34. Yes, good morning

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Mi rigirai nel letto un paio di volte, giusto il tempo di capire che ero solo, per poi aprire gli occhi.

Nell'esatto momento in cui stavo per impanicarmi per l'assenza di Harry nel letto, eccolo che entrava in camera. Con un solo asciugamano addosso. Bagnato.

Stavamo dicendo del panico? Ecco.

"Buongiorno." Disse sorridendo, ed io annuii. Proprio buongiorno.

Poi mi accorsi di aver fatto una figura di merda e dissi arrosendo, "si, ehm buongiorno anche a te"

Lui rise e aprì i cassetti della mia camera come se fosse la sua, tirando fuori un paio di boxer e indossandoli appunto, come se fosse camera sua e fosse solo. Quando mi accorsi di starlo fissando come se fossi un maniaco, mi alzai velocemente dal letto - nudo - e corsi in bagno, "io vado in doccia."

Entrai in bagno e accesi il getto della doccia per riscaldare l'acqua. Quando fu abbastanza calda, entrai e iniziai a canticchiare qualche canzone, mentre mi rilassavo.

Mi insaponai, risciacquando i resti della notte precedente, sorridendo. Era stata una notte fantastica. Ero completo. Stavo bene, finalmente.

Stavo canticchiando How To Save A Life quando sentii qualcuno aprire la porta del bagno.

"Harry?" Chiesi sciacquandomi. "Presente." Rise, alzando poi la tavola del water.

"Cosa ci fai qui?" Domandai confuso. "Anche io ho una vescica, anche io piscio." Disse iniziando a fare le sue cose. Cose normali, insomma.

"Okay, poi esci." Risi. "Ovvio." Annuii ironico. Eh no.

"Posso vedere il tuo culo da qui." Tirò l'acqua, ed io arrossii.

"Harry. Esci."

"Davvero, porca puttana Louis. Hai un culo troppo bello." Mi stuzzicò. Mi sentii avvampare, così girai la manovella verso il freddo e mi buttai un po' di acqua fredda addosso, ibernandomi completamente. La rigirai verso l'acqua calda.

"Vuoi uscire?" Mi irritai, spegnendo il getto.

"Eh no. Ora che esci dalla doccia io me ne vado? Sei pazzo." Rise. Sbuffai e presi un respiro profondo, uscendo. Era inutilw provare a convincerlo. Cercai di coprirmi il più possibile, prima di prendere l'asciugamano e legarlo intorno alla mia vita, sotto lo sguardo pungente di Harry.

"Uh." Mormorò ed io arrossii. "Harry. Per favore." Lo guardai imbarazzato.

"No Lou, vieni quì." Sorrise ed io mi avvicinai a lui. Mi guardò negli occhi e poi passò al mio collo, toccandone una parte. "Carino." Mi girai verso lo specchio e.. "oh." Dissi.

Una parte del mio collo era ricoperta da segni rossi, segni fatti da Harry. Passai un dito su essi e sorrisi. Erano.. carini?

"Uhm." Dissi ridendo. Lui scosse la testa e disse, "tu non hai fatto meglio eh, guarda qua." Si alzò la maglia - la mia maglia - e si toccò la clavicola, ricoperta da segni rossi. Arrossii e accarezzai quei punti, sorridendo. Era mio. Era solo mio.

"Carini, ti stanno bene." Risi e mi passai un asciugamano sui capelli, sentendo Harry uscire dal bagno. Approfittai della sua assenza per lavarmi i denti e tirare fuori il phono. "Fermo. Tu. Fermo." Spalancò la porta il riccio ed io sobbalzai.

"Cosa?" Lo guardai confuso.

"Ti asciugo io i capelli." Sorrise tenero e mi sfilò il phono dalle mani. Io cercai di controbattere ma.. era Harry. E Harry è Harry insomma. Poi se Harry fa gli occhi dolci ciao.

Passammo dieci minuti:

lui che mi asciugava i capelli, io che facevo facce strane perchè i capelli mi andavano davanti agli occhi, lui che mi lasciava baci sul collo o sulla schiena e lasciava il phono in un punto della testa facendolo bruciare, io che lo insultavo, lui che rideva, io che cercavo di non ridere ma poi ridevo.

Era.. fantastico? Era meraviglioso. Mi sentivo davvero a casa, mi sentivo bene.

**

"Sai che stanotte mi hai tirato un casino di calci?" Mi prese in giro Harry mentre preparava qualcosa da mangiare. Perchè.. lui era capace insomma.

"Ah scusa eh, non dormire più con me." Feci il finto offeso e lui rise. "Va bene." Ghignò lui.

"Cosa vuol dire 'va bene'?" Urlai io, infastidito. Lui rise forte e si tolse dai fornelli per poi girarsi, "stavo scherzando." sorrise.

"Quindi non tiro i calci?"

"Tiri i calci ma-"

"Io non tiro i calci."

"Li tiri."

"Non li tiro."

"Louis, ammettilo, li tiri."

"Ma non è ver-" fui bloccato dalle sue labbra premute sulle mie. Cercai di staccarmi per controbattere, ma lui sussurrò "zitto idiota" sulle mie labbra quindi.. ecco.

Quando si staccò disse "tiri i calci" ed io risi per poi continuare a difendermi.

**

"Lou." Sussurrò mentre sparecchiavamo le posate ed i piatti dal tavolo. "Cosa?" Lo guardai.

"Ti devo dire una cosa." Si morse il labbro. Oh merda, e adesso che era successo? Mai una gioia.

"Dimmi." Sospirai.

"Sono andato da mio padre."

Alexjka: alloraa.. come sta procedendo questa giornata di mer*a? oggi è un continuo dramma nel fandom ed io non so cosa pensare, aiuto

spero di avervi un po' tirato su il morale con il capitolo.. se vi va di discutere della situazione io sono qui o su twitter (escapewithdemi)!

vi ricordo che potete utilizzare l'hashtag #BestfriendAU su wattpad per fangirlare con me :)

un abbraccio xx

Bestfriend - Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora