Thanks

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Capitolo Ventisette: Thanks

-Tu..tu... tu... oh cavolo non so neanche come descriverti!- borbottaagitando le mani

-Justin-lo richiamo

-Invecedi parlare a vanvera porta le mie valigie in camera grazie- sorridofalsa per l'affermazione

Sonopartita un giorno prima per NewYork, non volevo restare a LosAngeles. Justin stava qui già da un paio di giorni; mi è venuto aprendere dall'aeroporto e mi ha portato nel cottege della miafamiglia. È un cottege verso la periferia della grande mela; è adue piani, ci sono camere per tutti noi ed ha un giardino grande sulretro. Lo abbiamo affittato per due settimane ed è già tuttoarredato. Apro la porta e faccio entrare Justin con le mie duevaligie; non penso di tornare a Los Angeles quindi mi sono portatatutto quello che poteva servirmi... ovviamente sono più di duevaligie. L'aria calda mi conforta subito; fuori si muore di freddo

-Noncapisco come hai potuto non dirgli di quello che è successo un annofa- posa le valigie fuori alla porta di camera mia

-Nonci riesco- ammetto

-Unaparte di me dice che è presto, che né io né lui siamo pronti pertutto questo: io per affrontarlo e lui per accettarlo- giro i tacchie controllo che tutto sia chiuso

-Com'èfinita la serata?- mi segue

-Dopoche gli ho praticamente pregato di aspettare, se ne andato. L'hosalutato fuori alla porta e dopo che gli ho augurato buon viaggio adetto che non va da nessuna parte-

-Come?-mi ferma Jus

-Hadetto testuali parole "Io non vado da nessuna parte. Ora sono quiper te"- cito le parole di Harry quella sera

-Etu che gli hai risposto?-

-L'hobaciato- alzo le spalle

-Okaynon vuoi parlarne ora- ridacchia

-PerspicaceBieber, veramente perspicace-

Vadoin cucina e mi compare un'ampia stanza di color crema. Odio questocolore e pensare che lo vedrò tutte le mattine per due settimane

-Haiintenzione di mangiare o preferisci rimanere digiuno per altre24ore?- entra anche lui

-Chebrutto colore- si guarda intorno concordando con i miei pensieri e siavvicina ai fornelli

-Allora?-mi guarda

-Nonho fame- cerco di andarmene ma mi ferma

-NoBadGirl! Ora tu ti siedi su quella sedia e aspetti che sia prontoperché non mangi da ieri sera e ora sono le otto di sera- incrociale braccia al petto

-C'èil fuso-orario di due ore- alzo gli occhi al cielo

-Okayallora non mangi da 22 ore- sorride bastardo

-Okay-sbuffo e mi siedo sulla sedia

-SorridiBadGirl, sorridi che sei molto più bella- mi fa l'occhiolino

UNANNO E MEZZO PRIMA

-Justin-lo chiamo

-Mary?Ma dove sei? Si sente la musica- esclama preoccupato

-Aduna festa, ora sono nel bagno- trattengo un singhiozzo

-Staipiangendo? Che è successo?-

-Nonmi sento bene Jus, mi gira la testa e non riesco nemmeno a reggermiin piedi-

-Dimmidove sei, vengo subito a prenderti-

-Io...io... non lo so- trattengo le lacrime

Hopaura a stare qui. Le feste sono routine per me ma ho una bruttasensazione addosso e penso che mi abbiano messo qualcosa nelbicchiere

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