Niall's party

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Harry era seduto sul divano di casa con le gambe di Noah sulle sue. I due non ci misero molto per ritornare a come erano sempre stati e Harry ne era grato. Per un secondo pensò che succedesse come in quei film adolescenziali Americani: i due migliori amici litigano, fanno pace ma entrambi dentro di loro sanno che il loro rapporto di amicizia non sarebbe mai tornato come prima; per fortuna non era il loro caso.
-Secondo te chi vincerà questa partita?- domandò il ragazzo accanto a lui con lo sguardo impegnato a guardare la tv dove stavano trasmettendo una partita di calcio.
-E cosa vuoi che ne sappia? Lo sai che non mi piacciono queste cose- rispose anche lui con lo sguardo sulla televisione non curandosi granché di cosa stesse vedendo. Stava pensando a tutto tranne che a delle stupide partite di calcio.
-Ogni tanto vorrei che il mio migliore amico si interessasse del calcio ma poi mi rendo conto che è un caso perso- disse Noah e Harry ridacchiò. Cosa c'era di bello nel vedere delle figure maschili rincorrere un pallone? -pensò-
-Beh ogni tanto vorrei che il mio migliore amico facesse altro e non solo guardare partite di calcio quando viene a casa mia- ribatté Harry.
-Hai ragione, sembriamo degli uomini di mezza età- disse il biondo togliendo le gambe da sopra quelle di Harry -Ti va di andare a una festa stasera?- domandò alla fine guardandolo. Harry non andava a una festa da un po', da quando vide Louis con quella ragazza baciarsi, e moriva dalla voglia di ritornare ad andarci. Il ragazzo riccio alzò le spalle. -Perché no?- disse -Solo, dove? E da chi?- chiese.
-Qualche giorno fa Niall mi disse che avrebbe tenuto una festa a casa sua questo sabato, cioè oggi, quindi- rispose Noah.
-Niall? Quel Niall? Niall Horan?- domandò Harry.
-Sì perché?- domandò a sua volta il suo migliore amico.
-Wow non lo vedo da quando gli ho spaccato la faccia l'estate scorsa- disse alzando nuovamente le spalle. Noah ridacchiò.
-Oh giusto me lo ricordo, quello sì che è stato un bel colpo- disse scherzandoci su.
Niall Horan andava nella stessa scuola di Harry e Noah, un tempo erano amici ma da quando Niall iniziò a frequentare tutt'altra gente e a prendere in giro Harry per il suo orientamento sessuale, i due non si parlarono più. In più l'estate scorsa, Harry stava per i fatti suoi in un pub della città quando Horan si avvicinò a lui ubriaco e iniziò a prendersela con lui e inizialmente, il ragazzo non gli diede tanto ascolto ma quando gli insulti del ragazzo biondo diventarono più pesati, Harry non ci pensò un minuto in più e colpì Niall in faccia. Da quel momento non si parlano più e non si trovarono più neanche nello stesso posto.
-Sei sicuro che per lui vada bene?- chiese al suo migliore amico.
-Oh sì glielo ho chiesto e lui mi ha detto che onestamente non aveva più niente contro di te e che dopo tutto, quel pugno se lo era meritato- ridacchiò e dopodiché il ragazzo accettò la richiesta e decise di iniziare a prepararsi per la festa.

Era passata un'ora e il ragazzo si trovava in piedi davanti allo specchio di camera sua; l'outfit era sempre lo stesso ma non si preoccupò più di tanto.
-Harry!- urlò il suo migliore amico da sotto -Sei pronto?- domandò urlando. Dopo essersi guardato per un'ultima volta, il ragazzo decise di scendere le scale per recarsi in salotto. Noah era vestito come prima: skinny chiari, maglietta bianca a righe orizzontali e i capelli con un leggero ciuffo all'insù.
-Oddio amico certe volte sembri veramente una femminuccia per quanto tempo passi davanti allo specchio- roteò gli occhi. -Ma devo ammettere: oggi sei più figo del solito- sorrise al ragazzo riccio che ricambiò.
I due uscirono da casa di Harry e si recarono alla macchina sempre di quest'ultimo in quanto, Noah si rifiutava costantemente di guidare perché secondo lui era "un pericolo pubblico" e forse il ragazzo non aveva tutti i torti. Una volta entrati in macchina, Harry mise a moto e i due partirono con destinazione casa Horan.
Dopo una mezz'ora buona i due finalmente arrivarono, davanti alla porta di casa Horan c'era proprio lui stesso e non appena vide Harry deglutì.
-Noah! Harry!- disse sorridendo con il suo accento Irlandese -Grazie per essere venuti, accomodatevi!- continuò e i due sorrisero a loro volta e entrarono ma prima di entrare Niall prese il braccio di Harry e lo bloccò. I due si guardarono.
-Senti mi dispiace per quello che è successo l'estate scorsa, ero ubriaco e sai come vanno a finire certe cose..- disse scusandosi. Harry decise di credergli perché dopotutto, non puoi rimanere arrabbiato per sempre con una persona.
-Ti credo- fu l'unica cosa che disse e il ragazzo annuì lasciandolo poi entrare in casa sua.
Non appena entrò non si stupì di vedere già gente ubriaca e per un secondo Harry quasi li invidiò; li invidiò perché quando sei ubriaco non sempre sei condizionatamente perso nei tuoi pensieri come lo era lui in questo momento.
-Tutto bene?- domandò Noah non appena Harry lo raggiunse e il ragazzo si limitò ad annuire lasciandosi trasportare poi, dalla festa.

Erano passate due ore da quando erano arrivati alla festa ed erano a corto di alcol.
-Harry- lo chiamò Noah impegnato a sbavare dietro a una mora che era seduto sulle sue gambe -Ti dispiace andare a prendere da bere?- domandò.
-E non puoi farlo tu scusami?- domandò irritato un po' perché i due gli stavano completamente addosso e Noah lo guardò come per dire "hai visto chi ho sulle mie gambe?" così a malincuore Harry si alzò e andò in cucina. Non appena arrivò vide delle bottiglie di vodka, birra e tequila sul tavolo così decise di optare per vodka e tequila, una volta prese in mano si recò di nuovo in sala quando, distratto a leggere l'etichetta delle bottiglie -chissà magari Niall aveva deciso di avvelenarli tutti per quanto era sbadato- andò addosso a qualcuno. Non appena alzò la testa incontrò gli occhi azzurro ghiaccio di Louis e il ragazzo si paralizzò.

Ops. (by Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora