Hangover

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Il giorno seguente Louis si svegliò con dei postumi terribili, era stato a molte feste prima di quella della notte scorsa ma mai in vita sua si era ubriacato così tanto da dimenticare persino metà serata, ricordava di essere andato a prendere da bere per i suoi amici -Michael e Gideon-, di aver incontrato quello sfigato di Harry in cucina, di essere ritornato sul divano dove alcuni minuti prima si era alzato per andare a prendere delle birre e poi il vuoto. Louis pensò di dover chiedere ai suoi amici appena li avesse incontrati di nuovo per chiedere il resto della serata ma adesso, con questo forte mal di testa, non gli importava granché.

Dopo aver ripensato ancora una volta alla notte precedente, Louis decise finalmente di alzarsi dal letto e andare in bagno per togliersi la puzza di alcool di dosso. Quando uscì dal bagno, l'odore di bacon gli invase completamente il naso così decise di vedere se sua madre, Johannah, fosse ritornata dal suo viaggio di lavoro a New York. Entrò in cucina e vide una figura alta, girata di spalle con la schiena completamente nuda e dei ricci fantastici: era Harry.

                                ***

-Che cazzo ci fai tu in casa mia?- sbottò Louis.

Harry si girò e davanti a lui vide la figura bassa di Louis Tomlinson chiaramente appena sveglio.

-Ma come, non ti ricordi? Oh è vero eri ubriaco marcio.- sorrise Harry.

-Te lo ripeto un'altra volta, cosa cazzo ci fai in casa mia Styles?-

-Oh oh adesso iniziamo a chiamarci per cognome? Pensavo fossimo amici Tomlinson-

-Noi non siamo amici. Dio sei così inquietante-

-Mi hanno detto di peggio. Ah e per la cronaca, vuoi del bacon? L'ho appena finito di cucinare- sorrise Harry.

-Non hai risposto alla mia domanda e il tuo bacon mettitelo nel culo- rispose Louis.

Harry pensò che Louis ricordasse almeno qualcosa di ciò che successe ieri ma non glielo disse per non peggiorare le cose.

Alla fine Harry cedette -Okay, sono qui a casa tua perché sono stato l'unico che ieri mentre ti scolavi una birra dietro l'altra, ti ha aiutato e ti ha portato a casa e se non fosse stato per me, staresti rimasto sul pavimento a strozzarti con il tuo stesso vomito così ti ho chiesto dove abitassi e tu mi hai dato il tuo indirizzo, ti ho portato in braccio fino alla macchina ed eccoci qui. Non c'è di che-


                            ***

Quando Harry raccontò la storia a Louis, pensò di aver davvero esagerato la notte precedente e che Harry fosse stato davvero premuroso nei suoi confronti ma sicuramente questo non cambiava la sua opinione su di lui ovvero che fosse un gay del cazzo in pieno periodo ormonale.

-E i miei amici? Michael e Gideon?- domandò Louis.

-Oh sì loro.. onestamente non ne ho la più pallida idea penso che anche loro ci abbiano dato dentro fino ad ubriacarsi ieri, forse avranno dormito sul divano o a casa di una delle tante ragazze come al solito. Pf etero.- rispose Harry.

-Pf etero? Amico ma ti sei visto?- domandò Louis.

-Da quando siamo amici?- ridacchiò Harry e Louis voleva solo spaccargli la faccia. -E sì mi sono visto e posso assicurarti che sono veramente un bellissimo ragazzo, non trovi?- si indicò.

Louis voleva solo vomitare.

-Non mi importa- risponde Louis facendo spallucce.

-Già lo vedo- gli fece l'occhiolino -Comunque..bacon?- concluse Harry.

Louis non si sarebbe mai e poi immaginato di ritrovarsi a casa sua con il frocetto della scuola mezzo nudo nella sua cucina.

Ops. (by Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora