Shawn stava pensando a un motivo logico per cui stesse camminando sulla sabbia a causa di un coglione che aveva perso il fratellino, invece di stare comodamente sdraiato al sole.
E poi Ced che fine aveva fatto? I bagnini non dovevano sorvegliare la gente e soprattutto i bambini?
Il primo raggruppamento omogeneo di ombrelloni oltre quello in cui si erano fermati loro era sovraffollato.
Sotto ogni ombrellone c'erano almeno quattro persone, tranne qualche eccezione in mezzo.
Cami era abbastanza sicura che il fratello del bambino si trovasse da quelle parti, perché pensava che un bambino tanto piccolo non si allontanasse tanto da solo.
- Vedi tuo fratello? - gli chiese, fermandosi abbastanza vicino alla prima fila di ombrelloni.
Il bambino scosse la testa.
Cami si avvicinò di più, tenendolo per mano, e percorse lo spazio fra prima e seconda fila, per dare la possibilità al bambino di guardarsi intorno.
Shawn rimaneva dietro di loro, osservando il bambino.
Ad un certo punto il piccolo si mise a sbracciare e a correre urlando "è lì", "eccolo lì!", "quello è mio fratello" e cose simili.
Cami si accorse che il fratello del bambino stava parlando con Ced.
Shawn aggrottò le sopracciglia.
Era così che si lavorava in Florida?
Ced fu contento di vedere Cami e meno contento di vedere Shawn. Il suo amico, lasciato il fratellino a giocare sulla sabbia, non perse tempo nelle presentazioni.
- Simpatico il tuo amico. - commentò Cami, mentre si avviava verso il loro ombrellone con un Mendes per lato.
- Verrà stasera alla festa. - informò Ced, apparentemente per incentivare la sua opinione positiva, ma in realtà non poi così contento.
Shawn non proferì parola.
Rimase per il resto del pomeriggio sdraiato sul lettino, coperto dall'ombra dell'ombrellone fino a metà schiena per non scottarsi le spalle. Di tanto in tanto ascoltava cosa si dicevano gli altri, ma perdeva in fretta il filo del discorso e distoglieva il pensiero, irritato.
Il comportamento di Cami lo stava irritando.
Sembrava che non le importasse della sua gelosia, delle attenzioni mancate e della totale mancanza di dolcezza fra loro.
Era quasi indifferente alla sua indifferenza.
Per poco non scoppiò a ridere.
Si chiese distrattamente come si sarebbe comportata alla festa quella sera, come si sarebbe vestita, con chi avrebbe parlato e scherzato... A chi avrebbe rivolto i sorrisi migliori.
Si addormentò sentendo l'eco della sua risata nella mente.
***
Ced non aveva molti elementi per poter creare una festa memorabile, ma quello che aveva bastava per divertirsi.
Una casa grande con il salotto che occupava metà dell'immenso pianoterra era già un buon inizio.
Aveva parlato con il suo amico dal fratellino smarrito per far venire a casa un ragazzo che si intendeva di musica da feste in discoteca e anche quello era un grosso problema risolto.
Mentre i suoi ospiti avrebbero cenato, lui sarebbe andato a fare la spesa, riempiendo il carrello di alcolici ovviamente. Altro punto sistemato.
Restava la gente da invitare.
Era vero che aveva molte conoscenze a South Beach, ma non era sicuro della disponibilità di molti: infatti, di settanta persone invitate confermarono la presenza poco meno di cinquanta persone.
Il colpo di fortuna arrivò mentre la gente cominciava ad arrivare: molti avevano portato con sé amici o amici di amici e il salotto non tardò a riempirsi.
L'alcol circolava a fiumi e Ced vide con soddisfazione i corpi in movimento a ritmo di musica quasi assordante e le risate sguaiate delle ragazze in mezzo alla massa.
Era contento che la casa non fosse appiccicata a quelle del vicinato, altrimenti si sarebbe dovuto sorbire pesanti lamentele.
Mangiucchiò qualcosa tra gli stuzzichini, su cui erano finite gocce di alcolici, e fece un giro tra gli invitati per scambiare due parole con gli amici.
Vide Halsey mandare giù d'un sorso mezzo bicchiere di liquido rosso e poi fiondarsi sulla bocca di un tipo lì vicino, contento di averla tra le mani.
Ally ballava con Austin, sorridendo tanto e muovendosi energicamente; Luke era poco distante a cercare di far ubriacare una ragazza dai capelli rossi.
Ced non ricordava neanche il suo nome esatto... Grace? Gina? Gloria?
Il suo interesse calò rapidamente.
Cami ballava con Shawn, o meglio, addosso a Shawn, intrappolata fra le sue braccia e il muro.
Si strusciava praticamente senza controllo ed era di sicuro ubriaca.
Shawn era concentrato a giocare con la lingua sul suo collo dall'aspetto delicato, che rendeva la scena stridente.
Lui sembrava troppo cattivo per lei, quasi malsano.
- Ced? Ci sei, amico? - lo scosse il ragazzo di fronte a lui.
- Sì... - sussurrò lui in risposta.
- Chi stai guardando?
Ced increspò le labbra, indurendo la mascella.
- Se la sta facendo il tipo. Prova a vedere se più tardi è libera. - gli disse l'amico, captando l'oggetto della sua attenzione.
- Mmh... Farò in modo che lo sia.
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INTO YOU!
Ho pubblicato una nuova storia!
Andate a leggere il prologo di Into You e ditemi cosa ne pensate 🙈
Gli aggiornamenti partiranno alla fine di questa storia.
Vi amo❤❤
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Shawn 365 (Shawn Mendes)
FanfictionCami arriva in Accademia con due giorni di ritardo ed è così costretta a stare nella stanza 365, la stanza di Shawn Mendes. Lei è dolce, sensibile e socievole ma Shawn vede l'integrità del proprio mondo spezzarsi, e se la prende con lei. Le cose cam...