Epilogo

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Alexjka: ecco quá l'epilogo.. spero davvero vi piaccia e niente, più tardi posterò i ringraziamenti e ho una proposta eheh
giuro che mi viene da piangere, perchè non ci credo di aver finito questa storia okay :(

buona lettura, lasciate taaanti commenti xx

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Capisci di stare per arrenderti quando te ne vai. Quando lasci tutto per ricominciare da capo.

Capisci di esserti arreso quando non riesci a ricominciare. Quando tutto ti ricorda una persona e nemmeno giorni, settimane, mesi riescono a cambiare le cose. Nemmeno dieci mesi, come quelli che sono passati.

Harry è sempre rimasto nel mio cuore, è sempre rimasto con me. Una parte di me è arrivata pure alla conclusione che avevo sbagliato quella notte, non mi sarei dovuto comportare cosi.

Avrei dovuto ascoltarlo?

Questa è la domanda che mi tormenta da mesi. Alla fine scuoto la testa e continuo a pensare alla storia che, da dieci mesi a questa parte, ho distrutto radicalmente.

Ed io sapevo che era sempre stata colpa sua, colpa sua e della sua strafottenza. Colpa sua e della dolcezza che aveva dimostrato di avere. Colpa sua e delle bugie che mi aveva raccontato. Colpa sua e delle lacrime che mi aveva fatto scendere quella sera e per il resto dei mesi. E colpa mia, perchè lo avevo ferito in un modo terribile, e ora mi portavo un senso di colpa che pesava.

Speravo sarebbe andato tutto bene e invece no, ve lo avevo detto. Non ci sará un lieto fine per noi. Non ora che sono a Los Angeles, così lontano da lui.

Harry's POV

Cammino per l'aeroporto trascinando la mia valigia, mentre cercavo Liam con lo sguardo.

Cerco di scacciare i pensieri che mi tormentano "Incontrerò Louis? Come stará? Sará fidanzato? Mi picchierá?"

Non l'ho più sentito da quella sera. Mi sono meritato tutto quello che mi ha fatto, gli ho mentito, e ho pagato. Ho pagato quella notte, quando facemmo sesso senza sentimenti. Ho pagato leggendo quel biglietto. E ho pagato stando dieci mesi a fissare la porta davanti al mio appartamento, vedendo entrare persone. E nessuna di loro era Louis.

Mi manca, mi manca come l'aria. Mi manca e l'ho perso perchè cercavo di proteggerlo da quel mostro, che è suo padre.

Mi manca da quella mattina, da quando Zayn mi ha detto che era andato via. No, veramente mi manca da quando ha scoperto tutto. Da quando mi ha guardato con quello sguardo ferito.

Scuoto la testa quando una mano si poggia sulla mia spalla. Mi giro e trovo davanti a me Liam. Il suo aspetto è leggermente cambiato: i suoi capelli sono più corti e la barba un pelo più lunga. Il solito sorriso sincero sul viso.

"Liam!" Chiedo mentre mollo la mia valigia e lo stringo in un abbraccio.

"Harry, mi sei mancato tantissimo!" Mi stringe forte per poi lasciarmi andare. "Anche tu." Rispondo, riprendendo la valigia.

Entriamo in macchina e il viaggio verso il mio nuovo appartamento fuori Los Angeles è caotico. Mi pone mille domande e cerca sempre di sviare l'argomento che più mi tormenta.

"Non incontrerai Louis." Dice prima di farmi scendere, appena arrivato al mio appartamento.

"Okay e uhm, perchè?" Domando.

"Oggi non lavora, e comunque Los Angeles è piena di bar, sará difficile incontrarlo." Mi rassicura ed io annuisco tranquillo. Ho paura di incontrarlo, non so come potrei reagire. Ho paura di star male di nuovo, rivedendolo deluso o, peggio ancora, con un altro.

Il mio nuovo appartamento non è male: dista a dieci minuti dallo studio, è abbastanza grande e luminoso ed è completamente arredato. Lascio la valigia in camera e mi butto sul letto, esausto. Si ricomincia.

**

Il giorno dopo Harry esce dallo studio alle 3:30. Ha conosciuto persone simpatiche, tra cui Luke un chitarrista e Rita, una ragazza che sta incidendo il suo primo album. Sorride dopo quelli che sembrano mesi, oh no aspettate.. sono mesi.

Sbuffa, decidendo di fare un giro e prendersi un una lattina di Coca Cola dal bar che trova di fronte.

Appena il cameriere gliela consegna, lui paga ed esce, camminando per le vie di Los Angeles.

Quante volte aveva sognato di diventare qualcuno? Quante volte avrebbe rinunciato a tutti per inseguire il suo sogno? Ed ora è li, ma non si sente completo.

Nonostante il suo nuovo sogno sia li, in quel paese, non si sente completo.

Harry aveva pensato lo stessero prendendo in giro quando aveva ricevuto una chiamata da un certo Cowell, proprietario di una casa discografica a Los Angeles.

Quella era la sua possibilitá, la sua nuova opportunità. Tralasciando il fatto che Louis vivesse a pochi passi da lui, ovviamente.

Non pensa Harry, quando si ferma improvvisamente a guardare un'insegna di un bar.

Non pensa Harry quando, spostando leggermente lo sguardo, lo vede, mentre serve un signore seduto fuori dal bar, ad un tavolo.

Louis non lo vede, ovviamente, e sparecchia dei bicchieri vuoti da dei tavoli li vicino e li posiziona sul vassoio. O almeno, non lo vede fino a quando non si volta e, come nel peggiore dei film, fa cadere il vassoio ed i bicchieri per terra, distruggendo quest'ultimi in mille pezzi. Quasi come il suo cuore, quasi. Anche se, a dir la veritá, il suo cuore in questo momento sta battendo ad una velocitá assurda.

Harry spalanca gli occhi e si avvicina a Louis di istinto.

Non pensa Louis quando si avvicina ad Harry e si posiziona esattamente di fronte a lui, senza parlare. Non pensa quando guarda finalmente gli occhi di Harry, spenti e stanchi, pentendosi di tutto.

Non si preoccupa nemmeno dei bicchieri distrutti per terra e delle persone che li stanno fissando, perchè cazzo Harry è li, di fronte a lui. E lo sta guardando.

Non pensa quando si avvicina pericolosamente a lui, facendo tutto ma non facendo nulla allo stesso tempo, senza spostare lo sguardo dal suo.

Gli è mancato. Lo ama ancora? O meglio, ha mai smesso di farlo?

Harry sente le lacrime appannargli agli occhi, come in scoppio ritardato, e non si pente di starlo fissando da quelli che sembrano ore. Cazzo, è li di fronte a lui, dopo dieci mesi di completa assenza.

Harry non ci pensa quando gli prende una mano e la intreccia con la sua e Louis glielo lascia fare.

Louis sente il suo cuore battere velocissimo e le gambe tremare quando dice ad Harry "sei qui." E suona quasi come un sollievo, o come una preghiera. Non si sa.

"Sono qui." Risponde Harry, tenendo stretta la sua mano, semplicemente non pensandoci.

Doveva andare così: Harry doveva incontrare Louis. Era destinato a trovarlo, senza nemmeno provare a cercarlo.

Louis doveva trovare la via per tornare a casa e gli si sarebbe piazzata davanti, senza fargli fare un minimo sforzo.

Ovviamente come andrá avanti la loro storia, lo sapranno solo loro. Una cosa è certa però: ovunque loro andranno, in qualsiasi posto saranno, troveranno sempre un modo per amarsi. Perchè quello era il loro destino: amarsi.

E ricordiamoci che erano solo due falsi migliori amici che si amavano, ma ancora non lo sapevano.

FINE

Bestfriend - Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora