- Posso? - sussurrò Cami titubante.
Shawn raccolse gli spartiti sparsi sul letto e mise la chitarra al suo posto, poi si alzò e si mise di fianco alla porta. Aprì un braccio verso la camera in segno di benvenuto, seppur con il muso sul volto.
- Prego. - rispose freddamente.
Cami trasportò le valigie dentro e si guardò intorno.
La stanza era ampia: entrando dalla porta, alcuni passi più avanti c'era un letto grande con le lenzuola blu, che Cami suppose essere di Shawn, accanto c'era un comodino bianco e una lampada; a sinistra c'era un altro letto, ugualmente grande, con le lenzuola rosa e il solito comodino a fianco; a destra c'era una parete in cui una metà era occupata dal divano rosso, con sopra la finestra, e l'altra metà da una grande scrivania di legno e una sedia girevole anch'essa rossa. La scrivania era piena di libri e fogli con parole scarabocchiate e note vicino, libera solo un po' al centro. Il pavimento era di piastrelle color panna lucidissime, che avevano un effetto a specchio, mentre le pareti erano blu scuro. Girandosi attorno, Cami notò una sedia impacchettata, uguale a quella già presente, appoggiata alla parete.
La parete che comprendeva la porta al centro aveva una libreria adiacente alla scrivania ed era sgombra dall'altra parte, perché il letto rosa era vicino al muro.
Alla sinistra del letto di Shawn c'era un angolo rivolto verso l'interno della camera: nella parte in direzione perpendicolare alla porta si trovava una cassettiera, in senso parallelo alla porta d'ingresso c'era una porta, che dava accesso al bagno della camera.
Solo alla fine Cami vide l'armadio: quattro ante fatte come persiane, dello stesso blu delle pareti, chiudevano un armadio a muro.
Shawn continuava a stare in religioso silenzio durante l'esplorazione di Cami.
La ragazza andò a vedere tutto, aprì l'armadio, i cassetti e la porta del bagno. Rimase sorpresa dalle dimensioni del bagno: nonostante fosse sembrato piccolo perché incorporato in una parte della camera, era più grande di quanto ci si aspettasse. Il bagno era tutto bianco, fatti eccezione gli asciugamani arancioni, una striscia di motivi floreali arancioni che correva lungo tutte le pareti orizzontalmente e il sapone lilla.
- Soddisfatta?
Shawn era appoggiato allo stipite della porta, con un'espressione indecifrabile in volto.
- Certamente. E' davvero una bella stanza.
- Ovvio, è la mia! - ridacchiò il ragazzo.
Essendo passata l'ora di cena da un pezzo, a Cami non rimaneva altro che disfare le valigie. Tirò fuori le pile di vestiti e le trasportò direttamente com'erano dentro la metà dell'armadio che Shawn aveva lasciato libero per lei. Fortunatamente ci stava tutto, mancava solo da sistemare i vestiti con le grucce, che Shawn le aveva detto di doversi procurare da sé. Le disse un'ultima cosa: il suo letto aveva dei cassettoni che poteva usare quando non aveva spazio per sistemare qualcosa e poteva usare uno dei tre cassetti della cassettiera. Cami ringraziò il cielo che ci fosse lo specchio sopra, oltre a quello del bagno, dove c'era anche uno specchio lungo.
Buona parte della serata passò così: Cami che sistemava le sue cose in giro per la camera e l'occhio vigile di Shawn da sopra un libro che osservava ogni suo movimento.
Cami si sentiva a disagio. Doveva vivere con un carabiniere? Perché non poteva esserle capitato un ragazzo simpatico e alla mano come Austin o Justin?
Svuotate le valigie, Cami andò in bagno a cambiarsi e mise una tuta comoda ma non tanto brutta da passare per un pigiama consumato o uno straccio. Si struccò, legò i capelli in una coda alla buona e si sedette sul letto con il telefono in mano, a leggere le chat e rispondere ai messaggi che le avevano mandato.
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Shawn 365 (Shawn Mendes)
FanfictionCami arriva in Accademia con due giorni di ritardo ed è così costretta a stare nella stanza 365, la stanza di Shawn Mendes. Lei è dolce, sensibile e socievole ma Shawn vede l'integrità del proprio mondo spezzarsi, e se la prende con lei. Le cose cam...