Chapter 6 - The ending is the same every damn time

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Un ragazzo alto, biondo, con gli occhi color nocciola e la giacca di pelle la guardava sorridendo.

- Ehi Jus! - disse Austin, dando una pacca sulla spalla del ragazzo.

Cami aggrottò la fronte.

- Cami, questo è il mio amico Justin Bieber. Jus, lei è Camila Cabello ed è... Beh, è arrivata da poco a New York.

Justin le sorrise e lei arrossì, poi puntò lo sguardo al pavimento.

Qualcosa scattò all'improvviso nella sua mente. Aveva già sentito quel nome, ma proprio non ricordava quando.

Alzò la testa e seguì i due ragazzi che le facevano strada.

Erano entrambi molto carini, ma pensò che forse Justin lo era un po' di più.

- Voi siete a quale anno? - domandò.

- Io al secondo, Jus al terzo. Come vedrai, pero', è tutto diviso in corsi. Le prove d'ingresso servono per stabilire il livello di competenza e in base a quello vieni messo nei vari livelli di difficoltà e avanzamento dei corsi. Nonostante io sia del secondo anno, seguo il corso avanzato di canto con Jus, per fare un esempio. - rispose Austin.

- Quanti livelli di difficoltà ci sono per ogni corso?

- Dipende dal corso, a dire il vero. Il ballo è quello che ha più corsi, naturalmente, ed è diviso sia per stile che per difficoltà. - le disse Austin.

A Cami non dispiaceva il ballo, solo che non si riteneva una brava ballerina.

- Questa è una delle aule di musica, al momento vuota. Viene usata soprattutto individualmente dagli studenti per provare composizioni proprie o... trovare l'ispirazione. - disse Justin, mostrandole una grande aula con il parquet, il corrimano lungo un lato e la parete specchiata. In fondo c'erano degli strumenti vari e dei leggìi.

- Mi ispira. - sussurrò Cami, guardandosi intorno.

Justin sorrise.

Andando avanti, le mostrarono tutte le varie aule e le parlarono della vita all'Accademia. Cami scoprì che moltissimi studenti venivano da ogni parte degli Stati Uniti e non solo.

- I dormitori si raggiungono attraverso quella porta oppure dall'esterno, con il portone del palazzo attaccato. Tu dove alloggi, Cami? - le chiese Justin.

- In questo momento sono ospite della fidanzata di Austin, ma penso di non poter restare lì per molto. La questione dell'alloggio è ancora da risolvere, diciamo. Se Shawn Mendes collaborasse avrei già risolto il problema. - rispose Cami, con voce dapprima incerta e poi leggermente irritata.

Justin le rivolse un'occhiata intensa.

- Shawn è una persona da non prendere alla leggera, Camila. Stai attenta. - la avvertì.

Austin guardò l'orologio.

- Jus, abbiamo praticamente saltato la prima ora. Non possiamo perdere anche la seconda.

- E lei? - chiese l'amico.

La guardarono nello stesso istante.

- La portiamo con noi.

***

Shawn scese dal taxi ancora immusonito.

Entrò alla Mendes & Tisdale Inc. e aspettò l'ascensore.

Arrivato all'ufficio di suo padre qualche minuto dopo, bussò e poi entrò senza attendere una risposta.

- Shawn, sto lavorando a un progetto importante. Non potresti preavvisare quando hai intenzione di venire? - lo rimproverò l'uomo.

Shawn 365 (Shawn Mendes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora