22. Your ass is cute

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Alexjka: scusate l'orario, ma avevo voglia di scrivere! buonanotte x

Trascinai fuori in giardino Harry ed iniziai a raccontargli tutta la storia. Quando finii lui mi guardava con una faccia.. imbarazzata? Si, imbarazzata. Avrei riso se non avessi avuto la consapevolezza di aver la stessa espressione.

"Quindi, fammi capire. Tua mamma crede che stiamo insieme, mia mamma crede che stiamo insieme. Tutto il mondo crede che stiamo insieme. Ma noi non stiamo insieme." Disse irritato. Annuii convinto, "esattamente così."

"Ma posso sapere che ti passa per la testa?! Cos'hai nel cervello? Latte scaduto?" Strillò nervoso, mentre camminava avanti e indietro. Che esagerato, mamma mia.

"Calmo, basterá dirgli che non è vero ed è fatta. Fidati di me." Lo rassicurai.

**

"Buon appetito!" Urlò mia mamma, portando i piatti in tavola. "Grazie, altrettanto." Rispondemmo in coro.

Iniziai a mangiare con calma tutte le schifezze che aveva preparato mia mamma e che, di conseguenza, mi avrebbero fatto ingrassare di 10 chili.

Mentre io ed Harry eravamo fuori, ci gioirono della loro presenza Dan, mia nonna, mia zia e mia cugina. Una gioia proprio.

La situazione era: mia nonna che cercava di attentare la vita di Harry, strizzandogli le guance, mia zia che mi guardava male, e mia cugina che stava attaccata al suo cellulare evitandoci tutti quanti.

Nel mentre io mangiavo.

Harry cercava aiuto con lo sguardo, non riuscendo a rispondere male a mia nonna. Divertente.

"Lou! Louis- Loueh!" Mi tirò una manica Daisy. "Cosa?" Risposi girandomi. "Vieni a giocare con noi." Fece il broncio. "Dopo, Daisy." "No, vieni a giocare con noi." Piagnucolò. Sbuffai e mi alzai.

"Harry vieni anche tu!" Urlò Phoebe, e sentii Harry sussurrare "grazie a Dio" e "mi spiace signora, davvero. Torno dopo, si, giuri" mentre ci raggiungeva.

Daisy e Phoebe saltellarono su per le scale seguite da me ed Harry che "tua nonna é così adorabile" disse massaggiandosi le guance ed io risi. Era buffo.

"Lo so, lo so. Non c'è bisogno di dirlo." Ghignai e lui sbuffò.

"Guarda Loueh, abbiamo preso le tempere. Possiamo pitturarvi le mani? Vi preego, vi preeeego!" Ci implorarono.

"No." Risposi secco. Neanche per sogno.

"Certo che potete." Risposr Harry dolce.

Ma cosa? È pazzo?

"Harry. No." Dissi duramente.

"Dai Louis, a Natale si è più buoni." Mi guardò con uno sguardo innocente e tirando fuori il labbro inferiore, passandoci poi la ling- okay. Andata per le tempere.

"Okay." Sbuffai.

Magari non sarebbe stata una brutta idea.

**

Pessima, terribile, bruttissima idea.

"Cos'è 'sta roba? Verde, rosso, viola e giallo?" Dissi guardandomi le mani spaventato.

Harry aveva le mani pitturate di blu, rosso e verde. Dall'altra parte della stanza, mia cugina Cris, aveva deciso di socializzare e se ne stava di fronte a noi con le gemelle, e una polaroid tra le mani. Scattò una foto mentre ci pitturavano le mani. Che carina, le gemelle erano felici di averla tutta per loro. La foto eh.

"Piccole, volete vedere una magia?" Disse Harry e io lo guardai confuso. Loro annuirono e Cris si preparò per scattare una foto. Maniaca.

"Okay, guardate.." gli occhi delle bambine attenti e i miei confusi.

Poi d'un tratto poggiò le sue mani - sporche - sulla mia bellissima e pulita faccia. Proprio in quel momento sentii un click epoi un flash.

"Bastardo." Lo guardai incredulo e poi poggiai le mie mani sopra la sua faccia, sporcandolo.

Altro click e poi flash.

Ma questa non aveva niente da fare? Mi sentivo paparazzato. "Oh mio Dio, sono bellissime!" Disse Cris mentre le gemelle ridevano divertite.

Mi unii a loro e così anche Harry. Che ti ridi, idiota. Oh..

"Forza bambine, a lavarci le mani su!" Ordinai, andando in bagno con Harry e le gemelle. Loro si lavarono le mani mentre parlavano di qualche film, poi ci lavammo mani e viso io ed Harry.

"Sei un idiota." Gli dissi, guardandolo attraverso lo specchio di fronte a noi, arrossendo un po'.

"Tu lo sei. Comunque sei carino quando arrossisci." Mi stuzzicò ed io mi girai, con la scusa di cercare un asciugamano, nascondendo il rossore. Oh Dio.

"È carino anche il tuo sedere Louis." Disse ridendo. Hey. Questo è imbarazzante.

"Tieni i tuoi pensieri per te, Styles." Sbuffai imbarazzato.

"Hey, ho detto solo la veritá!" Rise, mentre gli passavo l'asciugamano. "Basta." Arrossii ancora. Volevo sotterrarmi. Mi girai per andarmene, ma..

"Okay senti, Louis. Aspetta, Lou - is." Mi trascinò dentro il bagno e chiuse la porta. Poi si avvicinò a me. Che. Vuole.

"Non ti ho fatto nessun regalo ne di compleanno ne di Natale.. perciò che ne dici di andare in locale domani sera? Ti offro qualcosa da bere." Ero incastrato tra lui e la porta e non respiravo. Sentivo solo il suo profumo e tanto, tanto imbarazzo.

"Un locale, n-noi due?" Gli chiesi, tenendo lo sguardo fisso nei suoi occhi. Lui annuì.

"Beh, si. Sai, siamo due ragazzi che sono stati traditi e single." Dove voleva arrivare? Che ansia. Calma pancia. Calma

"Dobbiamo rimorchiare."

Bestfriend - Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora