PER INIZIARE VOLEVO DIRE A TUTTI CHE I COMPORTIMENTI, FATTI,
CARATTERI E VICENDE SONO PURAMENTE INVENTATI
NON INTENDO DANNEGGIARE O DIFFAMARE
IN ALCUN MODO I PERSONAGGI REALI
PRESENTI NELLA FANFICTION
GRAZIEALTRI PERSONAGGI CHE COMPARIRANNO
IN SEGUITO IN QUESTA FANFICTION:
ANGELINA JOLIE
BRAD PITT
MILEY CYRUS
DEMI LOVATO
JUSTIN BIEBER
SIMON COWELL
FRANCESCO SILVESTRE ( forse )
ARIANA GRANDE ( forse )
TOM BECK ( forse )
5SOS ( forse )
ALTRI
BUONA LETTURACapitolo uno: Questa Sono Io
POV MARY
Tutto intorno a me è buio, non riesco a vedere niente e nessuno. Cerco di rimanere calma ma la verità è che ho paura. Muovo le mani in cerca di qualche interruttore per la luce ma non trovo niente, neanche un muro dove appoggiarmi. Sento freddo sulla mia pelle e sento i miei capelli svolazzare nell'aria. Improvvisamente la luce si accende accecandomi. Mi copro gli occhi e quando si abituano alla luce, li apro. Riconosco subito la stanza, è quella in cui si fanno le le operazioni negli ospedali, mi guardo intorno e vedo i muri tutti bianchi con dei macchinari che fanno un rumore fastidioso e alcuni dottori intorno ad un paziente sul tavolo operatorio. Indosso un'uniforme verde sbiadita davvero orribile, i miei capelli ora sono raccolti in una coda alta e ho una mascherina alla bocca e capelli. Cerco di muovermi per andare via di li', perché io non ci dovrei essere in quel posto, ma non ci riesco. È come se qualcosa bloccasse le mie braccia e gambe. Cerco di chiamare aiuto ma nessuno sembra sentirmi. Inizio ad agitarmi ma la mia attenzione subito dopo viene catturata dai dottori. Continuano a ripetere: "la stiamo perdendo, la stiamo perdendo". Si spostano per andare a prendere dei macchinari per far riprendere a battere il cuore del paziente, riesco a guardare il viso della persona sul lettino. La riconosco. Capelli castani raccolti, labbra carnose, naso dritto, occhi chiusi e dei tubi nel naso e bocca. Quella persona è mia madre. Quella scena l'ho già vista mille e mille volte. Cerco di muovermi e di chiamare il nome di mia madre, ma niente. Le lacrime escono dai miei occhi e sento una fitta allo stomaco che mi fa' piegare in due. Inizio a tossire e del sangue esce dalla mia bocca. Inizio a tremare e sento i medici "fermate tutto" segno che il paziente non c'è l'ha fatta. Grido più forte continuando a ripetere "non lasciarmi, non lasciarmi. Ho bisogno di te" tremo come una foglia e sento il respiro mancarmi. Non riesco a respirare o ad emettere alcun suono. Poi di nuovo buio...
"Driiin Driiin"
Mi alzo di scatto respirando affannosamente, sono tutta bagnata e il mio volto è ricoperto di lacrime. Tremo ma non per freddo. Mi sposto i capelli dal viso e metto le mani sul mio cuore come per farlo smettere di battere così forte. Dovrei ringraziare la sveglia che ha suonato, anche se in anticipo di un'ora. Mi ha svegliata da quel terribile incubo. Ho passato tutta la notte in bianco visto che sono ritirata tardissimo dalla discoteca e non sono riuscita a chiudere occhi. Ma a questo punto meglio non dormire. Mi metto a sedere a lato del letto e prendo il mio cellulare, sono le sei di mattina e non penso che mia madre sarà sveglia ma ho bisogno di sentirla. Come pensavo si attiva la segreteria telefonica
"Questa è la segreteria telefonica di Angelina Jolie. Non posso rispondere, ti richiamerò quando sarò disponibile. Se è urgente puoi lasciarmi un messaggio dopo il segnale acustico. Grazie"
Dopo la segreteria parlo
"Mamma... scusami...- sospiro -so' perfettamente che stai dormendo. Scusami se ti ho disturbato... ma volevo sentire la tua voce... anche se quella della segreteria. Ora vado a prepararmi. A dopo e salutami tutti" chiudo la chiamata
Sospiro riprendendomi. Faccio mente locale. Allora mi trovo nel mio letto. Nella mia camera. A casa mia. A Los Angeles. È mattina. Ieri era domenica. Oggi è lunedì. Cavolo! Odio con tutto il mio cuore il lunedì. Ho finito la scuola prima perché ho preso un diploma anticipando ma lo odio ancora. Mi alzo dal letto e apro le tende della camera facendo entrare la luce naturale, successivamente vado nel mio bagno privato dove mi guardo prima allo specchio. Ho un aspetto davvero orribile: occhiaie, occhi rossi, labbra screpolate e tutto. Mi tolgo l'intimo ed entro nella doccia. Mi tolgo di dosso tutto quello che è successo la sera prima, di cui non mi ricordo un granché, e quell'incubo. Non è la prima volta che c'è li ho ma era da tanto che non li facevo. Ritornano quando ci sono dei cambiamenti nella mia vita. Dopo una doccia di trenta minuti esco e indosso l'intimo di pizzo nero. Mi vesto con dei jeans super stretti come sempre e una maglietta nera con un teschio sopra e ai piedi scarpe con tacco e borchie sempre nere, anche se ieri sera sono andata in discoteca e ho portato le scarpe con tacco di quindici centimetri tutto il tempo. Non potete immaginare che dolore, ma se bella vuoi apparire un po' devi soffrire. I capelli li lascio sciolti e poco mossi mentre agli occhi metto lenti a contatto blu scuro. Mi trucco con ombretto e matita nera e le labbra al naturale. Per completare il tutto indosso dei bracciali e un anello appariscente. Come nel mio stile.