

Ingoiorumorosamente -Niente- cerco di andar via

-MaryKate Jolie-Pitt- mi blocca per un braccio mostrando la cartella

-Cos'èquesta?- la prende

Nonho la forza di parlare. Sono successe troppe cose oggi. Capisce pocodopo di cosa si tratta, e ne rimane scioccato. Mi guardo negli occhi,ora è lui a non sapere che dire

-Stobene- sospiro

-Hochiuso quella faccenda dando la prova ancora una volta che sto bene eche ora è passato-

Miabbraccia forte. Non mi risponde, non mi chiede niente, mi abbracciasoltanto. Lo stringo forte lasciando scendere una lacrima solitaria.Si stacca quando sentiamo il campanello suonare; controlla.

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