Chapter 48 - Companion

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Verso le otto il pullmino fece sosta vicino a un bar-ristorante, in cui la comitiva andò a cenare.

Le ragazze presero un'insalatona ciascuna, con tantissime cose dentro, come uova, wurstel, olive, tonno, carote, peperoni, capperi, carciofi e chi più ne ha più ne metta; i ragazzi optarono per una bella bistecca ai ferri, nonostante avessero già mangiato carne a pranzo.

La conversazione iniziò a fluire e ben presto si fecero le nove.

Shawn si rimproverò per aver lasciato che la cena andasse tanto per le lunghe: non c'era tempo da perdere.

Si rimise perciò al volante e Cami si sedette di fianco a lui, con i piedi sul cruscotto e le palpebre basse.

- Non ti addormentare, devi vedere Miami di notte. - le disse Shawn.

- Penso che lo farò lo stesso, non so quanto resisterò... - mormorò lei con un sorriso.

Sbadigliò un po' di volte e infine si addormentò.

I quattro compagni di viaggio che stavano dietro avevano, nel frattempo, intrapreso una discussione accesa sull'orario in cui alzarsi la mattina per andare in spiaggia.

Halsey ed Ally sostenevano che servisse loro una bella dormita, almeno fino alle nove, per combattere le occhiaie, mentre Luke ed Austin erano d'accordo sul mettere la sveglia alle sei e mezza per essere in spiaggia alle sette e godersi il mare di prima mattina.

Anche Shawn era dell'idea che il mattino fosse il momento migliore per godere a pieno dell'atmosfera marittima.

Il mare all'alba era indescrivibile.

Forse marzo era affrettato come periodo dell'anno in cui fare il bagno, ma le temperature non rispettavano la tempistica e Shawn era deciso a superare il record personale del primo bagno dell'anno.

Se il tempo si fosse mantenuto stabile, sarebbe stato come andare in vacanza a giugno.

La conversazione si esaurì del tutto qualche ora dopo, quando nessuno riuscì più a resistere al sonno.

Il pullmino viaggiò così silenzoso e tranquillo fino all'una e mezza.

Shawn, anche lui assonnato, svegliò Cami e le disse di aiutarlo a mettere in piedi gli altri, poi tirò fuori le chiavi di casa e si incamminò sul prato.

Aprì la porta e accese la luce del salotto.

Tornò fuori per guidare prima i ragazzi, che avrebbero portato dentro i bagagli, e poi le ragazze.

- Lasciate pure tutto qua, sistemeremo meglio domani. - ordinò Shawn.

Austin e Luke eseguirono in silenzio, con le spalle un po' ricurve e le palpebre socchiuse.

- Prendete lo spazzolino da denti e il pigiama e seguitemi. - istruì.

Al pianoterra c'erano salotto, cucina, palestra, sala cinema, sala giochi e piscina interna. Al piano superiore invece c'erano sei camere da letto, tre delle quali con bagno in camera. Poi c'era un bagno comune per piano.

All'esterno si stendeva un prato erboso e pochi metri più avanti c'era il mare; sul retro una piscina grande con tanto di lettini e tavolo per aperitivi.

Cami fece caso solamente al fatto che ovunque i suoi piedi andassero era tutto molto bello, ma non ebbe la concentrazione necessaria a fare una più attenta osservazione.

Si abbandonò sul letto matrimoniale di una della due camere con vista sul mare dopo aver pigramente messo il pigiama e aver lavato i denti.

Non si accorse nemmeno di Shawn che si stendeva vicino a lei e le augurava la buonanotte con un bacio all'angolo della bocca.

***

Il mattino portò grandi sorprese.

Cami si alzò e sul telefono vide che erano le otto e mezza.

Andò in bagno a legare i capelli in una coda fatta alla bell'e meglio e a dare un aspetto presentabile al viso.

Scese le scale scalza e si chiese se non ci fosse già qualcuno sveglio.

Sentì profumo di biscotti e quasi saltò gli ultimi gradini, per poi svoltare direttamente a sinistra e vedere un ragazzo nell'ampia cucina illuminata dal sole.

Era piegato sul forno e controllare la teglia di biscotti probabilmente, ma Cami vide che aveva anche un bel fondoschiena.

Si diede uno schiaffo mentale.

Non era il caso di pensare a simili stupidaggini.

Di certo non lo conosceva e non sapeva come presentarsi. O come capire chi diavolo fosse.

Shawn non le aveva parlato di un altro ragazzo che sarebbe stato con loro.

Eppure, mentre si muoveva in cucina di spalle rispetto a lei, sembrava avere molta confidenza con l'ambiente. Sembrava proprio che abitasse lì.

Cami si disse di darsi una mossa e fare qualcosa e a non rimanere lì imbambolata a guardarlo, ma a quel punto lui si girò.

- Oh... - balbettò lei, insicura su cosa dire.

Il ragazzo aveva gli occhi chiari, forse grigi, e i capelli castani tirati su, nonché un accenno di barba che gli stava da dio.

Indossava una canotta grigia abbastanza larga, che metteva in mostra i muscoli delle braccia ben definiti, e un paio di bermuda azzurro cielo. Era scalzo anche lui.

- Ciao. - si avvicinò - Io sono Ced.

Cami annuì lievemente, visibilmente in imbarazzo.

- Ehm... Io sono... Cami. Sono qui con... Shawn... - disse, a voce piuttosto bassa.

Perché si stava giustificando invece di chiedergli spiegazioni?

Stupida, stupida, stupida.

Forse era la sua aria sicura e decisa a metterla in posizione più debole, o forse erano i suoi occhi indagatori.

- Vacanza per due? Il mio cuginetto ha pensato bene di dirmelo, vedo. - commentò Ced, mantenendo un tono inevitabilmente simpatico.

- Siamo... Siamo in sei, a dire il vero. - obiettò Cami, quasi con dispiacere nella voce.

- Un vacanza tra amici? Meglio ancora!

Cami sorrise al buonumore del ragazzo che aveva davanti.

In meno di mezzo minuto era comodamente seduta al tavolo della cucina con i biscotti caldi davanti e una tazza di caffé, a chiacchierare con Ced come se lo conoscesse da sempre.

Scoprì che Ced era il figlio del fratello del padre di Shawn ed era in accordo con lo zio per mantenere la casa, che sarebbe andata in decadenza se nessuno ci avesse abitato.

Aveva ventisei anni, lavorava in spiaggia come bagnino e amava Miami.

Cami pensò che fosse un tipo solare e divertente e non le dispiacque affatto di essersi svegliata così, quella mattina.

Passò una buona mezz'ora prima che qualcun altro si svegliasse: Austin ed Ally presero subito in simpatia il cugino di Shawn e Luke ancor di più.

Quando Shawn entrò in cucina, pero', calò il silenzio e tutti se ne resero conto: a Shawn non stava simpatico Ced.

Cami si rese conto di un'altra cosa: Shawn non aveva previsto la presenza di Ced.

- Ced. - sibilò, fissandolo negli occhi.

- Shawn. - ricambiò il cugino, con un calore miseramente superiore.

- Avrei dovuto presumere che tu e mio padre avete la stessa simpatia in comune.

Era solo da immaginare il sarcasmo nelle sue parole?

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CAN WE KEEP EACH OTHER COMPANY?

Altra novità in questa vacanza 🙈

Questa non ve l'aspettavate, vero?

Al prossimo capitoloo 🍅❤😙

Shawn 365 (Shawn Mendes)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora