What's * name?

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Louis si svegliò il giorno seguente con un forte mal di testa. Non sapeva se era dovuto al fatto che avesse bevuto troppo oppure a quello che successe a fine serata. Il ragazzo scese dal letto a malincuore, andò in bagno e si guardò allo specchio e quasi si spaventò di quello che vide davanti. Era pieno di occhiaie e i suoi occhi si aprivano a malapena, gli servivano decisamente altre ore di sonno. Ma come fai a dormire se la tua testa è piena di pensieri?
Louis iniziò a ricordarsi tutto ciò che successe la notte precedente: si ricordò di essere arrivato alla festa insieme a Gideon e Michael, si ricordò di aver salutato Maddison e di essere entrato, si ricordò di aver bevuto una decina di drink prima che quella ragazza -Samantha- gli chiedesse di ballare e gli chiedesse di fare sesso -cosa che alla fine non fecero- e si ricordò di aver detto a Harry che forse provava qualcosa per lui. Merda. Ancora non sapeva cosa provasse veramente per il ragazzo ma sapeva che c'era dell'attrazione nei suoi confronti. Era un bel ragazzo, doveva ammetterlo, e aveva sentito parlare molto del ragazzo che torturava i ragazzi dei primi due anni del liceo prima di conoscerlo. Lo aveva spesso visto anche a scuola ma mai si sarebbe aspettato una cosa simile. Louis, Louis William Tomlinson, era gay? Il ragazzo che si portava le ragazze a letto ogni weekend, il ragazzo che faceva paura ai secchioni, ai più deboli, a scuola anche solo nominando il suo nome. Com'era possibile? Certo, queste cose non si scelgono. Non si sceglie di chi innamorarsi ma molto probabilmente era solo bisessuale. Forse gli piacevano sia i ragazzi che le ragazze? Louis scosse la testa scacciando, o almeno ci provò, ogni pensiero.
Arrivò in cucina dove sua zia e suo marito erano seduti sul grande tavolo.
-Buongiorno- disse salutandoli con voce roca.
-Hey, buongiorno- lo salutò suo zio appoggiando il giornale del mattino sul tavolo. Sua zia si limitò a sorridergli.
-Tutto bene?- gli chiese la donna.
Louis annuì.
-Senti caro- disse la zia guardando l'uomo seduto. -Non è che potresti per favore andare in soggiorno? Io e Louis dobbiamo parlare di una cosa- lo guardò e il ragazzo alzò un sopracciglio confuso.
-Oh sì certo tesoro- disse l'uomo per poi alzarsi e baciare la guancia della moglie che gli sorrise e uscì dalla cucina ma prima di farlo sussurrò a Louis un "le donne" e al ragazzo veniva quasi da ridere.
-Di cosa vuoi parlarmi?- domandò.
-È da un po' che non parliamo di quel fatto..- iniziò a dire sperando che il ragazzo capisse. Ma lui non capiva. -Di quella persona che potrebbe piacerti..- continuò.
Louis a quel punto capì. Sua zia voleva parlargli di Harry.
-Oh sì. Cosa vuoi sapere?- chiese guardandola.
Forse confidarsi con sua zia sarebbe stata una buona cosa.
-Ecco. Allora? Hai scoperto cosa provi?- domandò sedendosi sulla sedia. Si vedeva che moriva dalla voglia di sapere.
-Credo di sì. Credo questa persona mi piaccia però non ne sono sicuro- confessò.
-Cosa ti rallenta? Nel scoprirlo intendo-
-Tante cose. Ho paura che se scoprissi che questa persona mi piacesse veramente, tutto cambierebbe. Le persone mi vedrebbero con altri occhi e molto probabilmente avrebbero un giudizio diverso e si comporterebbero anche diversamente-
La zia sospirò. -Ho capito. Senti, fregatene okay? Se le persone ti dovessero vedere diversamente, cosa importa? Devi essere felice tu non gli altri. E se queste persone dovessero andarsene allora non erano veramente tuoi amici. Ma dimmi come si chiama?- domandò e Louis si bloccò. Da una parte sua zia aveva ragione. Se in un futuro qualcuno dovesse comportarsi diversamente con lui solo perché dovesse avere gusti differenti allora lui avrebbe dovuto lasciargli perdere. La paura era troppo grande.
-Oh..- iniziò a dire. Doveva dirgli? Doveva dirgli il nome della persona che nell'ultimo periodo lo stava incasinando? -Questa persona si chiama..- non riuscì ad andare avanti.
-Cos'hai? Come si chiama questa ragazza?-
-Vedi zia non è esattamente un..- iniziò a dire ma qualcuno li disturbò.
-Mamma!- urlò una voce femminile.
Chantelle.
Chantelle era la cugina di Louis, aveva la sua stessa età e per un periodo lui e sua cugina ebbero una sorta di "storia nascosta" all'età di quindici anni che durò poco tempo. Era più bassa di Louis di qualche centimetro, era mora e anche lei gli stessi occhi ghiaccio. Era ricoperta di tatuaggi sul braccio sinistro ed era incantevole.
-Tesoro!- urlò la donna prima di andare incontro alla ragazza e abbracciarla.
Era quasi a un passo, a un passo da dire tutto e confidarsi con l'unica persona che lo avrebbe consigliato. E niente. Pensò di riprovarci un'altra volta.
Intanto il ragazzo si trovava ancora lì ad osservare la scena di una figlia e una madre con un amore incondizionatamente grande. Un amore che lui non aveva mai avuto.

Ops. (by Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora