Cami si strinse di più a Shawn, con un gran sorriso stampato in faccia, impossibile da sminuire o da togliere. Si commosse.
Non credeva che un ragazzo all'apparenza tanto duro e viziato fosse capace di tale dolcezza. Perché il modo in cui aveva pronunciato quel "ti amo" era stato dolcissimo. Forse era stata proprio la sua voce a farla commuovere.
L'aveva sentita in tante tonalità diverse, ma mai così tenera. Era semplicemente perfetta.
Ogni suono si era sciolto per lei, lei che sentiva nella sua mente ripetersi il "ti amo" all'infinito.
Le prime volte lo sentì uguale e le scesero delle lacrime di pura gioia, poi cominciò ad affievolirsi. E allora ebbe la forza di frenare le lacrime, che erano inspiegabilmente imbarazzanti.
- Ti amo anch'io. - sussurrò, a qualche centimetro dal suo orecchio sinistro.
Si asciugò in fretta le strisce umide che le percorrevano le guance e si affrettò a baciarlo.
Fu un bacio dato con l'anima, con tutta la passione di cui era capace.
Shawn sorrise sulle sue labbra, euforico.
Non c'era sollievo maggiore di quando il rischio è valso la pena per cui è stato corso. Lei lo ricambiava e non c'era cosa che lo rendesse più felice in quel momento.
Probabilmente era scontato che qualcosa fra loro due sarebbe successo, dovendo condividere la stessa camera per un anno, ma lui era contento così.
La sua dolcezza e pazienza gli avrebbero fatto bene e forse anche lui si sarebbe addolcito un po'. Anzi, era già successo.
Se fosse stato lo Shawn di sei mesi prima, avrebbe fatto rissa con Ced già parecchie volte.
Forse è vero che le persone un po' cambiano, pensò.
Guardò la ragazza stretta tra le sue braccia e le diede un bacio, come per ringraziarla di essere entrata nella sua vita e di esserci ancora fino a quel momento.
***
I giorni seguenti furono abbastanza ripetitivi, ma non noiosi.
Stare in spiaggia tutto il giorno e andare la ballare la sera non poteva risultare noioso dopo neanche una settimana: erano tutti poco abituati al clima vacanziero e se lo goderono senza lamentele.
Fu, anzi, triste dover partire.
Caricarono i bagagli il sabato mattina presto e intrapresero di nuovo il lungo viaggio di quasi venti ore per New York.
- Luke, ma una sosta? - implorò Cami, dopo quasi cinque ore di viaggio ininterrotto.
- A Brunswick. Siamo ancora in Florida, Cami. - le rispose il biondo con le mani sul volante.
Lei sbuffò.
- Ma non possiamo fermarci lo stesso? Ho davvero bisogno di un bagno. - insisté.
- Siamo quasi a Jacksonville e da lì rimane circa un'ora fino a Brunswick, cosa ti cambia aspettare?
- Mi prendi per il culo? La mia vescica non aspetterà un'ora perché tu ti sei impuntato ad arrivare in Georgia tutto d'un colpo. Accosta, per favore.
Luke ci pensò due secondi e chiese chi fosse a favore di una sosta a Jacksonville e chi a Brunswick.
Vinse la prima.
Ne approfittarono tutti per andare ai servizi e Halsey comprò due pacchetti di patatine, ricevendo un'occhiata confusa da parte di Ally e Cami.
- Che c'è, ho fame! - si difese.
Il viaggio riprese e fu fatta un'altra sosta in Georgia, durante la quale Austin si mise al posto di Luke.
- Cosa facciamo? Mi sto annoiando... - disse Halsey.
- Dormi. - le consigliò Shawn.
- Ma non ho sonno.
- Prendi il telefono e vedrai che qualcosa da fare la trovi. - fece Ally.
- E se invece facessimo qualcosa tutti insieme? Tipo... Non so... Uno fa una domanda e a turno rispondono tutti. O una cosa così. - propose Halsey.
- Mi sembra il gioco che facevo da bambina con i miei compagni, in cui dovevamo dire una parola che avesse la stessa sillaba iniziale di quella finale che aveva detto il bambino precedente. - ridacchiò Cami.
- Hai di meglio da proporre? E poi che ne sai, potresti scoprire cose interessanti... - insinuò Halsey con un ghigno.
Cami scosse la testa, poi le diede via libera per iniziare. Chissà, magari sarebbe venuto fuori davvero qualcosa di interessante.
- Allora... Eravate mai stati a Miami prima di questa settimana? - domandò Halsey.
Shawn ovviamente rispose di sì, mentre tutti gli altri no.
- Quando avete bevuto per la prima volta una bevanda alcolica? - fu la domanda di Luke.
- Alla tua festa dei quattordici anni. - rispose Cami.
- Capodanno di quando ne avevo quindici... - ammise Austin.
- Festa in estate di quando avevo quattordici anni. - disse Ally.
- Io avevo sette anni. C'era del vino bianco in un bicchiere e pensavo che fosse acqua, ma quando ho bevuto mi ha fatto schifo e ho sputato tutto per terra. Mio padre mi ha pure dato una sculacciata perché era costato tanto. - raccontò Shawn.
Risero tutti e Cami immaginò un piccolo e dolce bambino di sette anni venire picchiato per del vino bianco. Le dispiacque un po'.
- Qual'è stata la vostra figuraccia peggiore? - chiese Ally.
Ci fu un momento di silenzio.
Tutti si guardavano trattenendo una risata, perché nessuno voleva parlare.
- Quando avevo dodici anni ho scambiato un uomo per strada per Leonardo Di Caprio e gli ho urlato praticamente davanti che lo adoravo. Poi mi sono resa conto che non era lui e sono diventata rossissima in faccia. La gente intorno mi guardava malissimo. Gli ho chiesto scusa e gli ho detto che doveva sentirsi onorato perché l'avevo paragonato a "quel gran pezzo d'uomo". - confessò Halsey tutto d'un fiato.
Scoppiarono tutti a ridere.
- Io ero in giro a Phoenix, due o tre anni fa, con le mie amiche e avevo i tacchi. Ho messo male un piede e stavo per cadere, così mi sono retta al primo appoggio che ho trovato, che era la spalla di una vecchietta decrepita. Il suo cagnolino mi ha aggredita e io non potevo correre perché sarei caduta, quindi mi sono messa a urlare e tutte le mie amiche si sono girate e hanno riso. Mi sono sentita molto stupida. - raccontò Cami.
- Io in prima superiore mi sono beccato un due di picche da una compagna di scuola, che mi ha dato uno spintone. Io sono caduto perché ci ero rimasto male e mi hanno riso tutti in faccia. E' stato... Imbarazzante. - concluse Luke, sentendosi ancora un po' a disagio.
- Uh, Melanie del corso di scienze! Me la ricordo! Che ridere, quel giorno. - commentò Cami.
A quel punto tutti puntarono gli occhi su Shawn.
- Okay... Ecco... Io... Penso che la sappiate già. Insomma... "Un calcio nelle palle da una bambina di sette anni non si dimenica mica".
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NO MATTER WHAT YOU SAY, IT WON'T HURT ME!
Voglio andare al mareeeee!
Voi siete già in vacanza? Come stanno andando gli esami (se li avete)?
Bacii❤
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Shawn 365 (Shawn Mendes)
FanfictionCami arriva in Accademia con due giorni di ritardo ed è così costretta a stare nella stanza 365, la stanza di Shawn Mendes. Lei è dolce, sensibile e socievole ma Shawn vede l'integrità del proprio mondo spezzarsi, e se la prende con lei. Le cose cam...