Two weeks.

521 21 3
                                    

Oggi iniziava quella che per Louis era 'l'inferno', avrebbe dovuto passare due intere settimane insieme a Harry Styles.
Louis prese il suo zaino da sotto il letto con un'espressione un po' scocciata e annoiata. Scese le scale e si diresse direttamente fuori casa, senza neanche salutare i suoi genitori.

-

Harry era già arrivato a scuola quel giorno. Stava fumando una sigaretta fissando i primini e pensando a come avrebbe dovuto spaventarli, essendo che era come un 'compito' per lui.
La campanella suonò e Harry fece passare dieci minuti prima di entrare a scuola e dirigersi nella sua aula.

-
-Louis! Oggi andiamo al campetto accanto casa tua per giocare a calcio ci stai?- gli chiese Gideon.
-Scusa amico, ma dovrò fermarmi qui a scuola il pomeriggio per due settimane- sbuffò il moro.
-Con quel frocetto di Styles?- ridacchiò il biondo. -Attento- rise di nuovo.
Louis ridacchiò insieme a lui dandogli uno schiaffo sulla spalla a Gideon.
E si diressero in classe.

*A few hours later*; *qualche ora dopo*

-Allora ci vediamo.- lo salutò Gideon.
Louis annuì e si diresse in palestra, dove trovò subito Harry.

-

Harry si trovava lì già da un po', era seduto con la schiena appoggiata al pavimento con la testa contro il muro a fumare l'ennesima sigaretta.
Harry notò Louis.
-Ne vuoi una?- disse il riccio prendendo dalla sua tasca il pacchetto di sigarette.
Louis annuì. E Harry ne prese una dal suo pacchetto e diede il suo accendino a Louis per accenderla.
-Non ti vedo mai in palestra- disse Louis accendendo la sigaretta.
-Già, non sono una persona molto sportiva.- ridacchiò lasciando tutto il fumo.
-Capisco- disse il moro.
-Bene! Vedo che state già qui, meglio.- disse la professoressa Gray. -Questa è una lista di cose da fare in queste due settimane- sorrise passando ai ragazzi la lunga lista di cosa da fare.
-Che merda è?- disse Louis.
-Moderi il suo linguaggio Tomlison.- disse.
Harry stava ancora guardando la lista. Dentro di lui pensò che la professoressa fosse pazza. Dare dei lavori così duri a dei ragazzi come loro? Preferiva morire.
-Beh, che dire? Iniziate.- disse la signora Gray lasciando la palestra.
-Stronza!- urlò Louis quando la professoressa lasciò la stanza.

-

Louis iniziò a gonfiare i palloni da basket che erano nel magazzino. Erano intorno la cinquantina?
Louis non sapeva cosa stesse facendo Harry in quel momento, quale lavoro stava svolgendo, ma sapeva che se Harry continuava a guardarlo in modo così inquietante avrebbe dato del matto.
-Senti riccioli d'oro, capisco che ti piace il cazzo ma non mi guardare in quel modo, sei fottutamente inquietante- sorrise maliziosamente il moro.
-Quindi sei omofobo?- sorrise di poco Harry.
-Cazzo no, cioè non lo so okay? So solo che abbiamo gusti diversi, diversissimi perciò non mi guardare cazzo!- rispose il Louis.
-Come vuoi- rispose il moro continuando il suo lavoro.

Ops. (by Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora